Stella pov's
La sveglia suona: è il gran giorno, oggi ci sarà il primo stap. Mi meraviglio di me stessa del fatto che io abbia dormito, credo che sia merito della maglietta di Fede.
Indosso la mia adorata divisa, lavata, morbida, profumato... sì, okay, sto delirando.
Preparo il borsone e, non so per quale stupido motivo, metto la maglietta di Fede lì dentro, la porterò con me, non so il perché, l'ho messa involontariamente ma, adesso, non voglio toglierla.
Lego i capelli in una 'perfetta' coda di cavallo ed esco dalla mia stanza.
《Pronta?》mi chiede Anto ed io le sorrido, credo che sia più emozionata lei di me.
《Tranquilla, oggi non ci sarà Paulo. Buongiorno comunque》le dico ridendo.
《Ti ho portato la colazione》mi avvicino e inizio a mangiare: fette biscottate col miele e un succo di frutta, devo mantenermi leggera ma assumere le forse e le energie necessarie. Lei fa per andarsene in camera sua in silenzio.
《A proposito》e lei si ferma di colpo borbottando qualcosa ed io rido 《a che ora sei tornata?》
《Hem... ieri... ieri sera... mezzanotte... meno un quarto》balbetta lei.
《Non mentirmi》
《Mezz'ora fa》dice ed io rimango scioccata.
《Che avete fatto tu e l'amichetto Luca?》dico facendo un sorriso pervertito, avvicinandomi a lei e punzecchiandola con le dita sulla pancia.
《Sei troppo piccola per queste cose》
《Oh andiamo, ho solo due anni in meno di te!》
《Sei piccola》vado a ribattere ma il telefono squilla ed io mi precipito.
《Ti sei salvata solo perché è venuto il mister!》le dico e lei ride.
《In bocca al lupo》
《Crepi》
《Crepa tu》
《Anto, San Luca》dico chiudendo la porta. Nonostante la porta chiusa riesco a sentire le sue risate. Lei è una di quelle ragazze che: *ride per dieci minuti* *si ferma* *respira* *pensa a cosa l'ha fatta ridere* *ride per altri dieci minuti* e non si ferma più! Continua così all'infinito.
《Buongiorno mister》dico salendo nella sua auto.
《Buongiorno Stella, pronta per affrontare Vinovo?》mi chiede. Il concorso si terrà nei campi di allenamenti della Juventus, adoro troppo!
《Certo mister! Sono nata pronta》dico sorridendo.
《Brava è così che ti voglio!》
《Anche la squadra è salita?》chiedo.
《Nono, ci raggiungerà domani, dobbiamo preparare la prossima partita, è solo fra tre giorni circa, la giocheremo a Vinovo e avremo soltanto una giornata per prepararla》
《Capito》dico.
Il resto del viaggio lo trascorriamo parlando di cose varie, passando da argomento calcio ad argomento nipote. Mi trovo bene con il mister, mi ha fatto svanire l'ansia con le sue battute: queste si che le chiamerei battute non le mie!
Finalmente arriviamo ai campi, non pensavo che Torino e Vinovo distassero così tanto.
Entriamo e, prima di raggiungere gli altri, il mister mi ferma appoggiando le sue mani sulle mie spalle e stringendole leggermente.
《Stella, ti raccomando, è la tua occasione! Ricorda chi sei e quanto vali, fallo per le persone che tengono a te, quelle che ci sono e quelle che non ci sono più ma, soprattutto, fallo per te stessa, per la tua carriera, sembrerà una cosa banale ma questo concorso è fondamentale per la tua carriera, ti raccomando, rendi orgoglioso me, la squadra e tuo padre》mi lascia un bacio sulla fronte. Lui della mia vita sa solo che mio padre non c'è più e che io gioco a calcio perché era il suo sogno, stop. 《Dai, su, forza, vai! Io sono qui con te e ricordati di quel 21 che hai nelle spalle!》sorrido, ringrazio e raggiungo le altre.
《Bene, possiamo iniziare, siamo tutte!》annuncia uno dei coordinatori.
《Inizieremo con un semplice percorso ad ostacoli, agli allenamenti lo fate sempre, no?》aggiunge e tutte noi annuiamo, si percepisce l'ansia e l'attesa.
《Vi cronometremo, vediamo chi ci metterà di meno》dice sorridendo.
Ci mettiamo in fila indiana, ci riscaldiamo con un po' di stretching ed iniziamo, io sono l'ultima, ero in mezzo come ho fatto ad essere ultima? Bha, vabhe meglio.
《Wow, trenta secondi esatti, complimenti》sono sicura che in finale arriveremo lei ed io, l'ho già vista da qualche parte quella ragazza, ho giocato contro di lei... ma certo, quando ero nella primavera! Potevamo passare nella pro solo una delle due ed ho vinto io, sarà una bella sfida, quasi ad armi pari, chissà se è migliorata.
Tocca a me, parto che neanche flash e in effetti...
《Ventuno secondi e ventuno centesimi per la ragazza con la maglia numero ventuno, complimenti, hai impiegato meno tempo di tutte!》si congratula con me, il numero ventuno mi perseguita seriamente.
Continuiamo con altri esercizi semplici e, ad ogni preobiettivo, arrivo sempre prima io e seconda quella ragazza, niente male, vero?
Facciamo delle coppie ed io capito con quella ragazza.
《Ci si rivede》mi dice lei.
《Ciao》dico ridendo.
《Stavolta passo io》
《Staremo a vedere. Mi ricordi il tuo nome?》
《Natasha, il tuo non lo dimenticherò mai, Stella》
《Credo che avrai una casa infestata di mie foto con coltelli sopra o cose del genere》dico ridendo. Cara Natasha, non mi faccio intimorire!
Questo esercizio consiste di stare legate schiena con schiena e dovremo riuscire a smarcare il nostro avversario. Cosa complicata ma possibile.
Il coordinatore presta attenzione a noi due, Natasha tiene il pallone e, appena dà il via, io in un nanosecondo prendo il pallone a Natasha e poi lei non riesce a prenderlo a me.
Il concorso e gli esercizi vanno avanti, ci tengono per tutta la mattinata e il pomeriggio. Alla fine tutti sono sfiniti, tutti tranne me.
《Ma non sei stanca?》mi chiede il coordinatore che, aspettando i risultati, io ho preso un pallone ed ho iniziato a palleggiare facendo giri di campo mentre, le altre, stavano sfinite coricate a centro campo.
《No, è da diciotto anni che mi alleno 24h su 24h, figuriamo se mi stanco con questi allenamenti, sono come bere un bicchiere d'acqua》dico e lui rimane scioccato, a bocca aperta.
《Sono allenamenti da niente? Scherzi? Guarda le altre, sono morte!》
《Peccato che a me, il calcio, mi faccia vivere e non morire》dico raggiungendo il centro.
Gli altri due coordinatori ci raggiungono al centro campo e ci annunciano i nomi di chi è passato.
《Le sei ragazze che sono passate sono: Natasha, Carla, Beatrice, Valentina, Vanessa ...》dato che ancora non hanno fatto il mio nome Natasha mi guarda con sguardo vittorioso 《e Stella, ovviamente》aggiunge e con quel 'ovviamente' Natasha sbianca. Voleviii.
Esco da quel campo e torno in macchina col mister.
《Sei stata eccezionale!》dice lui urlando.
《Non poteva guardare, lo sa? Il concorso è chiuso》dico ridendo.
《Shh, tutto per vedere la bambina con gli occhi di un killer》
《Cosa?》dico scoppiando a ridere.
《Bhe sì, il tuo aspetto è della classica ragazza carina, in campo ti muovi molto elegantemente ma i tuoi occhi dicono 'se osi passare da qui sei morto' a volte ho paura anch'io dalla panchina, poveri tuoi avversari!》ed io scoppio in una risata, ma è serio?
《Sembra che quando li guardi possano esplodere, saltare in aria, in un nanosecondo a volte ho paura che gli salti addosso per menarli》
《Okay, adessi basta la prego》dico senza frenare la mia risata.
Arriviamo in hotel e tutto il viaggio lo abbiamo passato ridendo e cantanto le canzoni che passavano in radio. Lui ha scoperto anche la mia seconda passione ed io ho scoperto che anche il mister sa cantare, e che voce, ha studiato lirica!
《Bella la stanza?》
《È stupenda solo per il fatto delle doppie stanze, almeno non devo sopportare Anto e i suoi dilemmi anche di notte》
《Hai provato la vasca idromassaggio?》
《Cosa? C'è una vasca idromassaggio?》urlo
《Sì è fuori, nel balcone, ovviamente è al coperto ma lascia visibile il cielo》
《C'è anche un balcone?》chiedo incredula.
《Ma che camera hai visto?》chiede.
《Il letto》rispondo ed entrambi ridiamo.
《Bhe, girala un po'》dice lui.
《Ci vediamo domani, all'allenamento!》
《Buonasera mister》dico ed entro dentro la camera.
《Allora?》chiede Anto.
《Mi spiace ma...》
《Oh, Stella, non ci credo》adoro il fatto che Anto creda a tutto quello che dico.
《Ho superato il primo stap!》dico scoppiando in una grande risata, sono sicura che stava per mettersi a piangere!
In un nanosecondo ritrovo lei sopra di me.
《Non lo fare mai più! Te lo meriti, sono felicissima per te, dajee solo un altro e dopo, Paulo!》dice saltando.
《Sai chi fa lo stage con me?》chiedo ridendo e lei scuote la testa.
《Natasha》dico.
《Oddio, quella Natasha?》ed io annuisco.
《Mi odia a morte》e rido.
《Ci credo!》
《Eh. Vado a fare una doccia e dopo vado a dormire, domani ci sono gli allenamenti》
《Perfetto, buonanotte!》mi dice Anto dandomi un bacio sulla guancia.
Faccio una doccia veloce, l'idromassaggio mi aspetterà un altro giorno, recupero la maglia di Fede, la indosso e mi corico.
Prendo il telefono e vedo chiamate e messaggi persi da parte di Ludo, l'ultimo diceva 'scrivimi appena puoi, sono stanca morta, buonanotte' di conseguenza decido di non chiamarla e le invio un semplice sms.Messaggio a Ludo:
'Ho superato il primo stap, ti voglio bene e mi manchi'Appena invio lei mi chiama.
《Stellaaa》mi urla al telefono.
《Ricordami di passare da amplifon domani》e lei scoppia a ridere e a chiedermi scusa.
《Quindi, il prossimo è l'ultimo stap? E dopo Paulo?》chiede.
《Yes》
《Quand'è il prossimo stap?》
《Tra due settimane》
《Due settimane? Cosa?》
《Sì perché questa settimana c'è il campionato, la prossima anche e in più la Champions》dico.
《Ah, capisco, facciamo una cosa, i risultato come ve lo diranno?》
《Manderanno una lettera con su scritto se abbiamo vinto o meno》
《Perfetto, facciamo una videochiamata su Skype con tutti quanti, così sapremo il risultato insieme, ti va?》
《Certo》sorrido, non ci avevo pensato.
《Ci sentiamo, okay? Sono stanca, ho sonno》
《Sì, anch'io, buonanotte》
《'Notte》e riaggancia.
Già buonanotte, è stata una giornata faticosa ma stupenda allo stesso tempo, manca poco!
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Il mio Diazepam Blu
RomanceCOMPLETA. Questa storia parla di una ragazza completamente sola e abbandonata al suo destino. Dopo l'incidente di quand'era bambina cadde in depressione (scoprirete tutto se leggerete). Lei è cresciuta da sola e forse troppo in fretta e, dato la man...