Spaces | Cameron Dallas

chapter 55

Mi alzai traballante. Con il viso rigato dalle lacrime e le braccia allagate di un color rosso.
Uscii di nuovo di casa lasciandola aperta. Avevo perso le chiavi in quel momento. Ricominciai a correre verso il mare e, quando arrivai, salii su uno scoglio bagnato completamente dal mare.
A quell'ora c'era già il sole che stava tramontando, ero uno spettacolo bellissimo. Ma, decisi di rovinarlo.
Presi un profondo respiro. Attorno a me non c'era nessuno e anche se non fosse così l'avrei fatto.
Iniziai a sfogarmi urlando.
Urlavo a qualcuno che stava dall'altra parte dell'oceano sperando inutilmente che qualcuno mi possa sentire.
Le mie mani strinsero i miei capelli con forza, non ce la facevo più.
Quando mi calmai in pochettino mi sedetti sullo stesso scoglio umido.
Fissai un punto preciso davanti a me e iniziai a cantare sopra il rumore del mare schiantarsi sulle rocce.

" I've cried enough tears to see my own reflection in them
And then it was clear
I can't deny
I really missed him
To think that I was wrong
I guess you don't know what you got 'til it's gone
Pain is just a consequence of love
I'm saying sorry for the sake of us

He wasn't my everything 'til we were nothing
And it's taken me a lot to say
And now that he's gone, my heart is missing something
So it's time to push my pride away"

Cantai 'My Everyting' di Ariana Grande. Quella canzone in quell'istante mi rappresentava.
Credevo che ormai tutto cambiò. Non solo il rapporto tra me e Cameron ma anche la mia vita. Credevo di essere forte ma non era così. Anche con un piccolo, che secondo me piccolo non era, ostacolo sono subito crollata.
Non sapevo se il mio trasferimento là in California fosse stato un passo giusto. All'inizio lo era ma in quel momento non ne ero più sicura.
L'aria fresca mi sfiorava il viso, mi portava indietro i miei capelli e quel dettaglio mi tranquillizzava abbastanza.
Decisi di non tornare a casa per quella notte così dormii in spiaggia. Lasciandomi trasportare dal silenzio notturno ormai.

26/1/17