Capitolo 13

254 17 8
                                    

Federico pov's
Ormai mi sono addormentato da un paio d'ore finché non sento Stella agitarsi. Mi sveglio e la trovo tutta sudata, che si agita minimamente.
《Mamma, non lasciarmi》dice sottovoce. Non so che le succede, Stella mi ha detto che, inizialmente, quando chiudeva gli occhi, rivedeva quella scena. E se questa cosa non le sia passata? Stringe le lenzuola e a quel punto decido di svegliarla.
《Stella》niente. 《Stella, svegliati》la scuoto un po' finché non apre gli occhi ed io la stringo più forte che posso a me, per farle capire che è tutto apposto e che io ci sono.
《Era solo un brutto sogno, tranquilla》le dico accarezzandole i capelli.
《Che ora sono?》mi chiede lei.
《Le 5:21, perché?》
《Niente...scusa se ti ho svegliato》mi giro e la faccio coricare sopra di me, continuando a 'consolarla'.
《Non scusarti, hai... bhe, hai ancora gli incubi?》lei annuisce timorosamente.
《Mi avevi detto che li avevi in orfanotrofio》
《Sì ma non ti ho mai detto che fossero finiti》
《Da quant'è che vanno avanti》
《14 anni. Ormai sono 14 anni. Anche se c'è stato un periodo in cui erano finiti. Ero convinta che fossi riuscita a liberarmi e invece, dopo poco, sono tornati peggio di prima》dice con voce bassa e rauca.
Prendo la bottiglia che c'è sopra al comodino:《Bevi》e lei annuisce.
《Come mai in quel periodo non avevi gli incubi?》le chiedo accarezzando la sua schiena.
《Perché c'era qualcuno a cui importavo veramente, si prendeva cura di me, non mi lasciava mai da sola ed io mi fidavo di lui. Sentivo che la mia vita, finalmente, stesse avendo una svolta》
《E poi?》
《E poi, come sempre, è finito tutto. Mi hanno portato via anche lui.》
Non voglio continuare questa conversazione o, almeno, non ora. Ho capito che si riferisce a Leonel e non voglio aprire questo argomento.
《Va bene, riposa un po' ora》le prendo la nuca e la spingo verso il mio petto in modo tale che si corichi e le do un bacio nei capelli.
Questa ragazza è tormentata dal suo passato sempre anche, anzi, soprattutto quando dorme. È da 14 anni che lei, ogni sera, fa questi incubi. E man mano vanno peggiorando. 'C'era qualcuno a cui importavo veramente' a me importa molto di lei ma non lo vuole capire, non si fida, pensa che la stia solo prendendo in giro eppure, ora, è coricata sopra di me e sta dormendo. Forse ha paura che risucceda la stessa cosa? Forse ha paura di affezionarsi? Ogni volta che si affeziona a qualcuno, in un modo o nell'altro, li perde. Io, però, voglio esserci per lei. Sempre, possibilmente. Questa ragazza è riuscita a rapirmi, a intrappolarmi dentro ai suoi occhi.
Oggi ho scoperto altri #Icestero : 1. Il significato di quella frase della sua canzone che, però, ha portato ad un altro #Icestero ovvero: qual è il suo vero nome? 2. La sua passione per la musica 3. Sono riuscito a farmi dire che gioca in una squarda femminile di calcio, fa la professionista ed è il capitano della squadra, la cosa migliore? Che il club è la Juventus F.C. inizio ad amare questa ragazza. Amare eh? Non in quel senso.
Fortunatamente è riuscita ad addormentarsi ma, nonostante ciò, continuo ad accarezzare i suoi capelli, sono lunghi fin sopra il sedere, morbidi, lisci ed odorano di fragola. Amo il suo profumo, mi riempie i polmoni. Io decido di restare sveglio, per guardare quella ragazza dagl'occhi color ghiaccio, con mille problemi. Ne approfitto e do uno sguardo alla sua stanza: poster di Dybala e Briga ovunque. Mh bene, il suo idolo della musica sarà lui? #Icestero! Mi 'diverto' a scoprire cose nuove su di lei perché, subito dopo, spuntano altre cose più complicate, scoprirò mai tutto di lei?
C'è una fotografia appesa alla parete, mi sembra di vedere quattro persone. Forse è la sua famiglia prima dell'incidente. Le pareti sono blu notte. Un comodino, un tappeto, una cassapanca, una libreria, una scrivania e una finestra. Tutta la stanza e tappezzata di foglietti con su scritto delle frasi. Saranno pezzi di canzoni?
La sveglia suona e lei si butta dall'altro lato e spegne la suoneria dandomi le spalle. Le metto un braccio attorno al fianco, la stringo, mi avvicino al suo orecchio e sorridendole le do il buongiorno.
《Buongiorno》risponde lei sorridendo ed io le do un bacio sulla guancia, è la prima volta che dormo con una ragazza senza prima aver fatto qualcos'altro.
Come fa ad essere così bella anche la mattina appena sveglia e, soprattutto, dopo un'incubo?
Lei mi spintona ed io la lascio e si gira a guardarmi.
《Grazie per prima》mi dice abbassando lo sguardo.
《Non devi ringraziarmi, ti ho già detto che io per te ci sono.》lei si alza e mi lancia la maglietta.
《Vestiti sennò faremo tardi》dice ridacchiando.
Mi alzo con la maglietta in mano, vado incontro a lei.
《Che vuoi fare?》chiede preoccupata. Io mi avvicino, arrotolo la maglietta come per metterla ma la metto a lei e la spingo contro al muro.
《Sta molto meglio su di te》
《Mi arriva fino alle ginocchia, è enorme!》
《La puoi usare come un vestitino》rido.
《Tu sei pazzo》sì, di te. Cosa? Che hai detto? Hem niente.
《Può essere》dico ridendo e la spingo più forte contro al muro. Lei mette le sue braccia intorno al mio collo ed io appoggio la testa tra la sua e la sua spalla. Inizio a lasciarle baci delicati sul collo e, quando arrivo sotto al suo orecchio, lei mette la sua mano dentro ai miei capelli stringendoli pianissimo. Inizio a succhiarle e mordicchiarle la pelle e lei stringe più forte i miei capelli. Adoro questo momento ma so che, fra qualche secondo, si renderà conto di cosa sta facendo ed inizierà a fare l'acida di nuovo. Infatti, mi allontana subito dopo.
《Lì c'è il bagno vai a cambiarti》mi dice superandomi e lasciandomi lì cone il cretino.
Prendo i miei vestiti e vado in bagno.
Mi preparo, mi lavo i denti, il viso, ecc. Apro lo sportellino del mobile vicino allo specchio e cade un pezzo di carta; sopra c'è scritto qualcosa. A primo impatto sembrerebbe la scrittura di Stella, ho visto mentre scriveva sul diario l'orario che le aveva dato Ludovica. Inizio a leggere, c'è scritto esattamente:

"Sei quella cosa che non c'è ancora sul vocabolario
Quindi sei lo sbaglio più giusto che ho fatto"

Cosa vorrà dire? Ricordo che stamattina presto è andata in bagno, lo ha scritto in quel momento? A cosa stava pensando? E se la frase fossa rivolta a me?
Vengo distratto da Stella che bussa alla porta.
《Muoviti che devo pisciare!!!》dice urlando ed io scoppio a ridere aprendo la porta.
《Sicura di essere una ragazza? La tua finalità equivale a zero! Fammi un po' controllare》dico con tono malizioso.
《Sì, sono sicura di essere una ragazza, ora esci da qui》 mi prende per la maglietta e mi butta fuori chiudendosi in bagno. Ma tutta questa forza dove la prende? È così piccola.
《Ne dubito》dico ridendo da dietro la porta.
Lei esce dal bagno e apre la porta di camera sua.
《E se mi vedono i tuoi?》
《Non sono i "miei". Solitamente la mattina non ci sono, sai fanno di tutto per non incrociare il mio sguardo o, se ci sono, non si accorgono di me. Pur essendo, se ti vedono, non m'importa, te l'ho già detto ieri sera!》
《Secondo me era una scusa per dormire con me》
《Ma vattene.》dice aprendo la porta e scendendo le scale.
Io la seguo, scendiamo e i suoi sono in cucina.
《Guarda, stai a vedere》
《Cosa?》dico incuriosito.
《Tu guarda》dice divertita.
Arriva sullo stipite della cucina e inizia a 'parlare' con i "suoi".
《Mamma, papà, lui è Federico》
《Che cazzo stai facendo?》le dico sussurrando da dietro.
《Shh, stai zitto》e continua a parlare.
《Sapete è il mio ragazzo》a che gioco sta giocando?
《Okay》dice sua madre.
《Ha dormito con me, ti dispiace?》
《Mh》risponde suo padre.
《Abbiamo fatto sesso tre volte》io scoppio a ridere.
《Brava tesoro》risponde suo padre.
《Ma cosa?》chiedo a lei.
《Te l'ho detto fanno come se non ci fossi, ogni tanto mi "diverto" così》dice ridendo.
Usciamo di casa e, dato che abbiamo ancora minuti a disposizione, decidiamo di fare colazione in un bar vicino scuola.
《Comunque ti piacerebbe fare sesso con me per tre volte, vero?》
《Macchè, posso avere di meglio》dice ridendo.
《Cosa hai voluto dire?》
《Niente tesoro》e continua a ridere.
《Signorina Àlvarez le devo fare il solletico?》
《No grazie, ma può offrirmi la colazione》dice indicandomi il bar.
《E certo, a convenienza》
《Ovvio》e ride più forte di prima. È così bella quando ride.
Entriamo dentro al bar, ci sediamo ai tavolini ed ordiniamo. Io prendo un caffè ed un cornetto lei invece cappuccino, cornetto, brioche e una treccia.
《Altre due cose no?》
《Ovvio, paghi tu》dice con un sorriso soddisfatto ed io non posso far altro che ridere.
Stella mangia tutto. Dove lo mette tutto il cibo che ingerisce? Io con un cornetto sono sazio! Fatto sta, pago ed usciamo dal bar per andare a scuola. Ora come ora Stella sembra più rilassata, più...felice?
《Ma dove lo metti tutto il cibo che mangi?》
《Nel culo e nelle tette》mi risponde facendomi una linguaccia. Ma siamo sicuri che sia una ragazza? Io ho i miei seri dubbi.
Scoppio a ridere.
《Bhe in effetti c'hai un ber culo》le dico.
《Grazie, lo sapevo gia》mi dice ridendo. Amo questa parte scherzosa di lei. Solitamente le altre ragazze ti urlano contro appena nomini la parola "culo" o "tette" e invece è la prima ad usarle. Tutto molto normale.
Raggiungiamo Ludovica.
《Hey, ragazzi, che ci fate insieme? Pensavo che lo odiassi》dice riferendosi a Stella.
《Non ho mai detto il contrario, lo odio con todo el mí corazón, l'ho incontrato per strada》mente.
《Va bhe dai entriamo》
Entriamo a scuola, Stella mi guarda e mi saluta con gli occhi mentre, Ludovica mi dice di vederci al tavolo di ieri. Arrivo alle lezioni. Quand'è che suona la quinta ora? Non vedo l'ora di andare al tavolo e rivedere quegli occhi.
Andrew mi distoglie dai miei pensieri, menomale che è in classe con me, sennò non saprei con chi cazzeggiare.
《Amico, dove hai la testa?》dentro a degli occhi color ghiaccio.
《Niente stavo solo pensando. Comunque ha detto Ludovica di vederci al tavolo di ieri.》cerco di deviare il discorso.
《Ah va bene. Ci sarà anche occhi di ghiaccio?》
《Sì》
《Perfetto, almeno la conosco meglio per capire cosa ti ha fatto》
《Non mi ha fatto niente!》
《No, hai solo la mente dentro ai suoi occhi. Dimmi l'ultima volta che ti sei scopato una ragazza》
《Bhe...》
《Te lo dico io: da quando conosci lei. Quindi devo capire cosa ha tanto di speciale quella ragazza a tal punto da lasciarti in astinenza per una settimana.》
Non rispondo e seguo le lezioni.
Le ore passano pianissimo, guardo l'orologio e sono sempre le 10:37.
Finalmente suona la campanella delle 13:00, raccolgo le mie cose, esco dalla classe insime ad Andrew e ci dirigiamo verso il tavolo. Quando...

Il mio Diazepam BluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora