Capitolo 25

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Stella pov's
Oggi è domenica ed ho la seconda di campionato. È da cinque giorni che non parlo con Fede, ci vediamo solo al tavolo ma non ci rivolgiamo neanche uno sguardo. Ieri c'è stata la sua partita ed io sono andata, ovviamente, hanno vinto loro. D'altro canto ho vissuto cinque giorni fantastici con Leonel. Non ci siamo separati neanche per un momento, bhe tranne quando io vado a scuola. Stiamo cercando di recuperare il tempo che, purtroppo, non abbiamo potuto trascorrere insieme.
《Leooo, mi accompagni alla partita, vero?》dico facendo gli occhioni da "gatto degli stivali".
《Solo perché voglio rimanere a guardarla》dice alzando gli occhi al cielo.
《Grazie. Grazie. Grazie.》gli salto di sopra《ti ho già detto grazie?》gli chiedo e lui scoppia a ridere.
《Sì, tre volte》
《Dai andiamoo》dico euforica.
Saliamo sulla sua macchina ed andiamo al campo.
《Io sono in tribuna, okay?》
《Okay》dico salutandolo con un bacio sulla guancia e lui va in tribuna.
Mi incammino verso gli spogliatoi e...
《Stellaaa》mi sento chiamare da dietro, mi giro ed è Ludo.
《Hei, ragazzi, non sapevo che sareste venuti》dico con un sorriso ma, quando mi accordo che Fede non c'è, si spegne.
《Non potevo mancare ad una partita di Messybaldo》dice Andrew.
《E quello chi era?》mi chiede Reb con un sorriso malizioso.
《Quello chi?》chiedo io con uno sguardo accigliato.
《Il ragazzo che hai salutato》
《Ahh, lui, il mio amico》
《Co-cosa? Lu-i era quel t-tuo amico?》chiede incredula Reb.
《Sì, Leonel》
《Uttana che bonazzo》dice Ludo, Andrew le dà un gomitata e Ludo si porta le mani alla bocca. Scommetterei tutti i soldi del mondo: tra loro c'è qualcosa!
《Me lo presenti?》dice Reb ridendo.
《No! Sono gelosa. Cià》dico acida e andando negli spogliatoi. Sento loro ridere.
Arrivo negli spogliatoi, parliamo col mister e ultimiamo il modulo di gioco.
Entriamo in campo, noto che Leonel è seduto in prima fila, gli altri circa cinque file sopra. Reb indica Leo e mi fa il cuore, io alzo gli occhi al cielo e giuro, sento le loro risate da qui.
L'arbitro fischia il calcio d'inizio.
Il primo tempo si conclude 1-0 per noi con un goal di Anto.
Rientriamo in campo per il secondo tempo. La partita procede regolarmente. I miei occhi vanno ad incontrare quelli grigio-azzurri, in tribuna. Fede. Mi arriva il pallone, mi trovo sulla tre quarti del campo avversario, faccio un'azione personale, tiro e goal. Wow, ho visto Fede ed ho segnato. Bene.
La partita si conclude 3-2, con una mia doppietta. Abbiamo rischiato veramente tanto.
Vado negli spogliatoi, faccio una doccia ed esco. Ludo, Reb ed Andrew sono fuori ad aspettarmi. Fede non c'è, se ne sarà andato.
《Ti sei svegliata troppo tardi》mi dice Andrew.
《Lo so.》
《Ma se ha fatto doppietta》dice Reb poco convinta di ciò che sta pronunciando.
《Non centra Reb, ero assente sul campo, ho avuto due occasioni e le ho sapute sfruttare ma, praticamente, non ho giocato.》dico io.
《Per me sei stata bravissima》dice Ludo ridendo.
《Grazie Ludo.》
《Ma se a malapena vedeva il pallone》dice Leonel avvicinandosi, dandomi un bacio sulla guancia e mettendo il suo braccio sulle mie spalle. Adoro questa sua abitudine.
《Sei tu che non hai visto la partita. Metteti gli occhiali》
《Sisi certo, solo perché non vuoi ammettere che hai fatto schifo》
《Tu fai schifo non io》dico dandogli un pugno sul petto e lui ride.
《Hem.》dice Reb.
《Giusto. Leonel loro sono Rebecca, Andrew e Ludovica. Ragazzi lui è Leonel》
《Piacere》dice sorridendo e porgendo la mano a tutti.
《Possiamo andare?》chiede lui.
《Sì. Ragazzi noi andiamo, ci vediamo domani》dico salutandoli.
《Divertiti》mi dice Andrew.
《Certo biondo》gli faccio la linguaccia e me ne vado insieme a Leo.
《Leo, mi accompagni a casa mia?》
《Certo》dice sorridendo. È troppo gentile e premuroso. Stavolta la partita si è tenuta alle 20:45 e, adesso, sono circa le 23:00.
Arriviamo davanti il portone di casa mia.
《Grazie》gli dico.
《La smetti di ringraziarmi?》dice lui ridendo.
《Scusa》
《E di scusarti?》aggiunge
《Scusa》lui alza gli occhi al cielo ed io rido.
《Non devi ne scusarti ne ringraziarmi, tutto ciò che faccio per te lo faccio con piacere, nessun disturbo. Capito?》io gli sorrido e mi avvicino a lui. Cosa stai facendo? Non lo so. Lui si avvicina a me finché le sue labbra non toccano le mie. Iniziamo a baciarci ed io, non so il perché, scavalco il freno a mano e mi siedo sopra di lui, senza staccarmi. È un bacio appassionato e la sua lingua sa di menta. Lui mi stringe dai fianchi e allunga una mano sul mio gluteo stringendolo. Stacca e mi guarda come per chiedermi: "sicura di quello che stai facendo". Di risposta continuo a baciarlo e a stringermi più forte a lui. L'altra mano la mette sotto la mia maglietta facendo su e giù sul mio addome, finché, non arriva all'elastico dei fusò. Scende più giù con il dito e mi accarezza proprio lì. Io mugolo. Il bacio si fa più intenso, più appassionato. Infila la sua mano dentro le mie mutande ed inizia a fare su e giù. I suoi baci soffocano i miei gemiti. Vediamo il portone di casa mia aprirsi per poi richiudersi ed io mi stacco e lui toglie la mano.
《Forse è meglio se vado》dico ansimando.
《Sì, vai》ansima anche lui.
《'Notte》
《'Notte》
Scendo dalla macchina e lui parte subito.
Mi avvicino al portone e, prima che io possa aprirlo, mi sento scaraventata contro il muro. Ma è una nuova moda? Sbattiamo Stella per i muri della città.
《Mi spieghi a che gioco stai giocando?》chiede lui. Fede. Il suo viso è vicinissimo al mio che quasi mi manca l'aria.
《A nessun gioco》lui fa una risara ironica.
《Certo, prima mi baci, dopo fai l'acida con me e dopo dormi da Leonel, complimenti al "nessun giochetto"》
《Mi hai baciato tu. E poi non vuoi avere relazioni, hai baciato tante di quelle ragazze. Dormo con chi voglio! Ma sei ubriaco?》cerco di spingerlo ma lui mi blocca i polsi.
《Sì ma lo volevi anche tu quel bacio》dice calmo guardandomi negli occhi.
《No》sbotto.
《Mi stai dicendo che se faccio così tu non provi niente?》mi chiede, non mi dà neanche il tempo di rispondere che appoggia le sue labbra sulle mie.
Il suo è un bacio bisognoso, caldo e lento. La sua lingua sa di alcool che, mescolato con il retrogusto di menta, fanno una combinazione perfetta. Lui mi spinge contro il muro attaccandosi a me e il bacio diventa più violento, voglioso e veloce. Metto la mia mano dentro i suoi capelli e li strattono. So che adora quando lo faccio. Spinge i suoi fianchi contro i miei. Io lo fermo.
《Sei ubriaco...》e lo spingo.
《Ho bisogno di te》
《Hai bevuto》
《Lo so! È inutile che me lo ripeti, so cosa faccio!》
《A me non sembra》
Mi rispinge contro il muro abbracciandomi. Appoggia la testa sul mio collo ed io gli accarezzo i capelli.
《Posso dormire con te?》mi chiede ed io acconsento. Ha bevuto molto anche se gli avrei detto di no, lui sarebbe già coricato a dormire sul mio letto. Apro il portone ed andiamo in camera. Ci corichiamo e lui, come le altre volte, fa aderire la mia schiena al suo petto.
La sveglia suona, è già ora di alzarsi. Perché le ore di lezione, a volte, sembrano non passare mai e, invece, il resto delle ore passa come niente? Sembra che il tempo voglia farti soffrire a scuola.
Ho dormito bene, niente incubi e niente 5:21.
《Fede, alzati》dico assonnata, stroppicciandomi gli occhi ma nessuno mi risponde. Mi giro e non trovo nessuno. Mi alzo e vado in bagno, controllo in cucina e nelle varie stanze: non c'è nessuno.
Fede se n'è andato.

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