chapter 36

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"Audrey!!!! Aiutaci!!!" urlò già di prima mattina la mia migliore amica. La sera precedente diedi le chiavi a lei così potevano iniziare a sistemare le loro cose nelle loro stanze.
Mi alzai dal letto ancora mezza addormentata e scesi giù di corsa per aiutarli.
Presi due valige e le portai al piano di sopra. Erano abbastanza pesanti ma con qualche sforzo ce la feci. Appena portammo tutta la roba su mi sedetti per terra.
"Ragazzi!!! Non c'è l'armadio!!!" urlò Madison.
Noi tre ridacchiammo e Cameron disse "lo vado a comprare io"
"Ti accompagno" dissi.
"Ma prima fammi sistemare" continuai.
Andai in camera mia, mi vestii con i primi vestiti che ho visto e andai in bagno a fare le cose che dovevo fare.
"Eccomi" dissi.
"Ci vediamo dopo" disse il ragazzo con gli occhi azzurri.
"A dopo" rispondemmo noi.
Cameron aprii la porta della sua auto per poi dire "si accomodi"
"Grazie mille" sorrisi.
Lui fece il giro della macchina e si mise al volante.
Dopo dieci minuti arrivammo al centro commerciale.
Entrammo in un negozio dove vendevano scaffali, armadi, cassetti e molto altro.
"Prendiamo questo?" gli chiesi indicando un armadio azzurro.
"Si è carino" annuii.
Prendemmo lo scatolone e andammo in cassa a pagare.
Appena pagammo tornammo subito a casa.
"Siamo a casa!" urlai e Cameron chiuse la porta dietro di noi.
Portammo tutto nella nuova stanza di Maddie e noi due iniziammo a costruirlo mentre i ragazzi andarono a cucinare, cosa praticamente insolita.
"No aspetta si fa così" disse lei mostrandomi come si faceva.
"Ecco visto" disse poi.
Feci la stessa cosa che fece lei e tutto l'armadio crollò.
"Aiah!!" urlai.
Mi guardai il braccio destro e una striscia di sangue, dal polso fino al gomito, uscì a causa di un chiodo.
Mi alzai subito e andai in cucina a prendere dei fazzoletti.
"Ma che ti è successo?" si avvicinò Nash.
"Niente di che" gli dissi.
"Aspetta che ti aiuto" disse quella volta Cam.
Mi portò in salone facendomi sedere sul divano e mi chiese dove si trovasse la valigetta del pronto soccorso.
"Dammi" disse riferendosi al braccio. "Guarda che non serve, non fa male" cercai di dire. In verità bruciava tanto, come se stesse andando a fuoco.
"Certo certo" disse ironico.
Prese la benda e iniziò a metterla sopra al lungo graffio.
Lo guardai con un sorriso stampato sul viso mentre lui era troppo concentrato a curarmi. Assottigliò gli occhi e le sue sopracciglia si avvicinarono.
"Che c'è? Perchè mi fissi?" mi chiese senza guardarmi.
Accidenti.
"Niente.. É che sei adorabile quando ti concentri" le parole uscirono dalla mia bocca e, solo pochi secondi dopo, mi accorsi di cosa avessi detto qualche momento prima.
"Davvero?" mi guardò diretto.
"Ehm si.. " probabilmente diventai rossa dall'imbarazzo.
"Grazie" mi sorrise.
"Ok ecco fatto! Ora vado a costruire quell'armadio. Tu resta qui" disse.
"No vengo anche io" dissi alzandomi.
Lui si girò e mi lanciò uno sguardo omicida.
"Ok ok resto qui" mi sedetti di nuovo per poi pensare al dolce gesto che fece Cameron.

23/12/16

Spaces | Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora