16. Sii sempre te stessa.

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«Dobbiamo parlare, non credi?» Jay mi blocca il passaggio ed emetto un suono frustato cambiando direzione.

«Blair, almeno parla con me. Dovremmo chiarire questa situazione.» Jacob mi guarda, alzando un sopracciglio. Dio, sono entrambi così..irresistibili. Con tutta la mia buona volontà sbuffo cambiando ancora una volta direzione.

«Jay, possiamo parlarne un'altra volta? Sono molto stanca, non ho davvero la testa per parlare di questo adesso.» dico fingendo un sorriso. «Jacob, non ho intenzione di aggiungere altro. La discussione finisce qui.» continuo togliendo il suo braccio da sopra la porta. «Lasciami passare, Jacob.» sbotto. Non si scolla da sopra la porta, e sbatto i piedi a terra guardando Beverly disperata.

«Jacob, lasciala passare. Domani parlerete, adesso siamo stanche.» interviene la mia compagna di stanza accarezzandogli un braccio.

«Ciao Jacob!» Hanna salterella verso di lui con la sua chiave piena di lustrini in mano. Lei è la classica protagonista di un film rosa, con la sola differenza che non lo indossa mai.

«Ecco, ci mancavi pure tu.» sbotto io, sbuffando. «Jacob, se non mi fai passare chiamo la responsabile.» lo ricatto.

Serra la mascella, se non fossi io, e se fossi un uomo, sono sicura che mi avrebbe già riempito di botte, so la sua difficoltà di trattenere e calmare la rabbia, e so anche che è quasi un mese che non va a Boxe e che non 'scarica' la tensione su uno stupido pupazzone.

«Tu, vieni con me.» prende Hanna per un braccio entrando dentro la mia camera. Gli sfila la maglietta, sotto i nostri sguardi, e gli infila la lingua in bocca, palpandole il seno.

«Che diavolo stai facendo?» sbotto entrando dentro. Non mi ascolta, continua a palparla, Beverly ha le lacrime agli occhi, Jay ha la mascella che gli tocca terra, e poi ci sono io che me ne sto fra i due, a urlargli contro. «JACOB SMETTILA!» continuo. Gli tocco una spalla mentre Hanna si stacca dalla sua bocca mandandomi un'occhiata di fuoco. Approfitto della loro distanza per prenderlo per un braccio. «Guardami!» sbotto prendendogli la testa. Ha gli occhi arrossati e si morde ripetutamente il labbro mentre ordina ad Hanna di rimettersi la maglietta.

«Io..A-accompagno Jay in stanza. Hanna, perché non passi a salutare Kai, sai, il tuo ragazzo..» dice ironica prendendo entrambi per un braccio e chiudendo la porta, asciugandosi una lacrima.

«Cosa ti è preso? Era necessario fare tutto questo teatrino?» sbotto guardandomi attorno. «Jacob, Ver prova qualcosa per te, qualcosa di forte, l'hai ferita. Dio, ma ce l'hai un cuore?» lo vedo trattenere il fiato, segno che si sta trattenendo dall'urlarmi contro.

«Perché non vai da Jay? Eh Blair? Perché non vai dal tuo nuovo ragazzo e mi lasci in pace!? Lui ce l'hai un cuore!» sbotta passandosi una mano fra i capelli.

«Il mio nuovo ragazzo?»

«Vi ho visti. Nel bagno.» sussurra. Si siede alle estremità del mio letto e mi irrigidisco. Beccata.

«Jacob..» sussurro tirandomi una ciocca di capelli dalla coda mezza sfatta che mi ritrovo. «Non so perché l'ho fatto, sono solo stata presa dal momento. Si è levato la maglietta e io..» abbasso la testa arrossando. Ma cosa vuole da me? Io non l'ho mai giudicato per essersi portato a letto tutte le ragazze che ha voluto, non l'ho mai giudicato e mai lo farò, a patto che chiarisca la cosa con Beverly, non permetterò che soffra.

«Certo, dimmi Blair, scopi con tutti quelli che si levano la maglietta.» si sbottona i bottoni la camicia sfilandosela.

«Non abbiamo.. fatto niente di quello che pensi.» deglutisco.

«Avresti voluto?» si alza dal letto, venendo verso di me. «Avresti davvero preferito lui a me, Blair?» deglutisco quando mi prende i fianchi. «Ti tremavano le gambe in questo modo? Ti sentivi in questo modo?» chiudo le gambe velocemente sotto il suo sguardo divertito. Soffia piano sul mio collo lasciandoci baci umidi come solo lui sa fare, sfiora con leggerezza le mie labbra, soffiando sopra di esse, prima di ghignare. «Non eri così immobile con lui. Non ti batteva così forte il cuore, Blair. Devi solo ammetterlo a te stessa. Io so già la verità.» dice staccandosi dal mio corpo.

«E qual'è la verità? Dimmelo, perché io non ci capisco più niente.» ammetto disperata, dopo aver acquistato sicurezza.

«La verità è che ci vogliamo troppo bene per rovinare il nostro rapporto, ma io..Dio in questo ultimo periodo non faccio altro che immaginarti sotto di me, qualsiasi ragazza che scopo ha la tua faccia, perfino vengo dicendo il tuo nome, Blair. Mi stai facendo impazzire.» deglutisco toccandogli la spalla ancora scoperta dalla maglietta. Mi avvicino a lui stringendomi nelle spalle.

«Cos'è cambiato?» sussurro nel suo orecchio mentre mi cinge la vita.

«Tu. Sei sempre con questi vestitini che vorrei strappare. Prima stavi sempre in pigiama, non eri molto..eccitante.» ridacchio tirandogli un un cuscino in testa mentre prendo il pigiama da sotto l'altro cuscino.

«Vado a metterlo, magari ti passa questa fissa che hai stasera.» dico ironica entrando in bagno. Indosso il pigiama grigio con un orso rosa sopra, e ridacchiando salto sopra il letto entrando dentro le coperte.  «Dormi con me?» dico facendogli gli occhi dolci. Si sfila pure i pantaloni, rimanendo in boxe, ed entra dentro insieme a me.

«È il pigiamo più brutto che hai?» mi domanda ridacchiando.

«Naah, ne ho molti peggio.» dico ironica avvolgendo le braccia al suo collo.

«Non cambiare mai, piccolina. Sii sempre spontanea e sorridente, sii sempre te stessa.» mi sussurra all'orecchio baciandomi la guancia .

My bad best friendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora