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Pov.Cristy

Una luce calda e fioca, abbagliò quanto bastava la piccola stanza. Così confortevole. Era rimasto l'arredamento da teenager, con vari post di cantanti, che adesso erano spariti anche dal mondo della musica, ricoprivano le Pareti rosa pallido. Una toeletta per il trucco, Bianca, con dei profumi ancora sopra, alcuni pieni altri quasi a fine. Uno specchio ovale affisso sopra di esso con varie calamite. Avevano lasciato tutto come quando aveva lasciato Ilaria. Era senz'altro una cosa carina. Perché ogni volta che sarebbe tornata, si sarebbe ricordata dei vecchi ricordi che teneva impressa la stanza, facendoli riaffiorare in lei. D'altronde anche la mia cameretta a casa di mia madre, era rimasta la stessa, con foto mia e di Kitty, ed una con Mark, quando eravamo ancora amici.

Scostai le lenzuola soffici, anche se era allettante rimanere tutto il tempo stesa, non potevo. Rifeci il letto, poggiando sopra cuscini di varie forme e colori, dirigendomi nel bagno che era in camera. Aprii l'acqua sentendo il getto freddo, aspettando ad entrare, per farlo diventare più caldo. Il rischio di una sincope sarebbe stato imminente, e sopratutto mi sarei potuta ritrovare come Jack in Titanic, morta di freddo oppure un ghiacciolo pronto ad essere sciolto in qualche liquore.

Aspettai invano, poiché l'acqua scorreva ancora fredda. Chiusi il rubinetto, avviandomi di sotto, scendendo piano le scale, per paura di svegliare qualcuno, quando sentii delle risate, aumentai l'andatura.

Arrivai giù in cucina, scendendo l'ultimo scalino, vedendo una Anny e sua madre alle prese con il caffè sul gas, rivolgermi un sorriso.
"Buongiorno Cristhina. Dormito bene?" Mi venne a salutare Anny, schioccandomi due baci su entrambe le guance, ricevendo un'assenso da parte mia.

"Buongiorno, si molto grazie. Siete stati gentilissimi ad ospitarci, sarebbe andato bene anche un'hotel" rivelai facendo spallucce, tirandomi in alto i capelli.

"No, non essere sciocca, lo facciamo con piacere" replicò con voce soffice, la madre di Anny, invitandomi a sedermi con un gesto della mano, porgendomi davanti una tazza di ceramica, versandomi del caffè, e posizionandomi il barattolo dello zucchero.

Vidii la scia di fumo affievolirsi, versandomi due cucchiaini, per girare il liquido scuro. Era diverso da quello a New York, e dall'odore, sicuramente migliore.

Anny si mise a sedere di fronte a me, porgendomi un muffin, fatto da sua madre, che accettai volentieri.
"Mark?" Chiesi, come se fosse una cosa ovvia che m'interessasse sapere dove fosse il mio finto fidanzato.

La guardai ingoiare il boccone per poi rispondermi.
"È andato a fare una corsa, l'ha sentito mia madre stamattina presto. È sempre stato un tipo sportivo" confessò, pulendosi la bocca con un tovagliolo.

Già. Avrei voluto rispondere. Lo sapevo con troppo bene quanto fosse sportivo. Ed il pensiero dei suoi muscoli tonici, che guizzavano ad ogni passo...Cristy devi finirla.

Scossi la testa, come per cacciare dei pensieri, ed infatti quelli su di lui.
"Volevo farmi una doccia, ma l'acqua è uscita fredda. Quindi volevo sapere, come riesco a metterla calda" chiesi titubante, serrando le labbra. Ero abbastanza timida, e tutto quello che stavano facendo era già abbastanza, che mi scocciava chiedere ulteriori cose.

Vidii Anny pensarci, quando soffiò nel caffè.
"Si. Scusa dovevo avvertirti io ieri sera. Lì l'acqua esce fredda, dobbiamo chiamare un idraulico, ma puoi usare il bagno di Mark, sempre in camera. Tanto quando corre perde la cognizione del tempo" rivelò sorridente, prendendo la mia tazzina, per poggiarla nel lavello, mentre mi alzai sorridendogli, e ringraziandola. Avviandomi di nuovo al piano di sopra.

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