32.Sono ancora io il migliore amico

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Il ticchettio dell'orologio appeso alla parete tinta di un verde chiaro è l'unica cosa che si sente in questo momento. Sono seduta di fronte a lei, che porta i capelli più corti rispetto all'ultima volta legati in un chignon disordinato. È ancora così difficile chiamare questa donna mamma, dovrebbe essere la cosa più semplice del mondo, dovrebbe venire spontaneo già nei primi anni, eppure a me torna così strano. Aspetto che inizi a parlare e quando lo fa sorride accarezzandomi i capelli.
«Non ti aspettavo davvero! Mi hai fatto proprio una bella sorpresa, Blair!» sorrido sperando che almeno sia sincera, e quando lo faccio mi cinge le braccia intorno alle spalle sussurrandomi di essergli mancata. Anche questa una cosa normale, abito ormai a km e km di distanza da lei, dovrebbe essere normale mancare alla propria mamma, eppure quelle semplici parole mi riempiano il cuore di gioia. Non l'aveva mai detto. «Va tutto bene, vero?» mi mordo il labbro annuendo lentamente. «Puoi..raccontarmi cosa ti sta succedendo, se vuoi.» deglutisco avendo la conferma che ho fatto bene ha prendermi qualche giorno di riposo dal college, tra Beverly che ancora non ha capito bene quello che vuole fare con la nostra amicizia, Jacob che fa finta di niente nonostante la scorsa sera, Jay che mi evita, il ritorno di Connor e Hannah la gallina insopportabile che continua a provarci con il povero Dylan nonostante sappia che sia omosessuale..non avrei resistito un altro giorno.
«Va tutto bene, davvero.» fa un leggero sorriso versandosi un po' d'acqua.
«E allora perché sei qua? Perché sei venuta? Da sola.» mi irrigidisco alle sue parole. Non sono né cattive né accennano a dell'ironia, dice soltanto quello che pensa, evidentemente penserà che non me ne importi niente di lei, che non la pensi neanche un minuto al giorno, che sia soltanto un rifugio per qualche giorno dalla mia vera vita, ma non è così.
«Io..ho avuto una piccola discussione con Jacob, ma non è niente di preoccupante.» chiude gli occhi per qualche momento prima di prendermi le mani continuando a tenere quel dolce sorriso che non gli avevo mai visto.
«Se è amore quello che provi..non rinunciarci così facilmente, lotta.» dischiudo le labbra alzandomi dalla sedia di scatto.
«Non provo niente per Jacob, siamo solo amici. Scusami, sono stanca, vado a riposare.»

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Jacob POV's

«Blair dov'è? È tanto che non la vedo fra i corridoi..» Dylan entra in stanza gettandosi sopra il letto evidentemente distrutto dai corsi che io non ho frequentato stamattina. Faccio spallucce componendo per la quarta volta il suo numero, non ha dormito nella sua stanza stanotte, e non è andata neanche hai corsi.
«Non lo so, ho provato a chiamarla ma da la segreteria!» sento Connor sbuffare dalla parte del suo letto. Già, è tornato, e adesso oltre ad avere un rompi palle in stanza siamo pure in quattro.
«Ma lasciatela respirare sta povera ragazza!» dice Connor alzandosi. «Tutti innamorati di Blair Adams..» commenta dopo ridacchiando. Mi irrigidisco roteando gli occhi.
«Io non sono innamorato di Blair.» diciamo io e Dylan all'unisono.
«Neanche io.» dice JayJay in un sussurro poco credibile. Non posso crederci che nonostante tutto il tempo che è passato ci sta ancora così male. Insomma, ti ha mollato, ti ha tradito, e nonostante ti piace ancora? Cosa sei cretino?
«Jay tu quando passa apri la bocca e inizi a smattare come un coglione, Dylan, tu gli stai attaccato come una cozza, sei praticamente insopportabile, e Jacob, Dio, non so quante volte vi ho beccati talmente vicini a scopare--»
«Abbiamo scopato davvero, se vuoi proprio saperlo.» dico ghignando, sapendo che a JayJay gli darà sicuramente fastidio, tra tutti quelli che ho in stanza è tra tutti il più noioso, ma è ancora così divertente quando si lamenta e si arrabbia!
«Tranquillo, parla pure delle mie corna, non mi da fastidio.» sbotta uscendo fuori dalla stanza sbattendo la porta.
«..almeno se n'è andato.. iniziavamo a starci stretti in questo buco di merda..» dice Connor ridacchiando mentre mi tira un cuscino addosso. «E quindi te la sei fatta.. ma pensa un po'..» ridacchio roteando gli occhi.
«Sei stupito, Connor?»
«Naaah, ci avrei scommesso le palle.»
«Ma la finite? Vi sentite almeno quando parlate?» Dylan si alza dal letto visibilmente irritato.
«Ti da fastidio sentire parlare così della tua amata? Mi dispiace dirtelo, ma è Troia, si è fatta Jay, Dylan, tra poco si farà pure me, ci puoi scommettere..» dice Connor con ghigno mentre vedo Dylan serrare i pugni.
«Prova a ripeterlo di nuovo e ti giuro che--» non gli faccio finire la frase che sono già sopra di lui.
«Azzardati a dire un'altra volta una cosa del genere e sei morto.» ringhio tirandogli vari cazzotti sopra il naso. Mi fa così fastidio quando si parla di Blair in questo modo, tutto si può dire di lei, veramente tutto, ma non che è una troia. «Ne conosco tante troie, e ti posso assicurare che Blair non è tra quelle!» dico uscendo dalla stanza.

-

Blair POV's

«Ciao, sono Dylan. Mi vuoi dire dove sei? Sono due giorni che hai il telefono staccato, mi sto spaventando. Richiamami.»

«Blair, merda! Accendi questo fottuto telefono e richiamami, è due giorni che ti chiamo!»

«Ehi, em..sono Beverly, anche se credo mi avresti riconosciuto ugualmente.. è un po' che non ti vedo in giro..volevo parlarti ma non rispondi alle mie chiamate, quando hai un attimo libero mandami un messaggio così ci vediamo, sei vuoi.. em..a presto.»

Due giorni con il telefono staccato e ho la segreteria piena. Elimino il secondo messaggio, quello di Jacob e richiamo Dylan.

«Blair!»
«Ehi..scusa se non ti ho mai risposto, volevo..staccare un po' da tutto.»
«Stai bene?»
«Si, sono--» sento alcuni borbottii prima di sentire un tonfo.
«Ora te mi spieghi dove cazzo sei e cosa diavolo hai nella testa!» la voce di Jacob echeggia incazzata ma anche assonnata nel mio telefono.
«J-Jacob..»
«Si, Blair, Jacob...»
«Dove sei? Ti vengo a prendere.»
«No, voglio rimanere qua..io..ho bisogno di prendermi qualche giorno di pausa da tutto questo casino.» lo sento sospirare e sono sicura che si stia passando una mano sui capelli, scompigliandoli tutti.
«Mi dispiace, te lo giuro Blair, non voglio questo, non voglio che tu stia male per me, non sono bravo in queste cose, ma dimmi dove sei..» premo il pulsante rosso chiudendo la chiamata. Una lacrima vorrebbe scendere dai miei occhi, ma la trattengo quando sento alcuni passi venire verso di me.

Jacob POV's

«Puoi smetterla di starle addosso! Non vuole parlarti! Fa bene. Hai giocato con i suoi sentimenti!» la voce di Dylan mi fa ribollire di rabbia, e Jay sembra avere la mia stessa reazione. Capisco come può sentirsi, può fare male sapere che la ragazza che gli piace in realtà prova qualcosa per un altro.
«Io non ho giocato con i sentimenti di nessuno, specialmente con i suoi, Dylan. Richiamala!»
«Pensi davvero che mi risponderà adesso?» dice acido. «Adesso non sappiamo neanche dove sta!» faccio una risata amara facendolo finire mentre giocherello con la collana che ho al collo. «È tutta colpa tua!»
«Mio Dio! Credi veramente che mi sfugga qualcosa? Sai da quanto conosco Blair? Da molto tempo.. sai quante volte ho parlato al telefono con lei quando era nella sua stanza? Un sacco di volte. Ha quello strano fischio e la voce arriva a scatti perché ha poca linea. È li che si trova. È tornata a Raleigh.» vedo la bocca di Dylan e JayJay che si apre, mentre quest'ultimo cerca di fare il vago.
«Ne sei sicuro?» annuisco ghignando.
«Sorpreso?» rotea gli occhi mentre prende le chiavi della macchina. Gli prendo una spalla scoppiando a ridere.
«Ehi ehi ehi, cosa credi di fare?»
«Vado ad assicurarmi che stia bene.» dice. Roteo ancora una volta gli occhi.
«Fino a prova contraria sono io il migliore amico.» dico prendendo le chiavi della mia auto. «Dì hai prof che sto male.»

My bad best friendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora