Federico pov's
È da tre giorni che non vedo ne sento nessuno. Neanche Stella. Finalmente è arrivato il 31 ottobre, fra esattamente tre ore, inizia la festa e vedrò Stella. Chissà come si sarà travestita, fra poche ore lo scoprirò.
《Vestitiii》mi urla Ludo.
《Sono già vestito》ridacchio.
《Non fare il perfettino e TRAvestiti!》
《Non mi travesto, vengo così》
Lei si avvicina, strappa la mia maglietta.
《Ma che cazzo fai?》gli urlo
《Oops, senza volerlo adesso hai una specie di costume》
《E quale sarebbe?》
《Non so, qualcuno che è stato travolto da un'automobile e che è rimasto in vita》
《Zombie. Ho capito.》e lei scoppia a ridere.
《Stella mi ha detto che ci vediamo direttamente lì》m'informa lei.
《Non passiamo a prenderla noi?》
《No, dice che farà un po' di ritardo》
《Ah, va bene》
Usciamo, saliamo in macchina e passiamo a prendere Reb.
《Ciao ragazzi》saluta lei. È travestita da diavolessa, quel rosso fa esaltare il colore biondo dei suoi capelli. Ricambiamo il saluto.
《Stella dov'è?》chiede lei.
《Ha detto che ci raggiunge lì, appena arriviamo le mando un sms》le spiega Ludo.
《Ah okay》
Arriviamo nella casa di Alice, è già tutta piena. Tutti i ragazzi e ragazze presenti sono travestiti, chi in coppia, come Ludo ed Andrew, e chi no.
《Stella ha detto che fra cinque minuti arriva》urla Ludo per farsi sentire, cercando di superare il volume della musica alta.
Io nel frattempo faccio il giro della casa insieme agli altri. Noto che tutte le ragazze mi guardano e sorridono, alcune mi salutano, altre quando mi passano accanto appoggiano la loro mano sul mio petto. Ma cosa?
《Pensa che te le sei portate tutte a letto》dice Andrew ed io lo spingo.
Arriviamo davanti ad un tavolo pieno di bibite di ogni genere, tutto alcolico ovviamente.
《Ciao》ci sentiamo dire, tutti ci giriamo. Stella.
Ha i capelli legati in una coda alta, perfetta, non ha neanche un capello fuori posto, sono di colore nero e lucidi, spero per lei che sia solo una tinta che con l'acqua se ne va o cose del genere, ha un make-up scuro, rossetto nero, eyeliner con una linea spessissima, un po' d'ombretto nero sfumato ai lati, indossa delle calze a reti con sopra degli stivali che le arrivano fino al ginocchio con un tacco abbastanza alto, una maglietta nera con le maniche a reti, come quelle della calze, e corta fin sopra l'ombellico, facendo scoprire il pearcing. Il suo addome è pieno di cicatrici, tagli e quei lividi... con del colorante rosso, ha fatto finta che in ogni ferita uscisse del sangue, ugualmente ha fatto sotto al labbro, una goccia che esce dal bordo, e dei canini finti sui denti. Indossa una gonna nera corta, troppo corta. Tutto questo nero, tutta questa oscurità, fa esaltare in una maniera unica, pazzesca, i suoi occhi color ghiaccio. Dio quant'è bella. Rimaniamo tutti a bocca aperta a fissarla dai quei capelli lunghi fino alla punta dei suoi stivali. È davvero lei? Ed io che mi aspettavo un unicorno. D'altronde io so cosa si nasconde in questa oscurità, almeno credo di sapere un paio di cose.
《Ragazzi, ci siete, uhuh, c'è qualcuno?》dice scuotendo la mano davanti ai nostri occhi ma noi non muoviamo un muscolo.
《Non sono mica Medusa che vi pietrifico con lo sguardo, sarei un vampiro però, se lo avrei saputo, mi sarei seriamente travestita da Medusa...》
Qualcuno le mette un braccio attorno alle spalle.
《Hai trovato i tuoi amici?》le chiede.
《Sì, sono queste statue qui davanti》
E questo chi è? Aspetta, è quel ragazzo che era con lei all'uscita da scuola, le aveva chiesto se aveva da fare ed io mi ero avvicinato a dire che doveva uscire con me. Poi mi ha lasciato imbambolato lì con quella frase 'te la farò pagare'... eccome se me la sta facendo pagare, ho una voglia matta di portarla in una delle stanze del piano superiore. Se non fosse stata lei l'avrei fatto.
《Va bene, divertiti bambolina, qualsiasi cosa mandami un sms o chiamami》perché la deve chiamare bambolina?
《Va bene, grazie del passaggio. Ci vediamo》saluta Stella. Passaggio? È venuta fin qui con lui?
Bambolino se ne va.
《E... e quello chi era?》chiede Reb.
《Ah, adesso parli?》ride Stella.
《Dimmi chi era, ora.》
《Un mio compagno di scuola, abbiamo tutte le lezioni pomeridiane insieme.》
《Dio e me lo dici solo ora?》
《Tranquilla, gli ho parlato di te e mi ha detto che vuole conoscerti. Non credevo fosse una buona idea fare amicizie direttamente qui.》ridacchia Stella.
《Oddio, chiamalo, presentalo.》io sto ancora imbambolato a guardare Stella.
Fa un cenno verso quel tizio e lui si precipita da lei.
《Che c'è?》le chiede.
《Non ti ho presentato i miei amici》dice con un sorriso. Quel sorriso.
《Ah, è vero》dice lui ridendo.
《Allora, lui è Federico, va bhe vi siete già conosciuti. Lei è Ludo, la mia migliore amica, nonché cugina di Fede. Lui è Andrew, il ragazzo di Ludo e migliore amico di Fede. Lei è Rebecca, la ragazza di cui ti ho parlato》
《Piacere》dice lui a Reb.
《Vuoi fare un giro? Ci conosciamo meglio, ti va?》chiede lui. Reb ci guarda come per chiedere il permesso e noi facciamo cenno di andare.
《Certo, grazie》sorride Reb.
《Guai a te se la sfiori, cambia città, regione, nazione, continente... cambia galassia》lo minaccia Stella.
《Tranquilla, non le farò niente, mi conosci》entrambi si salutano e svaniscono.
Stella si avvicina al tavolo e si prende qualcosa da bere.
《Voi volete stare tutto il tempo imbalzamati lì?》
Nessuno risponde però ci guardiamo a vicenda.
《Bhe, quando volete parlare, cercatemi》dice lei svanendo nel nulla.
Mi avvicino anch'io al tavolo e bevo tre cocktail di fila.
《Vacci piano》mi dice Andrew.
《Non ce la posso fare con lei in quella maniera》ammetto.
《Non fare cazzate, ti raccomando》
《Ma, cazzo, l'hai vista?》
《Eccome se l'ho vista, se non stessi con Ludo e se non la conoscessi, l'avrei già sbattuta in qualche letto》
《Fai schifo》dice Ludo.
《Lo sai che amo solo te》le dice ridendo e lei sbuffa.
《Appunto, io non ce la posso fare》dico bevendo un altro cocktail, la festa neanche è iniziata ed io ho già bevuto quattro bicchieri.
《Hem, ti ricordo che lei è in quel modo in giro per tutta la casa, da sola》mi ricorda Ludo.
《Vado a trovarla》
Improvvisamente sentiamo la voce di Alice chiamarci nel soggiorno con un microfono.
《Ragazzi, siamo da più di un'ora qui. La festa è ufficialmente iniziata》annuncia, lo sapevamo già ma comunque.
《Iniziamo col karaoke, chi vuole salga sul palco》bene, iniziamo con quelli che si credono in grado di cantare, magari saranno pur bravi ma da ubriachi proprio no.
Io mi guardo intorno alla ricerca di occhi color ghiaccio. Il ragazzo, stonato e ubriaco, è già a metà canzone ed io non riesco a trovarla. Ma dove si è cacciata?
Improvvisamente, sento la musica spegnersi e una voce familiare, troppo familiare.
《Falla finita, stai distruggendo i timpani a tutti.》mi giro e sul palco trovo Stella, che intenzioni ha?
《Perché tu sai cantare?》chiede quel ragazzo a Stella. Certo che sa cantare.
《Non lo so, può essere, ma, in questo momento, la musica preferirebbe non essere mai nati e, sono sicura, che Eros Ramazzotti, si stia suicidando insieme a compagnia bella》dice lei, io la guardo e scoppio a ridere. Non so perché quel ragazzo abbia scelto proprio una canzone di Ramazzotti, cosa centra ad una festa del genere?
《Sei una bellissima ragazza, vediamo se sai anche cantare》
《Non canto》
《Non hai il coraggio Bianchi》oh oh... non dovevi chiamarla con quel cognome.
《Non vado di cognome bianchi e chiamami Stella. Grazie, prego, ciao.》
《Dove credi di andare?》le dice Alice 《dai, canta una canzone, scegli tu》
《Bianchi hai fifa per caso?》dice quel ragazzo.
《No, mi spiace tesoro, io gioco solo a pes》tutti scoppiano a ridere, è una battuta squallida ma lei è il mio sorriso, se c'è lei rido sempre. Oh, ma quanto siamo romantici. Colpa dei cocktail.
《Va bene, canterò una mia canzone》tutti si avvicinano, sono tutti curiosi. Io, Ludo ed Andrew ci guardiamo scioccati, Stella non canta con noi e canta davanti a tutti? Ci avvicianiamo pure noi e la base parte. Non ci credo, lo sta facendo seriamente.
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Il mio Diazepam Blu
RomanceCOMPLETA. Questa storia parla di una ragazza completamente sola e abbandonata al suo destino. Dopo l'incidente di quand'era bambina cadde in depressione (scoprirete tutto se leggerete). Lei è cresciuta da sola e forse troppo in fretta e, dato la man...