Pov. Cristy
Solitamente si dice che chiusa una porta si apre un portone.
O morto un Papa se ne fa un altro.
Ecco...questi detti non sono stati scritti sicuramente per la sottoscritta.
Ho un diadema a ricordarmi che sono la regina delle sfighe. È qualcosa che mi perseguita probabilmente.
Ne sono certa.Mentre le altre ragazze erano in fila per un grammo di felicità, io sicuramente ero con Homer e le sue ciambelle ripiene di glassa.
Osservai la scatola vuota delle ciambelle che avevo ordinato, poggiata sulle mie gambe incrociate, scorrendo le puntate di "Vento di Passione". Che falsa Rosalinda e pure Teodoldo. Hanno fatto si che mi illudessi di nuovo. D'altronde su qualcuno dovevo addossare la mia sofferenza, mentre per affogarla usavo ciambelle ordinate via telefono.
Che squallore ed immenso disagio che ti circonda Cry. Ringraziavo la mia vocina interiore che abbassava sotto zero la mia scarsa autostima.
Era passata una settimana. Avevo spedito una lettera di dimissioni. Non ero neanche passata a ritirare la mia spillatrice con le orecchie di Minnie. Forse era il momento di sbarazzarmi anche di quella. Mark tentava di chiamarmi, ma dopo due giorni di chiamate insistenti lo bloccai. Come le sue continue visite alla mia porta, che prontamente non aprivo. Dire che ero tentata era un eufemismo, ma cercavo di non sembrare ancora più patetica, aprendo quella dannata porta, e probabilmente finendo per farci l'amore. Si il mio corpo lo desiderava ancora ed ero sicura anche il mio cuore ferito.
Mi rizzai dal letto, inserendo il CD nella console. Afferrai il telecomando bianco posato sulla mensola, iniziando a ballare. Alzai il
Ginocchio sinistro e il braccio destro, alternando le gambe e braccia, sulle note di Nicki Minaj.Quando sentii il rumore della porta aprirsi, sapevo già chi era. Avevo dato le chiavi di casa a Kitty, che mi aiutava a fare la spesa, o meglio lei la faceva. Avevo deciso di non mettere più naso fuori. La mia disperazione stava andando ben oltre. Pensavo che dopo due giorni avrei ripreso in mano la mia vita, avrei rivoluzionato la Cristhina fragile ed invece mi sbagliavo, e pure tanto.
"Grazie Kitty. Lascia pure lì le buste, ora non posso fermarmi" alzai il tono di voce per paura che non mi sentisse, sentendo il tonfo dei sacchetti poggiati sul tavolo, finché vidii la schermata della TV divenire nera.
Mi fermai di colpo con il braccio sinistro ancora alzato in cui tenevo il telecomando, alzando gli occhi per incontrare quelli della mia amica che mi scrutava con disappunto.
Gettai un'occhiata alla sua mano che reggeva il filo della spina staccata.
"Ehi. Stavo vincendo contro un'Ucraina. È una settimana che provo a batterla" affermai risentita, vedendola innalzare un sopracciglio, gettando a terra la spina."Cristy" mi riprese, chiamando il mio nome, avvicinandosi alla mia figura, strappandomi il telecomando dalla mano, sbatacchiandolo sulla mensola.
"La vedi? Perché io la vedo. E non mi piace" affermò angosciata, spiegando una mano per farmi intendere ciò che sapevo ma non m'interessava vedere."Kitty sto bene. Sono in grande forma. Mangio, bevo e dormo" la rimbeccai soddisfatta, sedendomi sul letto.
"La vita di un topo praticamente. Per non parlare delle briciole che stanno prendendo vita propria. Ti tengono compagnia? O hai dimenticato che esiste un'aspirapolvere?" Iniziò la sua lamentela, mentre il
Mio unico scopo era di vivere in pace."Compagnia. Grazie per essertene interessata" la ripresi fingendo un sorriso, vedendola corrugare la fronte.
"Smettila. Ora usciremo. Ti vestirai, shopping e le ciambelle glassate che tanto adori" rivelò alzando ed abbassando entrambe le sopracciglia, aprendo le ante del mio armadio.
STAI LEGGENDO
Una Seduzione Divertente
ChickLitMark uomo brillante e sicuro di se, è un donnaiolo senza scrupoli. Cristy donna caparbia, sa quello che vuole e come ottenerlo. Se solo non fosse così impacciata, sbadata, un vero disastro da ogni punto di vista. Due caratteri così diversi, non po...