Capitolo otto.

13.8K 654 182
                                    

Quanto mi sono mancate le sue labbra, mio Dio, non so nemmeno io quanto. Però tutto ciò è così sbagliato.
«Cam», per quanto non volessi smettere di baciarlo, lo chiamo.
«Cosa», mi risponde continuando a fissare le mie labbra.
«Non possiamo farlo Cameron, è sbagliato», rispondo e torno al tavolo da Jade, che era già abbastanza ciucca. Non importa, le parlerò domani.
Mi serve qualcuno con cui parlare, ma nessuno sta nelle condizioni, quindi decido semplicemente di sedermi al tavolo per tutta la serata.
Noto che Cameron e Julie stanno ballando assieme, tutti abbracciati e Cam mi lancia qualche occhiata. Deve smetterla, dovrebbe avere solo occhi per lei.
«Tesoro, stai bene?» mi chiede Jade, cadendo sul divanetto.
«Non proprio», le rispondo.
«Che è successo? Anzi no, non dirmelo, molto probabilmente non me lo ricorderò. Tieni, bevici sopra!» dice, passandomi una bottiglia di vodka.
Decido di non bere e spero solo che questa serata finisca il prima possibile.
Come non detto, dopo due ore, alle tre e mezza del mattino, decidiamo di tornare all'hotel. Essendo tutti ubriachi fradici, il tragitto è stato molto più lungo del previsto. Nash aveva una scarpa sola, Taylor si era coperto gli occhi con la sua bandana e di conseguenza andata a sbattere ovunque, Shawn cantava ininterrottamente canzoni a caso, Carter era senza maglietta, Matthew stava piangendo e tutti gli altri non smettevano di ridere, io non ho parole; anche io ho bevuto ma non come loro! Una volta arrivati aiuto Jade ad entrare nell'ascensore, le metto il pigiama e la metto subito a letto.
Mi sdraio vicino a lei ed inizio a parlare con Jake, mi sento in colpa per quello che ho fatto, però non posso dirglielo per telefono, ma ad interrompere i miei pensieri è qualcuno che bussa alla porta e controvoglia mi alzo dal letto, maledicendo chiunque si trovasse dietro la porta.
Cameron, apposto così.
«Che ci fai qui?» gli chiedo, tornando nel letto.
«Per vedere come stai e perché... mi mancavi», mi risponde.
No Cameron, no. Non puoi uscirtene così perché mi mandi il cervello completamente a puttane e non ci capisco più nulla.
«Sto bene», mi limito a dire. Cameron annuisce e si avvicina a me, sdraiandosi sul letto.
«Per quanto riguarda il bacio di prima...»
«No, non ti preoccupare. È un errore che non si dovrà ripetere Cam», lo interrompo con il magone in gola. Quanto vorrei che si ripetesse, ma non è possibile.
«Quando ti ho baciata mi sono tornati alla mente tanti ricordi... mi sei mancata tanto», cambia discorso.
«Già... anche tu. Come va con la tua ragazza?» rispondo, aspettando di sapere cosa pensa su quella.
«A te invece come va con il tuo ragazzo?» rigira la domanda, maledetto.
«Va benissimo, direi», rispondo e Cam ride. Cosa c'è di tanto divertente?
«Ma che cosa ti ridi?» lo sgrido e gli tiro un cuscino in faccia.
«Va benissimo anche dopo quello che è successo stasera?» mi chiede e ricambia il mio gesto. «Quando tornerò glielo dirò, non voglio ci siano segreti tra di noi», rispondo sinceramente «non puoi picchiarmi, comunque», continuo dandogli un pizzico sul braccio.
«Ahi! Mi hai fatto male!» si lamenta accarezzandosi il braccio.
«Ma che razza di uomo sei?!» lo critico, mi sono mancati questi momenti.
«Ti faccio vedere io che razza di uomo sono», mi sfida e in meno di un minuto inizia a farmi il solletico ed inizio a ridere a crepapelle e ad urlare, ovviamente non troppo sennò Jade mi spara.
«Cam basta, ti prego! Smettila!» riesco a dire, ma non mi ascolta.
Prendo forza e gli blocco i gomiti, scambiando le posizioni: ora mi ritrovo sopra di lui con le mani sopra le sue, abbastanza imbarazzante e lentamente smettiamo di ridere, tornando seri. Ci fissiamo negli occhi per un tempo quasi infinito, amo i suoi occhi.
Mi sposto con il corpo sul letto, mentre appoggio la testa sul suo petto.
«Ricordati Alison, io non amerò mai nessuna come ho amato te», prende parola Cameron facendomi venire i brividi.
«Lo so, nemmeno io», mi limito a rispondere e Cam inizia ad accarezzarmi la testa, mi da un bacio sulla fronte e poco dopo si addormenta.
Vorrei che questo momento durasse per sempre.

Mi sveglio e mi giro verso Cameron, che sta ancora dormendo. Il miglior risveglio di sempre direi. Decido di alzarmi dal letto e inizio a vestirmi per scendere di sotto a mangiare.
«Jade, svegliati! Hai dormito abbastanza», dico scuotendola. Indosso una maglietta e un pantalone a caso.
«Cameron, svegliati pure tu! È tardi», dico scuotendo anche lui e si sveglia subito.
«Buongiorno piccola», mi saluta bloccandosi subito dopo.
Lo fisso malissimo e vado in bagno per truccarmi.
«Scusami, era l'abitudine di dirlo», continua affacciandosi alla porta del bagno.
«Mi pare di non averti detto o rimproverato nulla», rispondo ignorandolo.
«Mi hai fulminato con gli occhi», risponde Cameron. Tiro un sospiro profondo e lo guardo.
«Non devi andarti a vestire o qualcosa del genere? Sparisci», concludo.
«D'accordo, vado». Prendo il telefono che era sul letto e mi sento gli occhi di Jade addosso. «Cameron... tu... qui?»
«No, non è successo niente. Andiamo».
Uscendo dalla camera incontriamo tutti gli altri e andiamo di sotto a mangiare. Continuo a pensare alla scorsa notte, ci stiamo riavvicinando?
«Allora ragazzi, buongiorno a tutti», ci saluta il manager «quando avete finito tornate nelle vostre stanze a prendere le valigie che dobbiamo metterci subito in viaggio», continua.
«Dove ci portate?» chiede Carter.
«Andremo a San Diego», afferma l'uomo.
«San Diego?! Dev'essere bellissima!» esclamai.
«Già, è molto bella. Forza, tra due minuti vi voglio tutti nell'atrio», conclude l'altro manager e saliamo tutti nelle nostre camere.
Inizio a mettere i vestiti nella valigia e la chiudo.
«Succederà qualcosa anche a San Diego secondo me», dice Jade.
«Non succederà un bel niente. Non farti strani film», le risposi.
«È la verità Alison e tu lo sai. Non riuscite a stare lontani l'uno dall'altra e in qualche modo vi avvicinate sempre», spiega.
«Lo so, ma non può tornare tutto come prima, capisci? Non può ripiombare così nella mia vita»
«Lo so, vedremo come andrà avanti la situazione durante questo tour», conclude e scendiamo di sotto.
Saliamo nella solita macchina nera con i bagagli e quando sono scesi tutti, finalmente partiamo. Durante il tragitto navigo sui social, parlo con Jake e scherzo con Jade e le altre, come sempre. Il viaggio sarà molto lungo, quindi appoggio la testa sulla spalla di Jade e mi addormento.

Il migliore amico di mio fratello 2 || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora