«Allora? Mi rispondi?» continua a chiedermi Jade, ma io sono immobile davanti alle scale e non saprei cosa dirle. Mi guardo intorno, dopodiché la afferro per il braccio e la trascino nel bagno, chiudendo la porta a chiave.
«Non è niente di importante», le rispondo a bassa voce e Jade mi guarda con gli occhi spalancati.
«Per quale... assurdo motivo siamo qui dentro? E perché stai sussurrando? Mi spaventi», mi domanda ed io non so cosa rispondere.
«Non si sa mai. Comunque era solo uno scherzo, ho scoperto che è stato Bob White del secondo anno», mento e mi riprendo il telefono.
«Ah...», si limita a rispondere Jade, che si guarda intorno.
«Che c'è? Tutto qui?»
«Ho... dato io il tuo numero a Bob un po' di tempo fa, ha una cotta per te», confessa. La situazione mi sta sfuggendo di mano.
«Tu cosa? Gesù, spero non mi chiamerà mai. Comunque è andata così», rispondo e Jade scoppia a ridere.
«Va bene, ti credo. Ora posso uscire da qui? Grazie», ribatte ed esce dal bagno. Solo una cosa mi passa per la mente ora, ovvero che la persona che mi mandava i messaggi anonimi mi ha avvertito che non doveva saperlo nessuno, altrimenti sarebbero stati guai per tutti noi, spero solo che non sappia quello che è appena successo.
Ad interrompere i miei brutti pensieri è l'entrata di Cameron e Nash.
«Ma ce l'avete una casa quindi», scherza Jade mentre abbraccia mio fratello.
«Spiritosa», risponde Cam che cammina verso la mia direzione «ciao bionda», mi saluta, lasciandomi poi un lungo bacio sulle labbra.
«Ciao sconosciuto, come va?» lo saluto, abbracciandolo.
«Sono davvero esausto, non vedevo l'ora di tornare qui. Tu invece come stai?»
«Bene, dai. Avete ricevuto il messaggio?» domando ai due, che annuiscono.
«Io già lo sapevo e Nash ha accettato di venire, anche i ragazzi ci saranno», conferma Cam.
«Sarà divertente», interviene Nash.
«Sì, tranne per il fatto che ci saranno la maggior parte dei nostri parenti, compresa nonna Sam», lo informo e Nash si paralizza. «Hai appena detto che ci sarà la nonna? Non vengo più, mi fingerò malato», ribatte spaventato.
«Si può sapere cos'avete contro questa famosa nonna?» mi chiede Jade.
«Beh, diciamo che ci ha traumatizzati da piccoli. Non ricorda nemmeno più i nostri nomi», rispondo ripensando ai vecchi episodi dove la nonna ci stringeva sempre le guance quasi fino a staccarcele.
Avrei evitato volentieri questo maledetto brunch, che tra l'altro sarà tra due giorni, ma lo farò per i miei genitori. Anche Cameron è contrario, avremo tutti gli occhi addosso, ci faranno un sacco di domande riguardo la gravidanza per tutto il giorno. L'unica cosa positiva è che avrei ricevuto sicuramente dei regali per la bambina.
«Domani ho la giornata completamente libera», mi avverte Cameron.
«Decisione di Bart o tua?»
«Bart, ma gli ho dato io l'idea. Ti avverto che domani andremo dai miei», continua Cam
«Ma dobbiamo già andarci domenica! E va bene, ma dopo domenica non voglio vedere più nessuno, è frustrante», mi lamento e Cam mi abbraccia, ridendo.
«Già e pensa che qui fuori ci stanno aspettando i paparazzi», mi dice e la mia espressione diventa seria.
«Stai scherzando spero», rispondo nel panico.
«Sì, si sto scherzando stupida», confessa e gli tiro un pugno sul braccio.-
La fatidica domenica è arrivata e già non vedo l'ora che finisca. Alle dieci inizia a suonare la sveglia, così mi alzo dal letto e sveglio Cameron. Ieri siamo stati insieme tutta la giornata e ne abbiamo approfittato per continuare a comprare tutto il necessario, vogliamo essere preparati e poi abbiamo cenato dai suoi genitori.
Dopo esser riuscita a svegliare Cameron, vado diretta in camera di Nash, dove lui e Jade stanno ovviamente ancora dormendo.
«Ragazzi non voglio sentire mia madre che mi rompe per essere arrivata in ritardo, quindi per favore svegliatevi», dico scuotendoli dalla spalle, ricevendo come risposta dei mugugni.
Torno in camera mia per vestirmi: scelgo di indossare un semplice vestito rosso e un paio di Vans, voglio stare comoda e quindi dovevo evitare i tacchi, anche perché il brunch di oggi è abbastanza informale.
Scrivo un messaggio a mia madre dicendole che siamo quasi pronti, anche se Nash e Jade devono ancora svegliarsi, dettagli, e che sarei arrivata presto. Lei mi risponde subito, avvertendomi che si trova già a casa dei Dallas per aiutare a preparare tutto.
«Cam ti prego, vai a svegliare quei due prima che mi venga un esaurimento», gli dico mentre mi trucco velocemente. Cameron va diretto in camera di Nash e li butta giù dal letto, posso capirlo dagli insulti che Nash gli sta urlando.Arriviamo a casa dei Dallas alle undici e una volta che Nash parcheggia all'interno del cortile, scendiamo ed entriamo in casa. Non me la ricordavo così grande, ma stiamo parlando dei Dallas, una delle grandi famiglie di Mooresville, ora maggiormente vista la fama del figlio.
Noto che sono presenti due camerieri che hanno il compito di porgere le bevande agli ospiti, così gli chiedo un bicchiere di spremuta d'arancia.
«Ciao ragazzi», ci saluta mia madre, seguita da mio padre e dai Dallas, che mi abbracciano. Ci invitano dentro e fanno visitare la casa a Jade, visto che non è mai venuta qui.
«Gli altri vostri amici?» mi chiede mia madre, mentre si sistema la gonna. È vestita veramente molto bene.
«Arriveranno a momenti, invece la nonna e gli zii?» domando a mia volta. Verranno anche Beth ed Hayley e non posso essere più contenta.
«Stanno arrivando, sai non sono molto vicini a Mooresville», risponde e annuisco.
In pochi minuti arrivano tutti e dopo i vari saluti ci avviamo nella sala da pranzo, che è piena di cibo. Ci sono uova di tutti i tipi, tantissimo bacon, pancakes, muffin, frittelle, french toast, pasticceria varia e molta varietà di carne, il tutto accompagnato da varie bevande, come succhi di frutta, caffè, spremute, Coca-cola, vini bianchi e rossi.
«Questo... questo è il paradiso. Mi-mi serve un minuto», dice Matt con le lacrime agli occhi.
«Tranquillo Matt, il cibo non scappa. Contieniti», lo tranquillizza Carter e trattengo una risata. Penso che Matt non abbia mai visto così tanto cibo in tutta la sua vita.
Mi complimento con i miei genitori e con i suoceri, sono stati davvero molto bravi. Vado verso il buffet e mi riempio il piatto, dato che devo fare colazione e pranzo insieme e con la scusa, nel frattempo prendo altri tre bicchieri di spremuta.
Io e Cameron iniziamo a parlare con la mia famiglia, dato che nessuno lo ha ancora conosciuto e parliamo del più e del meno, oltre che della gravidanza. Poi faccio lo stesso con i parenti di Cameron, che nemmeno io avevo mai visto o avuto l'occasione di conoscerli e devo dire che mi piacciono, sono tranquilli e molto accoglienti.
«Sei un pozzo senza fine», commenta Hayley guardandomi.
«Cosa c'è, il brunch è stato inventato apposta! Sono incinta, concedimelo», le rispondo abbracciandola, barcollando leggermente.
«Wo, che ti sta succedendo Grier? Mi sei mancata», continua.
«Anche tu, molto. Ma niente, ho perso solo l'equilibrio. Resti qui?» le chiedo, finendo di bere la mia spremuta d'arancia.
«Penso di si, starò da Jack per un po'», risponde entusiasta.
«Davvero? Ma è fantastico! Allora ci vediamo tutti i giorni»
«Certo! Poi mi sono prenotata per aiutarti a fare shopping per mia nipote», mi ricorda ed è vero, quindi non posso rifiutare.
Il brunch si rivela davvero molto piacevole, non me lo aspettavo. Di solito sono una noia mortale, ma oggi ognuno si sente a proprio agio, tutti hanno conosciuto tutti e non poteva andare meglio di così.
Verso le quattro del pomeriggio la gente inizia ad andare via, quindi salutiamo tutti e restiamo solo io, Cam e i nostri genitori.
Mi sento davvero spossata e mi gira la testa, così mi sdraio sul divano.
«È andata piuttosto bene», commenta Cameron prendendomi la mano.
«Già, sono molto contenta», conferma sua mamma. Sto parlando con i miei, quando sento una fitta alla pancia e corro in bagno per vomitare.
«Alison, che hai?» mi chiede Cam, che bussa incessantemente alla porta.
«Sto bene, forse ho mangiato troppo», rispondo. Mi alzo in piedi ed apro la porta, trovando Cameron e i miei genitori totalmente nel panico.
«Sto bene, è tutto nella norma», ironizzo.
«Alison, non mi sembra», interviene mia madre guardando alle mie spalle. Con sguardo interrogativo guardo dietro di me, vedendo una chiazza di sangue sul pavimento. Guardo verso il basso e noto sangue che scorre sulle mie gambe.
«Dobbiamo andare subito in ospedale, potresti perdere il bambino», continua mia madre e ci avviamo tutti alla macchina.
Lo schermo del mio cellulare si illumina, segno che è arrivato un messaggio.
"Ti avevo detto di tenere la bocca chiusa. Queste sono le conseguenze"/spazio autrice/
Zan zaaannn! Qui la situazione si fa davvero interessante e so che è molto frustrante ahahah ma non mi odiate, poi si scoprirà tutto. Buona domenica!Baci
STAI LEGGENDO
Il migliore amico di mio fratello 2 || Cameron Dallas.
Fanfiction[COMPLETA] Secondo libro di "Il migliore amico di mio fratello". È passato più di un anno da quando Cameron ha scritto quella lettera ad Alison e di lui non si ha più traccia. Ritornerà nella vita di Alison? Come la prenderà lei? E soprattutto, la l...