Federico pov's
È da circa due settimane che non parlo più con Stella. Ancora ripenso a quella frase: 'chi te lo dice?' Perché l'ho detta? Io non sono innamorata di lei. Sicuro? Sicuro. Perchè, allora, corri dietro di lei dicendole che hai bisogno di lei? Perché ho bisogno di lei. Perché sei innamorato. Non sono innamorato. Ah... è inutile ragionare con te.
Oggi non sono andato a scuola, ho trascorso tutta la mattina e parte del pomeriggio ad allenarmi, come facevo sempre quando qualcosa non andava. Non so perché ma sono andato al campo, in quel campo dove, neanche tre settimane fa, ho baciato per la prima volta Stella.
Si è fatto tardi e decido di tornare a casa attraverso il parco.
Mentre cammino sento dei rumori, dei... singhiozzi? Mi avvicino, scosto dei cespugli e...
《Stella?》chiedo io. Sì è lei. È seduta a terra, le gambe strette nel petto e la testa appoggiata su di esse. Si asciuga le lacrime e smette di singhiozzare senza smuoversi dalla posizione in cui si trova. Lei non mi risponde ed io mi avvicino. Mi siedo di fronte a lei. Noto che ha delle macchie violacei sulle braccia, sono dei lividi. Ma che cazzo?
《Chi è stato?》le chiedo, lei alza la testa e guarda le sue braccia per poi nasconderle. Io le tiro delicatamente.
《Ormai li ho visti è inutile che li nascondi.》ha lo sguardo basso.
《Allora, chi è stato?》e lei non risponde. Odio quando fa così.
《È stato Leonel, vero?》lei, finalmente, mi guarda ed incrocio i suoi occhi. 'I suoi occhi parlano' infatti mi dicono che ho ragione.
《Vieni andiamo》la prendo in braccio e lei mi stringe forte.
《Dove?》riesce a dire con un filo di voce.
《A casa mia, dobbiamo parlare e mi devi spiegare》lei annuisce.
Arriviamo a casa mia, non c'è nessuno, siamo soli. Andiamo nella mia stanza e la faccio sedere sul mio letto, facendole appoggiare la schiena alla testiera ed io mi siedo di fronte a lei.
《Spiegami》dico, lei si morde il labbro e tiene gli occhi bassi.
《Stella》la richiamo.
《Bhe... è stato Leonel》dice lei
《Questo lo so. Perché l'ha fatto?》
《Voleva approffittarsi di me ed io non volevo》giuro che se lo vedo fa una brutta fine.
《Dov'è adesso?》chiedo io.
《Non lo so, sono riuscita a scappare》
《Dov'eravate?》
《A casa sua ma, a quanto ho capito, dopodomani deve rientrare a Londra》
《Perchè l'hai fatto?》chiedo.
《Cosa?》risponde lei.
《Ci siamo baciati, il giorno dopo hai fatto l'acida, sei andata al pub, mi hai mentito, te ne sei andata con Leonel per poi baciarlo davanti a me》dico con tono calmo, questo non l'aspettavo.
《Che t'importa? Era solo una scommessa》dice poco convinta, sa che non era solo una stupida scommessa, era qualcosa di più.
《M'importa e non era solo una scommessa, lo sai》
《Non vuoi avere relazioni, vuoi solo portarmi a letto, tutto qui》
《Sei già nel mio letto》le faccio notare.
《Non fa ridere, hai capito in quale senso》
《Ti ho già detto che, finché non vorrai tu, non ti toccherò con un dito》
《Appunto, è questo che vuoi, che vengo io da te a supplicarti in ginocchio》
《Non è vero.》dico brusco io.
《Cosa intendevi con quella domanda?》chiede.
《Quale?》so a quale si riferisce ma vorrei sbagliarmi, non lo so neanch'io cosa volessi intendere.
《Quando Reb ha detto in quel modo, io ho detto che nessuno dei due è innamorato dell'altro e tu hai detto 'chi te lo dice?'》perfetto.
《Bhe... in realtà non lo so》la guardo negli occhi per farle capire che dico la verità.
《Allora lo scopriremo adesso》
《Eh?》chiedo confuso.
《Facciamo un gioco》dice ridendo.
《Che gioco? Mi fai paura...》e lei ride più forte. Amo la sua risata. Mi è mancata così tanto.
《Io dico una cosa e tu dici la prima cosa che ti viene in mente, ci stai?》
《Mh...okay》
《Facciamo una prova, se ti dico 'scarpe' cosa ti viene in mente?》
《Ginnastica》rispondo.
《Bravo, hai capito, ora la tua intelligenza equivale a quella di un bradipo》e ride.
《Continua》dico alzando gli occhi al cielo.
《Capelli?》dice lei.
《Lisci》
《Occhi?》
《Ghiaccio》
《Pizza?》
《Nutella》
《Nutella?》
《Bacio》
《Cosa volevi dire?》
《Che sono innamorato di te》dico e mi fermo di colpo. Sono innamorato di lei?
《Hai voluto dire che sei innamorato di me?》chiede lei.
《No》dico senza convinzione.
《Bene》dice lei ridendo. Io ancora sto pensando e riflettendo. Perché ho detto in quel modo?
《Vai a prendere due birre così non ci pensi più, con me funziona》la guardo ed annuisco. Scendo in cucina e prendo tutta la confezione, una non mi basterà. Salgo e le do una bottiglia.
《Grazie》dice lei. Ma io ancora non sono su questo pianeta. E se fossi innamorato di lei?
《Perché hai la fascie?》chiedo a lei notando quelle bende sul polso.
《'Quando mi chiedono di fidarmi annuisco
Tutt'ora penso che, fidarsi, sia autolesionismo'》risponde lei canticchiando mentre beve dalla bottiglia. Io non rispondo.
Io sono già alle seconda bottiglia mentre lei ha finito la prima.
《Posso?》chiede lei mostrandomi una canna ed io annuisco. Lei accende.
《Apri la finestra però》dice lei, mi alzo ed apro la finestra, non riesco a parlare.
《Ora sei tu a non parlare?》dice ridendo, ormai sarà abituata a questo tipo di situazioni. Io alzo le spalle e bevo. Rimaniamo in silenzio, io sono alla quarta bottiglia, lei ha finito di fumare, chiude la finestra e si siede a terra prendendo l'ultima bottiglia.
《Siediti lì》dice battendo la mano sul pavimento di fronte a lei. Io faccio come dice e lei beve tutta la birra in un sorso.
《Ma sei pazza?》le dico e lei ride.
《Sono abituata, tranquillo, dai giochiamo》
《Cosa?》
《Non mi piaci quando fai il depresso, stai zitto e sei immerso nei tuoi pensieri. Solo io posso》dice mettendo il broncio ed io rido.
Fa girare la bottiglia e punta su di me.
《Obbligo o verità?》mi chiede.
《Verità》dico.
《Perché hai preso solo una confezione di birra?》io rido.
《Non lo so, pensavo che bastasse. Aspetta》scendo e prendo un'altra confezione. Abbiamo le scorte. Risalgo, mi siedo, gira la bottiglia ed esce lei.
《Obbligo o verità?》le chiedo.
《Verità》
《Qual è il tuo vero nome?》e lei sbarra gli occhi 《mi hai detto che Stella non è il tuo vero nome però non mi hai detto quale sia quello vero》
《Ella Dolo Alicia Calafiore Àlvarez...》ed io incomincio a ridere.
《Altri due no?》chiedo
《In argentina si usa dare più di due nomi che vuoi?》sbotta lei prendendo una bottiglia e bevendo. La bottiglia gira e riesce di nuovo lei.
《Verità》
《Che fifona》
《Anche tu hai fatto verità!》
《La prima volta si fa sempre verità》dico ridendo e lei sbuffa.
《Sei vergine?》e lei diventa rossa, non posso far altro che ridere.
《Forza, rispondi》
《Non t'interessa》dice mettendo il broncio
《L'idea è stata tua... verità》le faccio notare.
《Sì, sono vergine, contento?》
《Cioè, nessuno ti ha mai scopata? Sei seria?》
《Ti dimentichi con chi stai parlando? Appena qualcuno mi sfiora è già morto》dice.
《Intanto hai baciato me, Leonel e...》
《È colpa tua》m'interrompe.
《Che ho fatto io?》
《Hai acceso i miei ormoni》ed io scoppio a ridere.
《In che senso》
《Tu mi hai baciata.》
《Aspetta. Sono stato il primo a baciarti?》lei divena rossa e sgrana gli occhi.
《Mi spiace, la verità è solo una domanda》gira la bottiglia, riesce lei e sbuffa.
《Obbligo》dice lei.
《Ti obbligo a fare una verità, rispondi alla mia domanda di prima》io rido, mi spiace sono più furbo io.
《Vaffanculo. Sì, sei stato il mio primo bacio.》
《Non ci credo》dico ridendo.
《Hem》dice indicandosi
《Giusto tu sei l'acidità in persona》 lei incrocia le braccia e alza gli occhi al cielo. Gira la bottiglia ed esco io.
《Obbligo》dico
《Ti obbligo a non prendermi in giro》io rido ed alzo le mani in segno d'arresa. Gira ed esce lei.
《Obbligo》dice.
《Togliti la maglietta》le dico.
《Ma sei scemo? Non mi tolgo la maglietta.》
《Hai scelto 'obbligo' di conseguenza sei obbligato a farlo》sbuffa e si toglie la maglietta rivelando un reggiseno nero, semplice, che a malapena contiene il suo seno abbastanza prosperoso, la curva del suo fianco è perfetta e il piercing all'ombellico dà un tocco in più. La guardo e mi mordo il labbro.
《Smettila di fissarmi.》dice facendo girare la bottiglia.
《Obbligo o verità?》mi chiede.
《Obbligo》
《Togliti la maglietta》mi dice, io, senza esitare, la tolgo all'istante e stavolta è lei a torturarsi con il piercing al labbro.
《Obbligo》dice lei.
《Togli i pantaloni》e lei mi guarda male però fa come le ho 'obbligato'. Il suo corpo è perfetto, ogni curva, ogni centimetro della sua pelle.
Giro la bottiglia io, dato che lei è in piedi.
《Obbligo》dice. Io mi alzo e la spingo contro al muro.
《Baciami e toglimi i pantaloni》lei mi guarda ed io aggiungo 《sempre se vuoi》lei mi sorride.
Mette le sue braccia intorno al mio collo, infila la mano dentro i miei capelli e mi stringe a lei per poi baciarmi. Il suo piercing freddo al contatto con il mio labbro caldo, mi era mancata questa sensazione. Il bacio è bisognoso e appassionato. Appoggia la sua mano sul mio petto e piano piano scende. Si sofferma sui miei addominali ed io spingo con la lingua e lei mugola. Arriva sui miei jeans e li sbottona. Mentre abbassa la cerniera passa un dito sopra i miei boxer ed io spingo i fianchi contro di lei. Davvero mi ha detto che non ha nessuna esperienza? È seria? L'aiuto a sfilarmi i pantaloni. La prendo e l'appoggio sul letto. Le bacio il collo, le succhio e le mordo la pelle sotto l'orecchio, lei geme, è uno dei suoi punti deboli. Con la mano scendo sul suo sedere e lo stringo. Mi riapproprio delle sua labbra. Passo un dito sopra l'elastico delle sue mutande per poi scendere e fare su e giù. La sto torturando.
《Fede, ti prego》mugola lei. Io mi stacco, appoggio la mia fronte sulla sua e infilo la mano dentro le sue mutande. Inizio a spingere e andare su e giù e lei ansima. Le bacio il collo ed entro dentro di lei con un dito. Entro ed esco finché non viene. La bacio lentamente e scendo da lei.
《Tutto bene?》le chiedo, lei sorride, annuisce e appoggia la sua testa nel mio petto. 《Sicura?》
《Sì》
Prendo la mia maglietta e gliela metto.
Lei si addormenta subito, le do un bacio tra i capelli.
《Buonanotte》le sussurro
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Il mio Diazepam Blu
RomanceCOMPLETA. Questa storia parla di una ragazza completamente sola e abbandonata al suo destino. Dopo l'incidente di quand'era bambina cadde in depressione (scoprirete tutto se leggerete). Lei è cresciuta da sola e forse troppo in fretta e, dato la man...