chapter 17

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AUDREY'S POV

"Audrey tutto ok??" mi chiese Steven.
"Si grazie" sforzai un sorriso.
"So che stai mentendo.. Lascialo stare quello stupido, non merita le tue lacrime" mi abbracciò.
Ricambiai l'abbraccio e qualche lacrima scese.
Lui me li asciugò per poi dire "dai andiamo a mangiare"
Annuii.
Dopo aver finito di mangiare era già buio e tutti andarono a dormire  presto.
Io ancora non avevo sonno così andai a fare un giro nel bosco.
Le stelle non si vedevano perchè i rami degli alberi coprivano il cielo blu.
Camminai, camminai senza una meta precisa. Era come se vagassi nel vuoto. Era tutto così silenzioso apparte il rumore del fiume scorrere nel suo letto. Faceva freddo sia di giorno che di notte, tremavo anche con il giubbotto che indossavo in aereoporto appena arrivata. Ancora non avevo voglia di tornare in campeggio così mi sedetti su una roccia illuminata dalla luce lunare in mezzo agli alberi.
Onestamente sembra di essere in un film, pero, c'era una differenza. Quello era il mio film dove non c'erano battute imparate a memoria ma battute dette al momento, improvvisate.
Con tutta la tranquillità che c'era iniziai cantare cercando di esprimere me stessa.

"You tell me that you need me
Then you go and cut me down, but wait
You tell me that you're sorry
Didn't think I'd turn around, and say
That it's too late to apologize, it's too late"

Cantai le parole di Apologize dei One Republic con la sua melodia.
Un po' mi cullai, nessuno mi poteva sentire. Ero troppo distante dai miei compagni per farmi sentire.
Cantai altre canzoni dopo quella che mi stancai fino ad addormentarmi.

6/12/16

Spaces | Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora