Capitolo ventinove.

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Vedo Jade chiudere gli occhi e fare un lungo sospiro ed io la seguo a ruota. Ammetto di essere sollevata dal fatto di non essere incinta, ma non riesco a spiegarmi gli ultimi e strani comportamenti del mio organismo: prima le forti fitte alla pancia e ora questo. Non penso sia tutta colpa dell'alcol, non mi era mai successo prima, forse ho un problema.
«Dovresti andare da un medico il prima possibile Alison», consiglia Jade.
«Sì ci andrò, ma ti confesso che sono abbastanza preoccupata, magari non è nulla», rispondo torturandomi le mani.
«Sicuramente non è niente, non pensarci troppo. Magari ti ha dato fastidio qualcosa che hai mangiato, non saprei dirti. Però per esserne sicure vai a farti controllare», si raccomanda Jade ed io annuisco. Ha ragione, forse mi sto preoccupando troppo e sto permettendo all'ansia di avere la meglio su di me.
Decidi di riposarmi un po', il viaggio è durato cinque ore, penso di risvegliarmi tra due anni data la stanchezza che ho.
Appena chiudo gli occhi, il mio telefono squilla.
«Pessimo tempismo, Cam. Cercavo di dormire», rispondo.
«Ops, scusa piccola, volevo sapere come stavi»
«A parte il viaggio straziante? Bene. Tu come stai?» gli chiedo.
«Non c'è male, vogliamo concludere il tour nel miglior modo possibile. Mi manchi»
«Mi manchi anche tu. Non mi sento molto bene, cercherò di riposare»
«In che senso non stai bene?» mi chiede Cam.
«Sono stata male con lo stomaco prima e per sicurezza ho fatto il test di gravidanza», spiego il più velocemente possibile.
«Cosa?! E qual è il risultato?»
«Negativo», confermo e sento Cameron tirare un sospiro di sollievo.
«Grazie al cielo», risponde.
«Che cosa vorresti dire con questa frase? Non vorresti avere un figlio con me?»
«Eh? No no, non è questo piccola. Solo che al momento non... mi sento pronto, ecco», ammette Cam e non ha poi tutti i torti, però se il test fosse stavo positivo? Mi avrebbe dato la stessa risposta?
«Capito. Ci sentiamo dopo Cam, ho sonno. Ti amo», lo saluto.
«Va bene. Ti amo anche io», risponde e attacco. Dopo aver rimuginato abbastanza sulla risposta che mi ha dato Cameron, finalmente mi addormento.

«Alison», mi sento chiamare da Jade «sono le otto e mezzo di sera», continua. Quanto ho dormito? Apro gli occhi e sbatto le palpebre un paio di volte prima di riuscire a mettere a fuoco il viso della mia amica. «Ho dormito così tanto?» chiedo e Jade annuisce. Decido di sciacquarmi il viso con l'acqua fredda, giusto per recuperare un po' di conoscenza visto che a malapena ricordo in che anno siamo, dato quanto ho dormito.
«Vuoi mangiare?» mi chiede Jade e annuisco, anche lei dev'essersi svegliata da poco, si vede.
«Ho proprio voglia di un panino», affermo.
«Sei sicura? Non è che può darti fastidio alla pancia?» si preoccupa Jade e scuoto la testa.
«Sto meglio. E poi ho proprio voglia di un panino, abbiamo fatto spesa per i prossimi cinque mesi», rispondo e iniziamo a preparare.
Nel mentre do da mangiare a Joy e una volta fatto mi preparo il mio bel panino con l'hamburger pieno di salse e patatine.

Accendo la televisione e vedo che stanno trasmettendo un piccolo servizio riguardante i ragazzi: ci sono pezzi di video delle varie tappe del tour e i ragazzi ormai sono all'apice del loro successo, mi dispiace di non poter essere presente.
«Ali, domani dobbiamo iniziare ad organizzarci per il college, gli studi, i corsi e tutto il resto. Ci stai con la testa?» mi chiede Jade e rispondo di sì, devo avercela per forza. Non voglio proprio iniziare a studiare, però se penso che è il mio ultimo anno di college mi da un po' di forza per andare avanti e concludere il mio percorso, durante il quale ho faticato molto.

Dopo aver finito di mangiare, sparecchiamo e scendo sotto casa per buttare la spazzatura portando Joy con me; nel mentre fumo una sigaretta e torno su, ma appena apro la porta d'ingresso mi gira la testa e cado a terra, vedendo tutto nero.

«Signorina? È sveglia?» sento dire. Aggrotto le sopracciglia e apro lentamente gli occhi, mettendo a fuoco la sagoma che si trova davanti a me.
«Dove... dove mi trovo?» chiedo, guardandomi intorno.
«Al pronto soccorso. La sua amica ci ha chiamati», risponde il medico indicando Jade alle sue spalle fuori dalla stanza.
«Cosa mi è successo?»
«È svenuta», conferma l'uomo e annuisco.
«Adesso le infermiere stanno facendo degli esami per vedere se è tutto in regola e poi può tornare a casa», continua il medico e annuisco, ringraziandolo.
Appena esce entra Jade, chiedendomi come sto. «Sto bene, davvero», rispondo ma Jade ha comunque uno sguardo preoccupato.
«Sono sempre più preoccupata»
«Jade sono solo svenuta. Sta' tranquilla», la rassicuro e lei annuisce, sedendosi sul letto.
Nel frattempo entra un'infermiera. «Alison Grier», prende parola «è tutto apposto. Lei è sana come un pesce, può tornare a casa. Sono cose che possono succedere», continua e mi alzo dal letto.
«È tutto apposto a parte una cosa»
«Che cosa?» chiedo e la signora si sofferma su di me per qualche secondo.
«Lei è incinta, signorina Grier»

Il migliore amico di mio fratello 2 || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora