3. Non ti abbandonerò mai.

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«Non ci posso credere! Stai ancora dormendo?» Urla qualcuno facendomi sussultare. Apro un occhio mugugnando con il contatto della luce. «Blair, Jacob sarà qui a minuti e tu sei sempre in pigiama!» In un baleno sono in piedi, vestita e sistemata, mi lavo velocemente la faccia e i denti e scendo le scale con le due valige pesanti in braccio.

«Okay, sono pronta.» Dico sospirando. «Mamma io..ti chiamo quando arrivo.» Dico imbarazzata. Non so ancora come comportarmi con lei, non siamo mai state in buoni rapporti, una volta uscita dal carcere, un anno fa, ci sono stati vari problemi con lei, e diciamo che non abbiamo un buon legame.

«Si, mi raccomando. Studia e comportati bene.» Mi da un bacio fra i capelli ed esco di casa insieme alle mie valige.

«Ehi, pronta per una nuova avventura?» Jacob mi aspetta fuori dalla sua macchina con un sorriso smagliante. Sospiro entrando in macchina. Storgo immediatamente il naso alzando gli occhi al cielo.

«Sono agitata.» Ammetto. «E tu dovresti smetterla di fumare.» Dico aprendo i finestrini. «Sai che lo odio.» Continuo. «Ti uccidi!»

«Non penso di morire se fumo ogni tanto..» ruota gli occhi e fingo una risata.

«Ogni tanto? Finisci pacchetti interi! Più le canne che ti ho trovato la scorsa volta..?» Lo vedo sospirare prima di passarsi una mano fra i capelli.

«Davvero Blair? Vuoi parlare di queste proprio adesso? Sai che finiremo per litigare?» Domanda lui. Si, lo so. Vorrei rispondergli. Ma decido di tacere, sapendo che questa conversazione non ci avrebbe portato a nulla di buono. «Senti, so che ti preoccupi per me, ed e per questo che ti voglio bene, ma è tutto sotto controllo.»

«Certo, lo dici sempre. È cinque anni che lo ripeti.» Ghigna solleticandomi il fianco.

«Ehi, stiamo andando al college, insieme. Ci staremo per cinque anni. Avremo tempo per litigare.» Sorrido battendo le mani, consapevole del fatto che lo sta facendo di nuovo, sta cambiando discorso.

Il viaggio passa piuttosto in fretta, con qualche battibecco sul costo della benzina e del cibo, ma..siamo arrivati. Sani e salvi.

Okay, Blair, questo è il tuo sogno da quando sei piccola. E adesso ce l'hai davanti agli occhi.

«Pizzicami il braccio. È un sogno.» Lo sento ridacchiare prima di tirarmi un pizzicotto sul collo. «Era ironico.» Dico massaggiandomi la parte dolorante. Entriamo dentro l'edificio, io con il fiato sospeso, lui tranquillo e sereno, mano nella mano. «FACCIAMO UNA FOTO TI PREGO.» prendo il telefono aprendo la fotocamera. Si copre il viso per la maggior parte delle foto, e mentre stavo per bloccarlo e perdere le speranze mi bacia la guancia e immortalo questo momento per sempre.

«Dove diavolo sarà la lista delle camere?» Sbotta Jacob guardandosi da una parte all'altra.

«Matricole?» Domanda una ragazzo. Mi volto, essendo stata presa di sorpresa e annuisco.

«Si, sai mica dirci dove sono le liste delle camere?» Chiedo unendo le labbra in un sorriso.

«Certo, devi chiedere in segreteria, ti accompagno.» Ricambia il sorriso presentandosi. «Io sono Kai Connor.»

«Blair. Blair Adams.» Gli porgo la mano scostandomi i capelli da una spalla.

«La segreteria deve essere questa. Ciao Connor.» Mi mordo il labbro scusandomi mentalmente per la mancanza di educazione di Jacob e gli lancio un occhiataccia.

«Grazie di tutto, ci vediamo in giro.»

«Oh puoi starne certa.» Mi lascia un bacio sulla guancia e gli sorrido timidamente salutandolo ancora una volta.

«Non lo vedrai più.» Dice soltanto. «È deciso.» Ruoto gli occhi al cielo ridacchiando.

«Smettila. È stato solo carino.»

«Ci stava spudoratamente provando con te, davanti a me, che potevo benissimo essere il tuo ragazzo!» Borbotta.

«Ma non lo sei, perciò finiscila.»

Busso in segreteria, la quale ci da la chiave delle nostre camere e l'orario delle lezioni. Jacob mi accompagna in camera e mi aiuta a disfare le valige, poi se ne va lasciandomi riposare.

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Un grande tonfo mi fa sussultare e apro gli occhi stiracchiandomi. Quanto ho dormito?

Una ragazza dai capelli marroni mi sorride tirando su la sua valigia, che evidentemente gli era caduta.

«Ciao, mi chiamo Beverly.» Si presenta abbracciandomi.

«Io sono Blair.» Dico. «Sai mica se abbiamo una terza compagna di stanza?» Domando subito dopo alzandomi in piedi. Ho un gran sonno, e sto ancora vedendo annebbiato.

«Si, almeno l'anno scorso era così.» Alzo un sopracciglio e mi sorride. «Sono del secondo anno.» Annuisco mentre cerca di sfare le sue valige.

Mi arriva un messaggio da Jacob che mi informa che mi aspettava alla mensa per pranzare insieme, così, saluto la mia nuova compagna di stanza e mi dirigo al piano inferiore dove si trova la mensa.

«Ehi, com'è la tua camera?» Domando eccitata abbracciandolo.

«Di merda. Indovina un po' con chi sono in stanza?» Alzo un sopracciglio invitandolo a continuare. «Con il tuo migliore amico, Connor.» Ruoto gli occhi al cielo ridacchiando.

«Sei tu il mio migliore amico, Jacob. Magari sarai tu che mi abbandonerai per lui.» Lo sento fare una risata finta prendendomi in braccio e facendomi girare. Rido ancora più forte arrossando quando noto che le poche persone presenti ci stanno fissando con un sorriso.

«Questo non accadrà mai.» Dice serio guardandomi negli occhi. «Non ti abbandonerò mai.»

My bad best friendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora