Capitolo dodici.

5.8K 286 22
                                    

Non ci posso credere, non mi aveva detto sarebbe venuto un giorno prima.
Ad un tratto mi si chiude lo stomaco, non riesco più a mangiare.
«Alison, stai bene?» mi chiede mio fratello e annuisco debolmente in risposta. Cameron si gira verso di me, guardandomi con lo sguardo corrucciato.
«Jade... tu sapevi che Jake è qui fuori in questo preciso momento?» sussurro a Jade che è seduta vicino a me e lei fa un sorriso forzato.
«Jade! Come hai potuto? Dovevi dirmelo», le rispondo. Immaginavo che era stata lei a dare l'indirizzo a Jake, ormai la conosco troppo bene.
«Scusami tanto, Ali, davvero. Jake aveva detto che voleva farti una sorpresa», confessa.
Quando Jade pronuncia quel nome, Cameron si gira di scatto verso di me.
«Non importa, torno subito», concludo e mi alzo dalla sedia, raggiungendo l'ingresso dell'albergo.
«Jake!» esclamo abbracciandolo con tutte le mie forze, in fondo mi è mancato molto.
«Quanto mi sei mancata! Come stai?» mi domanda, sciogliendo l'abbraccio e dandomi un bacio a stampo.

È così carino con me, non ce la faccio a dirgli tutta la verità. Poi ha fatto questo lungo viaggio per niente, Dio... mi sento uno schifo.
«Tutto bene. Entriamo? Ti presento i miei amici e poi usciamo un po', ti va? O sei troppo stanco per uscire?»
«No no, sono apposto. Va bene, andiamo», risponde e ci dirigiamo verso il ristorante. Appena mi vedono con lui, regna il silenzio e abbiamo tutti gli occhi puntati addosso... compresi quelli di Cameron.
«Ragazzi... vi presento Jake, finalmente», prendo parola e tutti rispondono un ciao e glielo presento uno per uno. Inutile dire che le ragazze sono rimaste a bocca aperta.

Nash si alza e lo abbraccia, l'ultima volta si sono visti quando siamo andati a cena fuori a Los Angeles. Cameron non fa altro che guardarlo male e quando li ho presentati per poco non gli stacca una mano.
«Noi usciamo un'oretta, ci vediamo dopo», mi congedo e saliamo un attimo nella mia stanza per fargli posare le valigie, dopodiché usciamo ed iniziamo a camminare senza meta.
«Sono simpatici i tuoi amici, soprattutto quel tizio... Cameron, che mi ha praticamente fulminato con lo sguardo», confessa Jake.
«Sì, sono carini. Jake... quel Cameron è... il famoso Cameron», rispondo.
«Aspetta... vuoi dire proprio Cameron? Quel Cameron?»
«Già... ecco... io volevo sfruttare questa tua visita per parlarti», riesco a dire ma non riesco a continuare a causa dei miei singhiozzi. Non posso ferire i suoi sentimenti, non se lo merita.
«C'è... c'è qualcosa che non va?»
«Non va niente Jake, niente va come dovrebbe andare. Io voglio essere sincera con te, andrò direttamente al punto senza fare giri di parole. Io e te stiamo bene, stiamo sempre stati bene... ma quando sono partita ho rivisto Cameron dopo tantissimo tempo e mi sono tornati alla mente tanti ricordi e rivedendolo ho capito che non ho mai smesso di amarlo. Con questo non voglio dire che ti ho usato, perché io ti ho amato Jake e a te ci tengo, in questo momento mi sento una persona orribile, non sai quanto. E mi dispiace averti fatto venire fino a qui, sei un ragazzo d'oro e io non ti merito, non ti ho mai meritato...»,confesso tra le lacrime.

Jake mi fissa, immobile e non mi dice niente.
Restiamo qualche secondo in silenzio, senza mai smettere di fissarci.
«Ti prego, dì qualcosa», continuo.
«Cosa vuoi che ti dica? Non sono arrabbiato, ma non posso negare che in questo momento sono deluso. Ma non posso di certo obbligarti a rimanere con me Alison. Quando mi hai raccontato la vostra storia ho notato il modo in cui parlavi, il modo in cui ti brillavano gli occhi. Sono cose che capitano e non è colpa tua. Devi fare quello che ti dice il cuore»

Mi sento uno schifo, giuro. Non l'ho mai meritato.

Cameron's point of view.

«Julie... dobbiamo parlare. Seriamente», prendo parola alzandomi dal letto.
Devo porre fine a tutto questo, e al più presto.
Se questo serve per poter riavere Alison tutta per me, allora faccio questo ed altro.
«Di cosa?» risponde Julie.
«Non vorrei dirtelo in modo così schietto, ma... dobbiamo lasciarci», provo a dire.
Julie alza lo sguardo dal suo cellulare e mi guarda.
«E per quale motivo? Non sono più bella come prima?» continua.
«No no no, non hai niente che non va, ma...»
«È forse per il sesso?»
«Oh, beh... quello è andato alla grande, ma dobbiamo lasciarci perché io amo ancora Alison», rispondo velocemente prima di essere interrotto di nuovo.
«Oh... beh... va bene, capisco», si limita a dire.

Sul serio? È stato abbastanza facile. «Sì, tanto avevo già trovato uno più ricco di te. Amici?» confessa, tendendomi la mano. Sono rimasto basito.
«Ehm... si... credo...», rispondo confuso, stringendole la mano.

Questa ragazza è davvero strana. Decido di uscire dalla stanza e vado verso quella di Alison, ma non faccio in tempo a bussare che la porta si apre.

Alison's point of view.

Voglio parlare con Cameron. Jake purtroppo se n'è voluto andare subito dopo la nostra conversazione e mi sento in colpa per averlo fatto venire fino a qui per niente.
Mi dirigo verso la porta della mia stanza, che apro subito dopo, trovandomi Cameron davanti.
«Stavo venendo da te», diciamo all'unisono.
«Com'è andata?» mi domanda lui.
«Male, sto uno schifo. A te?», rispondo.
«È stato abbastanza facile, direi. Ora finalmente possiamo ricominciare da capo», ribatte Cam avvicinandosi a me, ma lo allontano subito.
«No, Cameron, ascolta. Non posso fare finta che non sia successo niente. Ho appena fatto soffrire molto una persona a cui tenevo, anzi, a cui tengo molto e adesso non mi risulta facile tornare subito com'eravamo... capiscimi. Non so tu e Julie, ma io avevo un bellissimo rapporto con Jake, mi piaceva da morire ed è un ragazzo d'oro. Scusa, davvero», confesso abbracciando Cam.
«Non ti costringo a fare niente che tu non voglia Ali, sappilo. Abbiamo tutto il tempo che ci serve... perlomeno abbiamo tutta l'estate, dopodiché...»
«Dopodiché si tornerà al college, Cam. Ma ora voglio pensare solo al presente», rispondo sicura.

Rimango a parlare con Cameron per un po' di tempo, non avendo ancora sonno.
«Io invece vado a bere qualcosa coi ragazzi stasera, non faremo tardi», mi informa Cam «sicura di non voler venire?»
«No, grazie. Rimarrò con Jade, non c'è problema. Ecco, non fate tardi dato che domani sarà un'altra giornata impegnativa», rispondo.
«Esatto. Notte piccola», mi saluta Cameron dandomi un bacio sulle labbra.
«Fate i bravi», rispondo ricambiando il bacio.
Mentre Cameron esce dalla mia stanza, entra Jade. I due si salutano e Jade si chiude la porta alle spalle.
«Racconta», prende parola mettendosi comoda sul suo letto.

Il migliore amico di mio fratello 2 || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora