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Pov.Cristy

Forse era un sogno. Ed a forza di vedere "Vento di passione" non mi sarei stupita. Ma l'odore che inalavo era la pura realtà. Le scene della serata passata erano vere. Le sue mani sul mio corpo, ed i suoi baci famelici lungo tutta la mia figura trepidante e febbricitante, mi davano la conferma che non stavo sognando. Avevamo fatto l'amore insieme. Quante volte ho atteso questo momento, lo assaporavo per gustarmi ogni dettaglio, e così è stato. Potevo dire di essere al settimo cielo, speravo solo di non cadere per non farmi male.

Mi stiracchiai piano, la luce che filtrava dalla finestra mi dava noia alla vista, rigirandomi piano verso di lui.
Aveva gli occhi spalancati, quel suo miele che infondeva calore. Puntellando un gomito sul cuscino, a reggersi la testa.
"Buongiorno. Ha dormito bene?" Domandò con voce rauca, passandomi il suo indice, sul contorno delle mie labbra, lasciandomele schiudere e bearmi di quel gesto.

"Benissimo" affermai con voce impastata, tra la sonnolenza e l'emozione di averlo qui, di sentire che la sua gamba tonica che sfiorava la mia fresca, intrecciandola con la sua.

"Vado a fare una corsa, sono ancora le 6:00 e dormono tutti. Ti voglio trovare qui quando torno" asserì squadrandomi lungo il corpo da sotto le lenzuola, accarezzandomi la natica, portandomi sopra di lui, prendendo delicatamente il mio labbro inferiore, baciandomi, lasciando scivolare le nostre lingue insieme, muovendomi su di lui, avvertendo il suo membro indurirsi.
"Se fai così, non ci riesco" proruppe, sfoggiando un sorriso impertinente.

"Così come?" Feci la voce innocente, scorrendo con l'indice sul suo petto tonico, scendendo a dargli baci, mentre la sue dita s'intrecciavano ai miei capelli, per poi ritirarmi su dalle braccia.

"Vado, ma dopo sei mia" affermò, scostando le lenzuola, mostrandosi in tutto il suo splendore. I glutei tonici insieme alle gambe, le spalle larghe e la schiena massiccia, per non parlare del resto. Era bellissimo.
Lo guardai infilarsi la maglia, i boxer ed i pantaloni neri larghi, lunghi fin sopra il ginocchio.

Mentre mi sistemai meglio sotto le coperte, chinandosi su di me, accarezzandomi la guancia, lasciandomi un lieve bacio.
"A dopo Cristhina" mi salutò melenso prima di chiudere la porta, sentendo i suoi passi sulle scale, diventare sempre più sordi al mio udito.

Mi rigirai più volte nel letto. Era tutto così surreale. L'odore che emanavano le coperte della sua colonia.
Dio quanto mi piaceva, quanto era bello.
Scesi piano le scale, per andare a prendere un sorso d'acqua, mettendomi una vestaglia. Quando trovai la madre di Anny, infornare una delle sue torte, ed un leggero profumo di crema.
"Buongiorno" la salutai, sentendomi a disagio, mentre chiuse il forno, girandosi per sorridermi con uno di quegli sguardi che infondono dolcezza.

"Buongiorno Cara. Dormito bene?" Chiese, con lo sguardo di chi sapeva che non avevo dormito nella stanza di Ilaria.

Strinsi le labbra, rilasciandole, annuendo.
"Si, grazie" mi spostai una ciocca di capelli, intimidita, mentre mi porse un bicchiere con del succo d'ananas.

"Prima o poi doveva succedere" elargì fievole, facendomi un occhiolino. Sorrisi debolmente, poggiando il bicchiere vuoto sul tavolo.

"Credo di sì" sussurrai ancora scossa, tornando di sopra, buttandomi sul letto, crogiolandomi ancora un po'. Quando sentii la vibrazione di un cellulare. Cercai il mio, frugando dentro la borsa, con la paura che fosse Trevor. E sinceramente avrei dovuto parlargli, che ormai un vaso rotto non si può rimettere insieme come prima. Sentivo un sentimento più grande per Mark. L'avevo sempre provato, e pensavo di odiarlo, che lo stare a stretto contatto non avrebbe influenzato, ed invece mi sbagliavo. Puoi mentire al tuo cuore fino ad un certo punto.

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