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Era una visione celestiale con quell'abito che le disegnava le curve, in maniera perfetta e sublime. Probabile che non si rendesse conto dell'effetto che scaturiva. Era una contraddizione naturale, tra imbarazzo e sfacciataggine. Mi mandava su di giri.

Il tono con cui mi aveva messo a tappeto era notevole, aveva carattere la ragazza, e la cosa mi stuzzicava parecchio.

Si era allontanata, sparendo dal mio raggio visivo. Tra la gente che affollava il salone e la musica.
Quando una mano mi toccò la spalla, mi girai.
Non potevo crederci, erano qui.
"Anny, Anthony. Cavolo che Sorpresa. Come mai qui?" Esclamai sorpreso vedendoli, mentre mi rivolsero un sorriso, stringendo la mano ad Anthony e lasciando un bacio sulla guancia di Anny. Si era rimessa in splendida forma dopo il parto, evidenziando un corpo diverso in un abito color carne con spalline dorate. Aveva anche una luce diversa negli occhi. Erano passati due anni quasi dall'ultima volta che andai al loro matrimonio.

"Eravamo qui per trovare Maggie, e dato che mi ricordavo che ogni prima domenica del mese a casa tua si teneva la cena di beneficienza siamo venuti a trovarti. Ma non è solo per questo" prese parola Anny, guardandola reggere un calice di vino, mentre Anthony le cingeva la vita sorridendole.

"Dunque?" La ripresi, per incoraggiarla a continuare, prendendo un flûte dal vassoio del cameriere.

"Ti volevamo chiedere di essere il padrino di mia figlia" irruppe Anthony entusiasta, ricevendo un cenno di assenso da parte di Anny. Rimasi allibito. Io il padrino della loro figlia? Certo sapevo che era incinta ed aveva partorito, ma non mi aspettavo una richiesta così...assurda?.

Li guardai, fissandoli negli occhi.
"Lo so può sembrare una richiesta strana. Ma ci hai aiutato in passato, e so che su di te possiamo andare sul sicuro" aggiunse Anny speranzosa e dolcemente. Era vero, li avevo aiutati in tribunale a vincere la causa contro la pazza di Ambra, e avevo messo da parte a quei tempi l'amore che provavo per Anny.

"Io...sinceramente non me l'aspettavo" scossi la testa incredulo, finendo il flûte, che tenevo tra le mani che iniziavano a tremare, per l'emozione o forse agitazione, per una richiesta di una tale importanza.

"Ti prego, ne saremmo felici" mi supplicò di nuovo, facendo gli occhioni dolci. Quegli occhi che un tempo amavo.

Ci pensai su, fissando un punto dietro di loro, un punto non ben definito.
"Ne sarei onorato" replicai sicuro, vedendolo sorridere contenti.

"Carlotta? Come sta?" Chiesi ad entrambi vedendolo ridere.

"L'abbiamo lasciata da Maggie. Infatti credo che dovremo andare, con tre bambini non è facile" ammise Anny, prendendo un sorso di vino, salutando mia madre con un gesto della mano ed un sorriso cordiale che ricambiò.

Guardai Anthony in modo incredulo. Vedendolo fare spallucce.
"Da quando Maggie ha avuto Joshua, Brian sembra essere tornato un bambino. È un padre meraviglioso" spiegò melliflua, con occhi lucidi. Si vedeva quanto fossero felici. Ricevendo un'occhiata da Anthony che alzò il sopracciglio.

"Anche te amore ovvio" si riprese annuendo, vedendolo rilassarsi sul volto.

"Te e le donne?" Domandò Anthony in modo curioso, fissandomi con un sorriso sarcastico. Sapeva com'ero fatto.

"Veramente..." non finii di parlare che mi sentii preso per il braccio, strattonandomi, girandomi esasperato verso la causa di tutto. Cristhina.

"Amore, scusa se mi sono assentata" affermò, facendomi cenno nella direzione di Trevor che era vicino a noi e non staccava gli occhi di dosso a Cristhina. Che cazzo voleva ancora.

Vidii Anny ed Anthony scambiarsi un'occhiata intenditrice e sbalordita.
"Ci tenevi nascosta una relazione?" Chiese Anny, rivolgendomi un'occhiata complice, accompagnata da un sorriso laterale.

Una Seduzione DivertenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora