1. Ma chi sei?

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La vita liceale era priva di sorprese per me, non c'era molto da fare in casa, certo, non la potevo proprio definire casa mia visto che era della mia amica Josephy. Io avevo una casa, tranquilli, vivevo a Raleigh, ma mi ero momentaneamente trasferita per frequentare il liceo di Hartford, avendo la madre in carcere e il padre alcolizzato mi avevano affidato ai genitori di Jo, e vivevo con lei e con Jasmine, le mie due amiche, se così si potevano definire, di liceo. La madre di Jo era amica della mia, perciò aveva chiesto il mio affidamento, sapendo anche che per me era un sogno studiare alla Hartford school, scuola che neanche l'ex stipendio di mio padre e mia madre messi insieme avrebbero potuto pagare.

Quindi, ritornando al fatto che era venerdì e che stavo in camera mia, sotto le coperte, godendomi una puntata di Gossip Girl. Non so bene perché quella serie TV mi appassionasse tanto, adoravo Blair visto che aveva il mio stesso nome, tutto qui. Ricordo ancora che stava proprio scoprendo che il suo ragazzo, Marcus, aveva una seconda vita con la sua matrigna, e mentre subivo questo tremendo shock, qualcuno entrò in camera.

Non sapevo chi fosse, ne tantomeno cosa volesse, così chiusi velocemente il computer e mi avvolsi nella mie coperte, iniziando a farmi dei filmini mentali su cosa mi sarebbe potuto accadere da lì a qualche minuto.

«Jo..» disse una voce maschile in tono sexy. Pregai che non fosse ubriaco, e come se fosse ieri ricordo che scostò lentamente le coperte iniziando a baciarmi il collo. «Oh Jo..» sussurrò sul mio lobo. Emisi un urlo quando la sua pelle calda di scontrò contro la mia, e capii che era nudo.

«E tu chi cazzo sei?» Sbottò dopo che ebbi acceso la luce.

«Tu chi sei, sei nella mia stanza, mezzo nudo!» Dissi con voce disgustata. Poi lo guardai meglio e ruotai gli occhi al cielo.

«Oh, Jacob!» Mi lamentai affondando la testa sotto il cuscino.

«Ci conosciamo, dolcezza?»

«No, fortunatamente. E ora se non ti dispiace..vorrei tornare a..quello che stavo facendo.» Dissi cercando di farlo alzare.

«Il tuo nome, dolcezza..» Sbuffai alzandomi.

«Blair. Ora ciao.»

Fu così il nostro incontro. Fu così che ci incontrammo la prima volta. Un vero schifo, vero?

«Quanti anni hai?» Sbuffai per la seconda volta, ruotando ancora gli occhi al cielo. Gesto vizio a distanza di anni non è ancora passato, per la cronaca.

«Quindici. Ora te ne vai?» Ridacchiò sedendosi più comodamente nel letto. Aprì il computer facendo una faccia disgustata subito dopo.

«Gossip girl? Che schifo!»

«JAACOB!!» Sorrisi per la prima volta in un anno che vivevo con Jo al suono della sua voce ubriaca.

«È arrivata la tua ragazza, ti accompagno alla porta nel caso non sapessi dove si trova..» Dissi aprendo la porta della stanza di Josephy. La trovammo ubriaca, sorrise a Jacob e poi corse in bagno. Sentimmo dei conati di vomito ed entrambi facemmo una faccia disgustata.

«Beh, buona serata.»

«Cosa? Mi lasci qua?»

«Beh, sono una grande amica..cosa pretendi, volevi una serata movimentata, no? Cosa c'è di meglio che reggere i capelli ad una ragazza ubriaca?» Dissi ironica. «Buonanotte.»

Lo sentii sbuffare, poi mi dette le spalle e se ne andò sbattendo la porta.

My bad best friendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora