Spaces | Cameron Dallas

chapter 30

"If I haven't said it to you lately It's cause I lost all the words to say And I get if you think I'm shady But I can't keep on running away From what's on my list So can we forget I wish we could let it go It pulls me apart, to see where we are But we can't fix this up if you're down Hey, I know that I made a mess I know that it's just an excuse

But when it's last call at the end of the night I call youuu And when it's our song as they turn out the lights I hear youuu When it's late, I forget Tho we wasted forever too soon But when it's last call at the end of the night I call you"
Iniziò a cantare l'ultima canzone che scrisse mio fratello Daniel. Lui se ne andò dopo aver scoperto che fu stato adottato. Non lo vedi per anni.
"Mi manca" confessai.
"Anche a me" mi abbracciò lui.
Le lacrime, ancora, non smisero di scendere, mi sentivo persa, avevo bisogno di una mappa per orientarmi.
Mi alzai. Andai verso la finestra e mi sedetti su di essa. Guardavo le stelle collocate in modo sparso nel cielo.
"Attenta a non cadere" mi sussurrò Cameron.
"Non cadrò. Ma anche se cadessi e allora? Cosa cambierebbe?" alzai le spalle guardandolo.
"E allora? Cosa cambierebbe? Che domande fai? Se tu cadessi sarei il primo a salvarti e tutta la mia vita cambierebbe.. Pero' c'è una cosa.. Io non ti lascerò mai cadere" lo stavo ancora guardando. Lui non aveva più gli occhi puntati su di me ma sul cielo stellato.
Aveva un sorriso stampato sul viso e lo sguardo un po' socchiuso.
"Sai, tu per me sei più importante di quanto tu possa credere" disse prima di aprire la porta e andarsene dalla mia camera.
"Anche tu lo sei" bisbigliai.
Chiusi la finestra e mi stesi a letto. Mi coprii con la coperta, chiusi gli occhi e, per finire, mi addormentai con parole del ragazzo bloccate nella mia mente.

18/12/16