Stella pov's
Ci siamo. Non ci credo. Preferisco scomparire. Oggi c'è l'ultimo stap. Stasera saprò l'esito. Posso vedere e incontrare Paulo. Ansia. Paura. Aiuto. Tiratemi fuori da questa situazione. Non possono farmi vincere direttamente? Dio odio queste sensazioni, questo battito di cuore accelerato, mi manca il respiro. Non ho dormito tutta la notte, sono andata in quel campetto della Chiesa di San Luca ad allenarmi e allenarmi, fino a stamattina! Non vincerò mai io sono sempre never a joy. Ansia e adrenalina si fanno strada nel mio corpo. Oggi è un giorno importantissimo e fondamentale della mia vita: da oggi tutto cambierà. Saprò se la mia carriera calcisica continuerà o meno, se potrò arrivare ad altri obiettivi o fermarmi a questi, se arrivare in alto o bloccarmi a questo livello. No, non ce la faccio.
《Stella, credo in te, ce la puoi fare, forza!》dice il mister scuotendomi da una gamba.
Siamo già in viaggio: direzione Vinovo. Siamo a metà strada... PORTATEMI INDIETRO. Non voglio affrontare questa giornata, questo stage, non riesco a controllare l'ansia e la paura di un esito negativo.
E se un giorno calpesterai campi importanti, giocherai con giocatori che sono un'icona del calcio, che farai? Morirò. Ma oggi è diverso, oggi saprò se potrò, un giorno, calpestare quei campi tanto ambiti o giocare accanto a giocatori mondiale, a icone del calcio, ad allenarmi con loro. Basta, mi sta venendo troppa ansia. Le gambe tremano.
《Non ti avevo mai vista così agitata, calmati!》dice il mister ridendo, una parola, volevo vedere se fosse stato al mio posto!
Dopo un'altra ora di viaggio siamo davanti quei cancelli. Dio, non voglio entrare, qui stiamo 'scheresando'... ditemi che adesso qualcuno spunta dicendo che siamo a scherzi a parte e che posso allenarmi direttamente con Paulo.
《Allora Stella, guardami》guardo il mister negli occhi.
《Chiudi gli occhi e fai tre respiri profondi》ma che é? Devo partorire? No, spiegatemi. Comunque, eseguo il consiglio del mister e faccio questi tre respiri profondi per partorire l'ansia. Credo che mi tatuerò la parola 'ansia', di certo, sarà l'unica cosa che non mi lascerà mai nella vita.
《Ecco, brava. Adesso entra lì dentro e fai un culo così a tutti. Fai vedere chi sei e quanto vali! Sono orgoglioso di te ce la farai, okay? Fallo per tuo padre, pensa a lui, sta giocando con te, scende con te in quel campo! Dai vai!》m'incoraggia il mister, l'unico che mi sta accanto in questo momento, è l'unico che sa darmi quella grinta necessaria per affrontare questo tipo di situazioni.
Gli rivolgo un sorrisone, scendo dalla macchina e solco quel cancello. Sono pronta.
《Benissimo ragazze, dallo scorso stap siete passate solo voi sei. Oggi sarà una giornata intesa per chi arriverà fino alla fine. Ci saranno delle sfide ad eliminazione. Nell'ultimo turno sarete solo in due, vi sfiderete e dopo noi sceglieremo chi di voi due far allenare da Paulo. Ovviamente le finaliste saranno riprese e i video saranno analizzati dallo stesso Paulo, sceglierà anche lui. Ad entrambe, appena presa una decisione, arriveranno le lettere dove vi sarà riportato l'esito, dovrebbero arrivarvi verso le 22:00. Che il secondo stap abbia inizio!》ci informa uno degli organizzatori e noi annuiamo.
《Allora, ecco le prime sfide: Natasha vs Carla; Beatrice vs Valentina e Stella vs Vanessa. Iniziate a riscaldarvi!》
Fortunatamente mi è capitata Vanessa, sarà abbastanza facile da battere, a mio parere, lei è una delle ragazze più 'deboli'. La prima sfida dovrei superarla come niente.
Ognuno di noi inizia con i riscaldamenti. Io inizio come al solito: stretching e corsa.
《Okay ragazze, iniziamo le sfide!》urla l'organizzatore.
Tutte ci prepariamo in fila indiana: inizieranno Natasha e Carla, io starò a guardare. Mi siedo a bordo campo ed osservo ciò che dovremmo fare. Facile come prima sfida: una tiene il pallone, l'altra difende, cercando di marcare e non deve permettere a chi ha il pallone di fare goal; se la smarca 'vince' e i ruoli si invertono.
Questa sfida mi ricorda qualcosa, eh chissà cosa!
Più o meno equivale alla scomessa che feci con Fede, vinse lui e mi baciò, il mio primo bacio... Dio sembra essere passato un secolo.
La prima sfida la vince Natasha, ovvio.
La seconda finisce in parità: Beatrice e Valentina sono allo stesso livello.
Ed ora tocca a me.
《Stella, Vanessa, in campo!》ordina l'organizzatore.
Entrambe entriamo in campo, lei tiene il pallone io devo smarcarla. Facile.
Lei inizia a fare dei giochetti stupidi e banali ed io come niente le prendo il pallone. I ruoli si invertono, ora tocca a me attaccare. Alzo il pallone facendo finta di volerle fare una sorta di pallonetto e, invece, faccio rimbalzare il pallone a terra, facendole tunnel, supero, tiro e il pallone insacca.
Bhe, inutile dirvi che, la cosa, è andata avanti così: i ruoli si invertivano ogni giocata, io l'ho sempre smarcata e lei non ha mai smarcato me. Ti piace vincere facile? A me, sinceramente, no.
《Vanessa, Carla, mi spiace ma siete eliminate!》le ragazze escono dal campo piangendo. Da un lato mi spiace...
《Le seconde sfide saranno: Natasha vs Beatrice e Stella vs Valentina》
Io e Natasha ci scambiamo uno sguardo di sfida e di 'buona fortuna', arrivate a questo punto si sa che la finale sarà tra di noi!
Natasha vince la sfida e in automatico è in finale.
Ora tocca a me. Questa sfida consiste in smarcature con degli ostacoli.
Valentina non riesce ad evitare gli ostacoli ed io con facilità le porto via il pallone.
Ed eccoci qui, in finale, io contro Natasha, un'altra sfida, la sua rivincita.
《Una di voi due si allenerà con Paulo: mi aspetto molto da voi due, voglio una sfida mai vista fin ora!》io e Natasha continuiamo a mandarci occhiatacce. Prima di entrare, mi avvicino a lei e le stringo la mano.
《Alla migliore》le dico.
《Buona fortuna Álvarez!》
《Questa terza e ultima sfida sarà una prova di resistenza. Ognuno di voi avrà una metà campo, dato che sono le 18:00 e il sole è tramontato non ci saranno problemi per quanto riguarda il favorimento o lo sfavorimento della metà campo, ci saranno quegli ostacoli. Vedremo chi resisterà di più e chi riuscirà a fare più goal. Buona fortuna ad entrambe!》
L'ultima sfida ha inizio.
Natasha ha il pallone, io lo recupero ma lei lo recupera di nuovo da me. È migliorata molto dall'ultima volta.
La sfida va avanti sempre così: io recupero, recupera anche lei. Ci avviciniamo entrambe nella tre quarti di ciuascuno, siamo sempre vicine al goal ma, all'ultimo momento, riusciamo a difendersi. Gli ostacoli in mezzo al campo è come se non ci fossero. L'organizzatore ci guardo e sorride come se stesse vedendo Messi e Ronaldo in azione. Ormai andiamo così da almeno un'ora e per la prima volta mi sento sfinita, stanca, non vedo l'ora di finire.
A quanto pare lei ha qualche energia in più, riesce a superarmi, ha la porta spalancata, se segna è finita, siamo al centro campo.
Cerco di starle dietro ma lei è un passo in più di me.
In quel preciso momento nella testa ripercorrono tutte le immagini da quand'era piccola, ciò che ero e ciò che sono.
Particolari voci e frasi si ripetono nella mia mente:
'Sei Messybaldo: Messi, Dybala e Ronaldo messi insieme' Andrew ripete sempre questa frase.
Quella maglietta di Fede, la indosso anche in questo momento.
'Sei il nostro orgoglio' mi dice la squadra.
'Sono orgoglioso di te, fallo per tuo padre' il mister.
'Fallo per noi, noi ci siamo' Ludo.
Ce la devo fare, solo per loro, per mio padre. Non posso arrendermi proprio ora.
Natasha tenta a tirare, faccio un ultimo sforzo e con il piede riesco a prendere il pallone facendole, non so come, un tunnel. Inizio a correre e a saltare tutti gli ostacoli. Natasha mi sta proprio dietro alle spalle, usando le mie ultime energie, tiro e segno.
L'organizzatore fischia ed io mi butto a terra.
《Grazie ragazze, abbiamo finito. Potete tornare a casa, alle 22:00 dovrebbero arrivare le lettere. Siete state fantastiche entrambe, una sfida coi fiocchi, mi avete fatto sognare! Siete bravissime tutte due ed entrambe meritereste il 'premio' in palio. Potete andare e buona fortuna, che vinca la migliore!》salutiamo l'organizzatore.
《Non ti montare la testa solo perché hai segnato, vincerò io stavolta!》mi 'avverte' Natasha.
《Certo, certo. Ci sentiamo》non ho voglia di discutere con lei, sono stanca morta, per le prima volta sono ridotta in questo modo.
Appena entro in macchina mi sdraio nel sedile.
《Wow, Stella ridotta così? È stata dura?》chiede il mister.
《Già...》rispondo solo.
《Com'è andata?》
《Bene dai》non voglio far preoccupare il mister. Anche se sono riuscita a segnare, credo che potevo dare molto di più, ero senza forze e questo non è da me. Ho paura di non aver superato lo stap, le prime due sfide erano stupide e facili ma l'ultima per niente, è stata straziante.
Finalmente arriviamo in hotel ed io mi diriggo subito nella mia stanza.
Appena entro in camera mi lancio sopra al letto tirando un sospiro di sollievo.
《Stellaaa》urla Anto buttandosi sopra di me. Dio, cos'ho fatto di male?
《Anto, mi stai facendo male》
《Hem...scusami, allora? Com'è andata?》
《Bene》
《Sicura?》chiede guardandomi negli occhi.
《Sì, sicura. Ho solo paura di non vincere》dico sorridendo.
《Tranquilla tesoro, sei Stella Àlvarez, giusto?》mh, esattamente no ma vabbhe. Annuisco e lei mi abbraccia.
Prendo le cuffiette ed inizio ad ascoltare musica per rilassarmi. Chiudo gli occhi e mi concentro su quelle parole, quelle parole che mi hanno sempre aiutata.
Il mio 'momento relax' viene interrotto da un rumore strano.
Mi sveglio e cerco di capire da dove proviene. Aspetta... è il computer! Sono già le 22:00 e nenache me ne sono accorta.
Accetto subito la videochiamata.
《Ragazziii》dico sorridendo, non ci posso credere, sono tutti riuniti: Ludo, Andrew, Reb, Samu e Fede. Dopo ben 19 giorni li rivedo!
《Stellaaa》salutano Reb, Ludo e Samu.
《Allora Messybaldo? Come va?》chiede Andrew.
《Ora meglio》
《Stella, so che non è il momento ma...》dice Anto entrando nella mia camera.
《Ma c'è Luca...》e lei annuisce.
《Scusami...》
《Tranquilla》
Mi alzo, prendo il caricabatterie del computer ed esco dalla stanza.
Inizio a scendere le scale.
《Mh, belle le tue tette!》dice Samu, Reb gli tira un pugno nel braccio mentre gli altri ridono, tutti tranne Fede... che ha?
Bhe per scendere le scale ho dovuto tenere in una maniera strana il computer e l'inquadratura della telecamera si riduceva dalle mie labbre fino al mio seno, non è colpa mia!
Mi siedo nell'angolino della rampa di scale e sbuffo un po', fa freddo qui!
《Ma che è successo?》chiede Reb.
《Luca è venuto a far 'visita' ad Anto. Credetemi scopano peggio dei conigli... secondo me i loro discendono dai conigli o i loro antenati erano dei conigli che combattevano con delle carote super giganti... chi può dirlo?》tutti scoppiano a ridere.
《Vuoi dire che, ogni volta che questo Luca viene a 'trovare' Anto, tu devi uscire dalla stanza?》chiede ridendo Samu.
《Già... praticamente ogni sera》dico sbuffando e alzando gli occhi al cielo. Ho parlato di questa situazione con Anto ma la sua risposta è 'non sappiamo dove andare e in macchina non mi va'...
《Scusami, che fai ogni volta?》chiede Ludo.
《Niente, mi siedo qui nell'angolino e dopo vado al campetto qui vicino, dormo la mattina. Vivo un po' al contrario》dico ridendo.
In un secondo le mie risate si placano e, solo ora, riesco a capire il silenzio tombale di Fede. Stacy si è appena seduta sopra di lui a cavalcioni ed ha iniziato a baciarlo.
Giuro di sentire il mio cuore spezzarsi in mille pezzettini appuntiti e, in questo momento, mi stanno tagliando tutto all'interno. Tutti si guardano tra di loro tenendo lo sguardo basso e stando in silenzio. Nell'aria riecheggia solo il rumore dei loro baci. Che stupida che sono stata: tutto il tempo che sono stata qui non facevo altro che pensare a lui, mi creavo problemi e dilemmi, dubbi e domande tipo 'mi sta pensando adesso?' 'Gli importa di me?' 'Gli manco?' mentre cercavo di capire se lo amavo seriamente ed iniziavo a fidarmi di lui.
Perché non mi fido delle persone? Bhe, ecco il perché.
È questo il problema di chi ci crede tanto: se viene deluso, non crede più a niente.
Stacy si stacca da lui che non fa altro che tenere gli occhi bassi, non ha guardato lo schermo neanche un istante! Lei si siede sopra di lui.
《Ma davvero? Sono venuta qui per fare una videochiamata con questa sfigata?》chiede lei ma io non rispondo, risponde Reb al posto mio.
《Nessuno ti ha invitato, sei venuta tu!》urla lei.
《Sono venuta solo perché volevo stare con lui ma mai avrei pensato di parlare con lei, siete seri? Se n'è andata a Torino per 'inseguire il suo grande sogno' e vi ha lasciati tutti qui, lasciando incustodito anche lui》dice Stacy ridendo all'ultima frase.
Parla quella che è partita per Parigi, senza dire niente, per diventare una modella, almeno io ho avvertito.
《Cosa hai detto?》chiede lei.
Oops, forse ho pensato ad alta voce...
《Lei è la signorina Stella che alloggia nella stanza 221?》chiede qualcuno salvandomi da quella domanda.
《Hem... sì, sono io》dico con mezza voce.
《Hanno lasciato questa lettera alla reception dicendo di farvela avere subito》senza dire niente prendo la lettera e con un sorriso forzato ringrazio quel ragazzo.
《Ci siamo》dice Reb più emozionata di me.
E già... ci siamo. Ci credete che non ho voglia di aprire questa lettera? Se l'esito è negativo, dopo questa 'notizia' da parte di Fede, non so cosa potrei fare.
Lentamente apro la lettera ed inizio a leggere. Alcune lacrime iniziano a scendere da sole. Non ci posso credere.
《Ste, allora?》chiede impaziente Ludo.
Giro quel foglio verso di loro.
《Stella, hai vinto!》urlano Reb e Ludo insieme.
《E vi meravigliate così tanto? Lei è la mia Messybaldo, sapevo che non mi avrebbe deluso! Sono felicissimo per te, sinceramente ti invidio!》dice Andrew.
《Stella, ti allenerai con Paulo!》urla Samu.
Riguardo quella lettera, non ci credo.
'Congratulazioni lei ha vinto il concorso. Dopodomani si presenti a Vinovo alle ore 09:00 si terrà il primo allenamento con Paulo Dybala'.
Il mio sogno che si avvera, la mia carriera calcistica può definitivamente andare avanti!
La mia vita può prendere una svolta, finalmente, Dio che sollievo!
《Oh mio Dio conoscerà Paulo Dybala, sai che novità》dice Stacy scimmiottando la mia voce. Non la sopporto!
《Lasciala stare》dice Fede. Oh dopo 15 minuti ha deciso di parlare. La sua voce... è così profonda... no.
《Che è stai dalla sua parte? È solo una sfigata!》dice lei.
《Hem, ragazzi io devo andare, devo comunicare la notizia al mister》non voglio assistere a questa scenata e, soprattutto, non voglio sentire la sua vocina così fastidiosa.
《Va bene》acconsente Ludo, avrà capito tutto o almeno spero.
《Quando volete chiamatemi o mandatemi sms. Credetemi vorrei scrivervi ogni secondo ma, purtroppo, sono impegnata 24h su 24h, l'unico momento libero è la notte e neanche dato che sto sempre al campo. Appena vedo le vostre chiamate o i vostri sms vi ricontatterò io, è inutile chiamare se non volete sentirmi, no?》chiedo cercando di stuzzicando Fede e, fortunatamente, ci riesco. Alza lo sguardo e, finalmente, incontra il mio. Per quale stupido motivo non deve essere qui davanti a me?
《Certo, ci sentiamo!》dice Ludo, saluto e riattacco.
Chiudo il computer, appoggio la testa al muro, chiudo gli occhi e sospiro.
Ancora non mi rendo conto di ciò che è appena successo. Davvero mi allenerò con Paulo? Ma lasciando perdere questo... Fede.
Perché ha fatto tutto ciò che ha fatto per me per poi stare con Stacy? Ma poi, proprio con Stacy doveva rimettersi? Vai e vedi che lavaggio del cervello gli avrà fatto! Ed io che iniziavo a fidarmi seriamente di Federico. Stupida. Stupida. Stupida.
Lascio il computer accanto alla porta della mia camera, non lo prenderà nessuno.
Esco dall'hotel e vado in giro alla ricerca di un bar o un qualcosa del genere: ho bisogno di bere.
Entro in un bar ma, ovviamente, non mi danno da bere, sono convinti che sia minorenne e con me, in questo momento, non ho documenti.
Trovo una bottega aperta e compro due birre lì.
Giro a vuoto nella città finché, non so come, mi ritrovo in quella panchina, nella panchina dell'altra volta. Come sono arrivata qui? Superga... amo questo posto, è un pezzo di paradiso, un angolo dove consolarsi e tutta questa tranquillità è d'aiuto.
Porto le gambe sul mio petto ed inizio a bere. Ancora non me ne capacito, come ha potuto farmi questo?
Il telefono comincia a squillare: Marco. Mi sento stupida solo per aver pensato che fosse Federico per chiarire la situazione di prima con Stacy.
《Icee》
《Hey》dico sorseggiando.
《Come va? Allora?》
《Oh, va tutto alla grande! Ho appena fatto la videochiamata con i miei amici, mi mancavano tanto ed ero felice di poterli rivedere. Ero felice di poter rivedere Federico, il ragazzo con cui avevo iniziato a fidarmi oltre te, quello grazie alla quale ho vinto una partita di Champions e gli stap. Ah indovina un po? Improvvisamente Stacy si è seduta sulle sue gambe ed ha cominciato a baciarlo. Sto benissimo. Ah comunque ho vinto il concorso, dopodomani incontro Paulo》dico tutto d'un fiato.
《Wow, una cosa alla volta. Sono felicissimo, sapevi che avresti vinto tu!》
《Grazie, scusami》un sorrisino nasce spontaneo sulle labbra, inizio a calmarmi e il tono si addolscisce un po'.
《Tranquilla, sono il tuo 'tutti i psico che vuoi'! Parliamo di cose belle prima, com'è andato l'ultimo stap?》
《Un inferno, pensavo di non farcela, Natasha mi ha tenuto testa fino alla fine, stava per segnarmi lei ma alla fine l'ho bloccata ed ho segnato io》inizio a spiegargli per filo e per segno tutto lo stap.
《Ice, sei Messybaldo eh!》
《Un soprannome ciascuno, grazie》dico ridendo.
《Dai, parlami di Fede》
《Te l'ho già detto》dico finendo anche la seconda bottiglia di birra.
《Mi stai tradendo?》
《Eh? Cosa?》chiedo.
《Stai bevendo in mia assenza!》urla lui ed io non posso far altro che ridere.
《Tranquillo sono solo due birre. Volevo andare in un bar ma erano convinti che fossi minorenne》
《Hanno fatto bene, solo io posso offrirti da bere》rido ma il mio sorriso muore sulle mie labbra ripensando a quella scenetta tanto romantica.
《Ice, stai bene?》
《Hem, sì》
《Sai che non puoi mentirmi!》
《No, non sto bene. Come vuoi che mi senta in questo momento? Non abbiamo neanche chiarito la questione 'festa' ed ha baciato un'altra davanti me!》
《Ti capisco bene, so come ti senti. Hem... devo proprio andare ora, scusami!》dice chiudendo la chiamata. Ma cosa? Che ha voluto dire con quella frase? Io so che lui non ha problemi amorosi con qualcuno... bha fatto sta che mi ha appena chiuso in faccia!
Torno in stanza. Sulla porta c'è un fogliettino: 'tranquilla puoi entrare, il computer l'ho messo nella tua stanza, sono da Luca. By Anto'
Almeno posso stare da sola nella mia stanza. Entro e vado nel mio letto.
Apro il cassetto ed inizio a fumare, mi era mancata questa sensazione ma, sinceramente, preferivo non provarla mai più. Vado in bagno ed inizio a tagliarmi, devo, lo devo fare. Lo so: è una cazzata colossale ma ne ho bisogno, ora più che mai.
Mi butto nel letto e chiudo gli occhi.Una luce con una mano, la sto per afferrare quando... boom, tutto sprofonda e tutto diventa rosso.
Mi sveglio... 05:21.
Bene, anche gli incubi sono iniziati di nuovo!"Anche se io non ti chiamo mai
E tu non ti arrendi e chiami tu
Anche se io non ti cerco mai
E quando ti penso non piango più"
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Il mio Diazepam Blu
RomanceCOMPLETA. Questa storia parla di una ragazza completamente sola e abbandonata al suo destino. Dopo l'incidente di quand'era bambina cadde in depressione (scoprirete tutto se leggerete). Lei è cresciuta da sola e forse troppo in fretta e, dato la man...