Capitolo sessanta.

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Come stabilito in precedenza io, Shawn, Jade, Hayley e Nash ci prepariamo per appostarci fuori casa mia e di Cam.
«Ragazzi, dite che così sto prendendo la cosa troppo seriamente?» ci domanda Shawn. Lo guardo attentamente, notando che si è vestito tutto di nero e ha indossato un passamontagna.
«Decisamente si», risponde Nash e sento Shawn sbuffare.
«Jade, che ore sono?» le chiedo.
«Le nove e un quarto», risponde. È ora di andare. Usciamo velocemente di casa e saliamo in macchina di mio fratello.
«Okay, non metterti troppo esposto», consiglia Hayley e Nash annuisce, parcheggiandosi qualche metro prima del vialetto. Spegne la macchina e rimaniamo in silenzio.
«Nove e ventisette», ci avverte Shawn.
«Va bene, stiamo pronti a partire», dico e aspettiamo per pochi minuti, che sembra non passino mai.

Sono passate le nove e mezzo e Julie non è ancora uscita di casa.
«Ma dove diavolo è?» chiede Nash, spazientito.
«Dovrebbe uscire a momenti», suppone Shawn. Finalmente la vediamo uscire dal vialetto... con la macchina di Cameron, non posso crederci.
«State giù!» esclama Hayley e abbassiamo tutti la testa, aspettando che passi.
«Okay, parti, parti», dico a Nash che accende la macchina.
«Bene così... no, non starle troppo addosso! Ecco, bravo... vai più a destra», continua a ripetere Jade.
«Senti non ho mai seguito nessuno prima d'ora, va bene?! Sto facendo del mio meglio», sbotta Nash.
«Principiante», risponde Jade e incrocia le braccia al petto.
«Voi due siete assurdi, lo sapete?» commenta Shawn, facendomi sorridere. Seguendola per altri venti minuti, noto che entriamo a Compton, la zona più malfamata del sud di Los Angeles.
«Ma che cosa ci fa qui?» chiede Jade, guardandosi intorno.
«Questo posto non mi piace per niente, muoviamoci», dice Hayley. È una sorta di ghetto, dove ci sono delle persone ai lati della strada che ci fissano, probabilmente è zona di spaccio.
«Si è fermata, accosta», dico subito e Nash annuisce. Vedo Julie scendere dalla macchina e prendere il bambino in braccio. Si avvicina alla porta di una casa che si trova sulla sinistra e bussa, rivelando la presenza di una donna. Quest'ultima sorride e prende in braccio il bambino, euforica. Dopodiché Julie torna vicino all'auto, apre lo sportello del cofano e tira fuori un borsone, che lascia ai piedi della signora.
Si china e lo apre, facendo vedere le numerose banconote che si trovano all'interno. E ad un tratto capisco tutto.
«Ma cosa cazzo...» dice incredula Jade e inizia a scattare velocemente delle foto. Uno dei tizi della strada inizia a fissarci e si avvicina velocemente a noi, tirando fuori dalla tasca una pistola.
«Nash, metti in moto. Andiamocene subito», esclamo e partiamo subito, sentendo quattro spari.
«Quel figlio di puttana voleva spararci! O peggio, sparare alla mia adorata macchina», si lamenta Nash e gli tiro uno schiaffo sulla testa.
«Ringrazia che non ha mirato alla tua testa. Lo sapevo. Sapevo che Julie nascondeva qualcosa, me lo sentivo e come sempre avevo ragione. Raduniamo tutti i ragazzi da Nash», annuncio.

Appena arrivati a casa, il resto del gruppo ci raggiunge in pochi minuti.
«Allora? Che avete scoperto?» chiede subito Taylor, sedendosi sul divano.
«Sappiamo che è una stronza, che Alison aveva ragione e che stavano per spararci», risponde Hayley che si trova tra le braccia di JackG,
«Qualcuno può spiegare meglio? Tutta questa tensione mi fa venire fame», interviene Matthew.
«Dopo quello che ho visto, ho ricollegato i pezzi e la mia teoria è che il bambino non è figlio suo, né di Cameron, ma della signora che è andata a trovare stasera, la cosiddetta AJ. Ha portato con se un borsone contenente molti dollari», spiego mentre cammino avanti e indietro, per capire dove vuole andare a parare.
«Forse Julie sta pagando la signora perché le presta suo figlio e lei, facendo credere a Cameron di essere il padre, prende i soldi da lui con la scusa del mantenimento», continua Nash e annuisco.
«Esattamente», confermo.
«E quindi? Conclusione finale?» domanda Carter, impaziente.
«Conclusione finale è che lei è malata di soldi e Cameron è troppo stupido per accorgersene, a quanto pare», risponde Aaron.
«E adesso cosa facciamo?» chiede Jade.
«Semplice. La smascheriamo».
Quando faremo notare tutto a Cameron non potrà fare altro che credermi, anche se so che si sentirà davvero uno stupido per essersi fatto usare in questo modo. E spero si renda conto del fatto che ha preferito rimanere con lei e non credere a me.


/spazio autrice/
Lo so, so che questo capitolo è corto e I'm sorry for that, ma non mi odiate, prometto che aggiornerò al più presto e mi farò perdonare!





Il migliore amico di mio fratello 2 || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora