«Avanti», sento dire dall'altra parte della porta e la apro, vedendo Nash sdraiato sul letto con il telefono e Cam in piedi che mi fissa.
«Cam possiamo parlare o vuoi continuare ad ignorarmi?» prendo parola e Nash si dirige verso la porta, avendo subito capito la situazione.
«Che c'è?» risponde Cameron.
«Si può sapere perché fai così? Non mi hai parlato per tutto il giorno, ti chiedo di uscire e mi dici che non ne hai voglia, che hai? Ancora la stessa storia?»
«Sì», risponde facendo spallucce.
«Potresti anche evitare di rispondermi a monosillabi. Stai avendo una reazione esagerata», ribatto e cerco di rimanere il più tranquilla possibile.
«Non so cosa vuoi che ti dica Alison. Hai scelto di stare con loro? Vai, di certo non posso impedirtelo. Sono anche venuto a sapere da altri che stasera devi vederti con quel fotografo»
«Intanto io non ho scelto proprio nessuno e poi mi ha chiesto di vederci sempre per questioni di affari, mettitelo in testa che io non farei mai niente che possa ferirti. Vorrei che ti importasse un po' di più di me, Cameron. Stai facendo solo ora tutti questi problemi perché non ti era mai preso così per la storia di Zayn! Inizialmente si, ma ti ricordo che durante il mio compleanno ci parlavi tranquillamente. E adesso questa storia di Brian: siamo solo amici, anzi nemmeno amici perché se ci vediamo e ci parliamo è solamente per le foto, poi se lui ha un interesse, cosa improbabile, non è colpa mia. Cosa ci sta succedendo Cam... finalmente dopo tanto tempo ci siamo ritrovati... non mi ami più? Non ti fidi di me?» rispondo con le lacrime che minacciano di uscire da un momento all'altro.
«Si che ti amo, Alison. A me importa di te, sennò non avrei avuto questa reazione, ma è più forte di me, non ci posso fare niente. Non è che io non mi fidi di te, non mi fido delle altre persone... e so che ho sbagliato anche io, quel giorno che ti ho tradita e ancora oggi mi chiedo come hai fatto a tornare con me. Non so cosa mi sia preso», confessa e si avvicina a me cingendomi i fianchi con le braccia «proverò a non farlo più, prometto. Devi proprio andare stasera?» continua Cam baciandomi il collo.È più forte di me, basta un suo tocco e mi sciolgo, dimenticando tutto quello che è successo in questi giorni. Come ho già detto, mi rende debole.
«Beh, tu non sei voluto uscire. Se vuoi puoi mandare qualcuno a spiarmi», sdrammatizzo e Cam fa una piccola risata.
«Ci penserò, ma prima che tu vada...», risponde togliendomi la maglietta.___
«Questo primo brindisi è per te e tutti i tuoi amici che siete passati alla fase successiva della vostra collaborazione con Vogue», annuncia Brian alzando il bicchiere di birra e lo seguo, per poi bere.
«Ancora non ci posso credere, sembra un sogno», ammetto bevendo un sorso dal mio Long Island.
«Beh, ci credo! Non so se questa è la parte più bella, dato che dovrete faticare il doppio», risponde Brian.
«Già, immagino»
«Come va con Cameron?» mi chiede cambiando discorso, domanda abbastanza ambigua.
«Più o meno abbiamo chiarito, vedremo più avanti», rispondo arrossendo leggermente, ripensando a quello che è successo un'ora fa.
«Meglio così. Quanto pensi di rimanere ancora a San Diego?» continua Brian finendo la sua birra.
«Per caso mi stai cacciando?» ironizzo e a Brian scappa una risata, rispondendo subito di no «non lo so con certezza, comunque. Credo che ci vorranno altre due settimane, dopodiché credo andremo a New York per questo affare con Vogue», rispondo.Continuiamo a parlare del più e del meno, parliamo delle nostre vite, della mia vita al college nel quale ritornerò tristemente dopo questa fantastica avventura, delle famiglie e del suo percorso da fotografo. Decidiamo di bere un altro cocktail per poi andare a fare un giro e ammetto che mi sono divertita molto, anche se avrei preferito uscire con Cam.
Dopo un'ora mi riporta all'hotel.«Sono stata bene e grazie di tutto», prendo parola.
«Sì, anche io. Sto bene con te, mi sento a mio agio», risponde sganciando un fantastico sorriso.
Non riesco a non guardare i suoi bellissimi occhi blu.
Brian inizia ad avvicinarsi al mio viso, lentamente e posa le sue labbra sulle mie.
Lo allontano dopo qualche secondo, guardandolo con aria interrogativa.
«Mi dispiace, davvero... non avrei dovuto, ma non ho resistito», si giustifica e non riesco a proferire parola.
«Ehm... no, tranquillo, davvero non fa niente», rispondo titubante. Lo saluto di nuovo e scendo dall'auto, entrando nell'albergo.
Salgo le scale per raggiungere la mia camera e mi appoggio alla porta, toccandomi le labbra con le dita: non posso credere che mi ha baciata, questa è la risposta che Jade aveva ragione, forse Brian prova un interesse nei miei confronti. Ma la cosa che più mi spaventa è che non l'ho fermato subito, anche se è stato solamente un bacio a stampo... mi è piaciuto.
Cerco di autoconvincermi che è solo un pensiero momentaneo ed entro in camera, trovando Jade sveglia che mi chiese di raccontarle tutto, come sempre.
Le racconto ogni cosa e arrivo alla parte finale.
«CHE COSA MI HAI APPENA DETTO?! O mio Dio, visto che avevo ragione? Potevi anche andarci a letto, guarda che figo che è»
«Jade, io non sarei così felice... sono preoccupata. Non so cosa mi prende...», rispondo con voce disperata.
«Alison... Brian non ti è indifferente e penso che non lo sia mai stato e tu lo sai. E se è per Cameron di certo non glielo dirò, però stai tranquilla, alla fine lo hai spostato subito, penso che neanche si possa definire un bacio. Poi se vorrai dirglielo lo farai», risponde Jade e resto in silenzio, al momento ho troppa confusione in testa.
Ma come sempre, Jade ha ragione e ora sono ancora più indecisa di prima.
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Il migliore amico di mio fratello 2 || Cameron Dallas.
Fanfiction[COMPLETA] Secondo libro di "Il migliore amico di mio fratello". È passato più di un anno da quando Cameron ha scritto quella lettera ad Alison e di lui non si ha più traccia. Ritornerà nella vita di Alison? Come la prenderà lei? E soprattutto, la l...