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Pov.Cristy

Ero ancora turbata per ciò che avevo visto, e tremavo come una foglia mossa da un filo di vento.

Aspettai per 5 minuti consecutivi, non vedendo accadere nulla. Mi decisi di uscire da lì ed avviarmi nel grande giardino. Era rimasto tutto come ricordavo, e rivivevo le scene, come un film a rallentatore.

Girovagai, trovando un gazebo. Era simile a quello che c'era alla festa di Holly. Adornato con gli stessi fiori e la stessa panchina bianca di legno. Mi avviai titubante, vedendo un foglio piegato sopra la panchina, prendendolo in mano per aprirlo.

"Come ogni cenerentola stramba che si rispetti, devi metterti il bracciale con il fiore, ed un vestito con le scarpe adatte" sorrisi a leggere quelle parole, mentre il cuore scalpitava. Guardandomi intorno. Vidii il bracciale legato tra i fiori, sciogliendolo delicatamente, mentre la scatola con il vestito era posta sotto la panchina con un'altra scatola, con un paio di sandali con il tacco con il cinturino alla caviglia.

Li aprii con le mani che tremavano. Mi sembrava tutto così surreale, che stentavo a crederci. Forse era un sogno, e se tale fosse stato no mi sarei più voluta svegliare.
Trovai all'interno un abito verde acqua lungo ed aderente, che sicuramente accarezzava le mie curve, con delle spalline sottili a sostenere lo scollo generoso.

Li presi, tenendoli stretti al petto, avviandomi verso gli spogliatoi. Sentivo lo stomaco sottosopra ed un groviglio di emozioni contrastanti. Le guance tiravano da quanto stavo sorridendo.

Mi vestii in fretta, legandomi il bracciale intorno al polso, con cura.

Tornai nella palestra sperando di trovarlo, ma vidii solo un fascio di luce che illuminò un tavolino. Mi avvicinai ridendo, trovando un altro foglio.

"Sei un po' sbadata piccola stramba. Hai perso qualcosa o te la sei dimenticata. La tua fedele spillatrice. Dovrei vederti per ridartela" ripiegai il foglio poggiandolo, guardandomi intorno, finché un bagliore di luce potente non illuminò la sua figura perfetta. Bello ed impeccabile, con un completo nero gessato ed una camicia bianca che aderiva al suo corpo disegnato apposta per confondersi con il mio.

Avanzò a passo sicuro, tenendo le mani in tasca, elargendo un sorriso sexy che mi portò di nuovo a fremere.
"Ciao" sussurrò seducente, venendo sempre più vicino, mentre restavo marmorizzata sul posto, incantata ed affascinata da lui.

"Ciao anche a te" ricambiai con il suo stesso tono, guardandolo inalzare un sopracciglio in modo sfacciato. Dio lo voglio qui, seduta stante.

Me lo ritrovai davanti ancora incredula, mentre in otri occhi erano lucidi. Mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio con una delicatezza tale da uccidermi.
"Ben arrivata. Ti aspettavo da tanto tempo. Talmente tanto che forse non mi ero reso conto che ti avevo sempre avuto davanti ai miei occhi" mormorò carezzevole quelle parole, fissandomi le labbra schiuse ed improvvisamente asciutte. Sollevai lo sguardo su i suoi occhi miele, sentendomi mancare. Stava parlando sul serio?! Non stava facendo scena muta.

"I...io, oh cavolo" borbottai intimidita, mentre scoppiò in una fragorosa risata, tracciando il mio braccio con due dita. Dalla spalla fino ad arrivare lentamente con una delicatezza estenuante ad intrecciare le mie dita con le sua, avvicinandomi al suo petto. Il io corpo sembrava andasse in fiamme ed un'incendio era imminente, da lì a breve.

"Se mi permetti, sei tremendamente eccitante vestita così" alitò con voce roca, quelle parole tracciando con il naso il profilo del mio zigomo fino ad arrivare al lobo, poggiandoci delicatamente sopra le labbra.

Una Seduzione DivertenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora