Capitolo 64

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Federico pov's
Vedere Marco baciare Stella nel terrazzo è stato peggio di ricevere una coltellata al cuore.
Ero salito per prendere un po' d'aria, staccarmi un po' da tutto ciò che mi circonda, da tutto questo disastro.
Girovagando avevo trovato quel posto, isolato, tranquillo, vista stupenda, quel vento che ti fa venire la pelle d'oca ma che è piacevole, ottimo posto in cui pensare.
Peccato che questa volta, la scena davanti a me, è stata delle peggiori.
In realtà non so perché ho reagito in quella maniera, in realtà lo so ma non voglio ammetterlo, ma io so che sono geloso, non voglio che Stella assapori altre labbra al di fuori delle mie, voglio che sia io a provocarle quei brividi lungo la colonna vertebrale al mio tocco, io solo io.
Credo di essere fuori di testa, infondo sono solo le 05:21 del mattino e Stacy dorme con addosso solo la mia maglietta, eppure io non faccio altro che pensare a lei e ai suoi occhi così freddi. Ma cosa mi ha fatto quella ragazza? Cosa mi hanno fatto i suoi occhi?
L'unica cosa che so è che devo parlare con lei, abbiamo un discorso da completare.
Dopo un paio di ore a fissare il soffitto, quella chioma rossa incomincia a muoversi.
《Mh, Buon Natale》dice Stacy cercando di lasciarmi un bacio sulle labbra, io giro la testa e le sue labbra finiscono sulla mia guancia. Se io sono stato male solo a vedere Stella con Marco, figuriamoci come si sente lei ogni volta che mi vede con Stacy.
Mi alzo dal letto senza degnare neanche uno sguardo alla rossa e vado in bagno.
Apro l'acqua della doccia facendola scorrere un po' per regolare la temperatura, tolgo i pantaloncini ed entro sotto quell'acqua tiepida.
È come se mi sentissi sporco, sbagliato ed in effetti sono solo un coglione e niente di più.
Esco dalla doccia, mi asciugo e mi vesto.
Mentre afferro la maglietta un qualcosa cade, un bigliettino.
Lo afferro da terra ed incomincio a leggere.

"Se ci tieni così tanto alla tua Stellina, ti conviene presentarti insieme alla Rossa, nel palazzo rosa di fronte Superga alle 18:00 in punto, sesto piano.
By lelan"

Come ha fatto a finire questo bigliettino qui? E poi chi è lelan?
Strappo il bigliettino e ritorno in camera.
《Che facciamo oggi?》chiede Stacy.
《Non lo so, niente》non ho voglia di uscire ne di festeggiare.
Il telefono squilla e rispondo subito.
《Pronto?》
《Hey, Fede, sono Samu, ho trovato un posticino vicino Superga, ti va di andare a cenare lì insieme a tutti? Così passiamo il Natale insieme》
《Ma sei stato tu a lasciare il bigliettino?》
《Che bigliettino?》
《No niente, ci sono》
《Perfetto》
La chiamata si chiude, sinceramente è una cosa troppo strana.
《Stacy, alle 18:00 andiamo a festeggiare con gli altri!》annuncio.
Dopo qualche ora qualcuno bussa alla porta, vado ad aprire io e un corpo minuto mi si fionda tra le braccia in lacrime.
《Hey, hey, che c'è?》dico accarezzando i capelli della mia cuginetta.
《A-andrew》risponde tra i singhiozzi.
《Andrew cosa?》
《M-mi ha lasciata》dice scoppiando in un fiume di lacrime, Dio lo avevo avvertito di non farla soffrire.
《Tranquilla, tutto si sistemerà, stai con Stacy, torno subito》devo cantargliene quattro.
《Non ti permettere a lasciarmi da sola con quel bradipo in calore!》dice lei puntandomi il dito contro.
《Ti ho sentita brutta troglodita!》urla Stacy dalla sua stanza.
《Era ciò che speravo ominide!》risponde Ludo. Bene, due parole e già si stanno attaccando a vicenda, non le posso lasciare da sole queste due.
《Vieni con me》dico a Ludo tirandola da un braccio.
《Dove mi stai portando?》
《In un posto dove so che nessuno finirà in ospedale》
Busso alla porta dell'appartamento di Stella.
《Avete risolto tu e lei?》chiede.
Quando sto per risponderle la porta si apre, facendo scontrare i suoi occhi con i miei, com'è possibile che ogni volta che li vedo rimango paralizzato, impressionato, come se fosse la prima volta, e come sempre mi intrappolo dentro di essi.
Nessuno dei sue fiata, ci guardiamo solo a vicenda.
《Hem》dice Ludo, giusto, fino a pochi sencondi fa piangeva ed ora ha un sorriso malizioso sulle labbra.
《Puoi badarla per qualche minuto?》chiedo a Stella.
《Certo, è successo qualcosa?》chiede guardando me, è come se lo stesse chiedendo a me e non a lei.
《Andrew ed io abbiamo rotto》
《Cosa?》dice scioccata Stella guardando la mia cuginetta.
《Ti spiego dentro》
《Entra》dice Stella aprendo un po' la porta per farla entrare. Facendo così noto Marco sullo sfondo che assiste alla scena, perché è ancora con lei?
Stella se ne accorge, guarda Marco e dopo me.
《Voglio Andrew vivo》dice con tono quasi minaccioso Stella e dopo chiude la porta.
《Vi stavate mangiando con gli occhi!》sento Ludo sussurrare da dietro la porta. Un suo difetto? Lei crede di sussurrare ma urla.
Un sorriso inconscio nasce sulle mie labbra e vado a bussare alla porta di Andrew.
Appena le mie nocche toccano la porta, essa si apre.
Entro, sembra che non ci sia nessuno.
《Andrew!?》chiamo io ma nessuno risponde.
Entro in camera da letto e il portone si chiude, segno che qualcuno è tornato.
Ritorno nel salotto, fortunatamente è la persona che stavo cercando.
《F-fede, mi hai fatto prendere un colpo!》dice lui.
《Sei tu che hai lasciato la porta aperta come qualcun'altro》
《Non incominciare》
《Incomincio eccome, ti avevo detto di non fare cazzate e di non farla soffrire.》
《L'ho fatto per il suo bene!》
《Ah, ovvio, per il bene degli altri ora si spezza il cuore》
《Non sei nella posizione di parlare, hai fatto trasferire una ragazza a Torino pur di non vederti con la tua nuova fiamma!》
《Ma cosa centro ora io in tutto questo? Lei è venuta qui solo per inseguire il suo sogno》
《Certo, peccato che lei aveva rifiutato》urla lui. Stella aveva rifiutato di fare il concorso, impossibile.
《Mi stai dicendo che lei ha rifiutato il concorso per incontrare il suo idolo del calcio? Non ci credo.》
《Eppure è così, lei voleva rimanere con te ma dopo il fatto della festa e di Stacy ha voluto accettare. Lei stava rinunciando al suo sogno per te e tu le hai spezzato il cuore, quindi non incominciare a farmi la ramanzina perché non sei il più indicato》
《Cosa ne sai tu della festa?》chiedo e il suo viso diventa pallido.
《Niente》prendo Andrew dal colletto del maglione sbattendolo al muro. Voglio Andrew vivo!. La voce di Stella rimbomba nella mia testa, lascio Andrew e sospiro.
《Andrew, cosa sai?》
《Fede niente, ho solo presupposto che sia successo qualcosa alla festa dopo il fatto di Leonel e gli altri》dice facendo spallucce.
《Perché hai rotto con Ludo?》
《Non te lo posso dire, l'ho fatto per il suo bene, è meglio che mi stia alla larga per un po'》
《Ma perché? Si può sapere cosa ti sta succedendo in questo periodo, sei così "misterioso"!》
《Fede, non posso, siete tutti in mezzo, non posso dire niente》
《In mezzo a cosa?》
《Devi andare ora, vai da Ludovica》dice lui aprendo la porta e spingendomi fuori.
Dio non sto più capendo niente.
Metto una mano dentro i capelli e li tiro.
Torno a prendere Ludovica.
《Come sta Andrew? In quale ospedale l'hanno portato?》chiede quella chioma nera lucente.
《Sta bene, tranquilla》
《Bene》risponde lei facendo uscire Ludo dalla camera.
《Che fai oggi?》chiede Ludo.
《La porto a fare un giro o chissà》dice Marco mettendo un braccio intorno alle spalle di Stella e guardandomi con un'aria di sfida.
《Andiamo》dice Ludo tirandomi dal braccio.
《Ci vediamo》dice rivolgendosi a Stella, si salutano e chiude la porta.
Andiamo in camera mia ed io sbatto la porta.
《Fede, calmati》
Non rispondo e mi chiudo nella mia stanza.

Passano altre ore, Stacy bussa alla porta dicendo che è ora di andare.
Esco, saliamo nella macchina a noleggio.
Samuele guida, finché davanti a noi non si eleva un palazzo rosa.
Entriamo dentro l'ascensore e preme il tasto per il sesto piano.
Palazzo rosa, sesto piano, 18:00 in punto. Come il bigliettino.
Le porte si aprono e Samuele bussa alla prima camera.
《Sono contento che siate venuti》dice un signore con un viso conosciuto.
《Prego, entrare》ci invita.
Entriamo e ci sediamo nel salotto, noto che c'è anche Andrew, in realtà ci siamo tutti, o meglio, quasi tutti, manca Stella.
《Grazie dell'invito》dice Samu.
《Oh, di niente, è un piacere. In realtà è anche una scusa per conoscere gli amici di mia nipote!》ecco chi è, è lo zio di Stella, ma cosa ci facciamo a casa sua?
Andrew mi guarda, ha un'aria preoccupata.
Sono passati dieci minuti, siamo seduti nel salotto, tutti ci scambiamo degli sguardi confusi ma nessuno fiata.
Il silenzio viene interrotto da qualcuno che bussa alla porta, Exequiel va ad aprire e pochi secondi dopo, la figura di Stella compare.
Alla nostra vista si ferma di colpo, guarda lo zio e gli chiede: 《cosa ci fanno loro qui?》
E già, cosa ci facciamo noi qui?

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