Capitolo 50

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Federico pov's
《Fede, hai capito? Ti raccomando!》urla Reb.
《Sì, ho capito: domani sera a casa di Ludo per la videochiamata con Stella》
《A che ora?》
《Alle 21:55》
《Bene, sei stato attento, dieci con lode》
《Grazie》dico ridendo.
Le lezioni sono finite da circa cinque minuti, sto aspettando che esce Stacy.
《Amore》
《Hey》dico lasciando un bacio sulle sue labbra.
《Andiamo?》chiede lei.
《Certo》ci prendiamo mano per la mano e incominciamo a camminare.
Oggi passeremo il pomeriggio insieme.
Camminiamo sul corso ormai da due ore, siamo entrati in tutti i negozi del mondo. Appena vedeva qualcosa andava in camerino a provarsela per poi chiedermi: 'amore, come mi sta? Che ne pensi' ed io ogni volta le rispondevo 'benissimo, prendila' un po' per il fatto che mi annoio ma, in realtà, le sta bene tutto, soprattutto con il nuovo colore di capelli, devo dire che quel rosso le dona molto, mette in risalto i suoi occhi color caramello. I suoi occhi sono così caldi e dolci, appena li guardi ti rivelano tutto, gioia e felicità mescolati tra di loro. Niente misteri, niente vuoti, quegli occhi sono completi, non manca nulla. E in effetti cosa dovrebbe mancarle? Ha una sorella maggiore e un fratello minore, i suoi genitori vanno d'amore e d'accordo e sono sempre stati presenti e amorevoli verso i figli, sta bene economicamente, molto bene direi, è una ragazza stupenda, possiede tutto ciò che vuole. Il suo sogno è sempre stato quello di diventare una modella e a Parigi ha realizzato questo suo sogno, ha sfilato per grandissimi sarti e artiggiani della moda e fatto da modella per le più grandi agenzie di moda come Chanel e così dicendo. Ha tutto quello che desidera.
《Andiamo in spiaggia?》opto io, è da molte ore che camminiamo e camminiamo.
《Mh, certo》risponde lei con un sorriso. Quel sorriso perfetto...
Le do un bacio breve e andiamo in spiaggia.
Mi sdraio a terra tenendomi sollevato con i gomiti e lei si siede a cavalcioni su di me.
《Che stai facendo?》chiedo con un sorriso malizioso.
《Non pensare a male. Non mi siedo sulla sabbia con questi vestiti che costano più di tutti i vestiti Versace messi insieme》dice ridendo.
Io la tiro da un braccio facendola cadere sopra di me ed inizio a baciarla.
Il bacio è lento, accogliente e caldo. Le sue labbra sono perfette... però manca qualcosa, non so esattamente cosa.
Il bacio diventa più violento e più bisognoso ma io non riesco a capire cos'è che manca, perché non si accende quel fuoco dentro di me?
Lei mette una mano sulla mi spalla e mi stacca.
《Che c'è? Che hai?》mi chide guardandomi dentro gli occhi.
Il suo sguardo mi scruta fino in fondo ed io ho il bisogno di distoglierlo subito.
《Niente...》
《Non ti credo. Cosa c'è che non va?》mette due dita sotto al mio mento e solleva la testa obbligandomi a incrociare il suo sguardo.
《Niente, va tutto bene》sforzo un sorriso.
《Mh... okay》mi lascia un bacio tenero sulle labbra e si alza.
Il suo cellulare inizia a squillare.
《Scusami un secondo, devo rispondere》dice lei ed io annuisco come per dirle: 'rispondi pure, non fa niente'.
Lei si allontana un po' da me ed inizia a parlare.
Ma cosa c'è di strano nei suoi baci? Perché quando bacio lei non scatta niente dentro di me? Cos'è che manca nelle sue labbra?
Stacy è la ragazza che ho odiato e amato in questi due anni, pensavo solo ed esclusivamente a lei ed ora che è qui è come se non fosse la ragazza giusta per me, sento una specie di vuoto dentro che lei non riesce a colmare. Stacy possiede tutte le caratteristiche che un ragazzo cercherebbe in una ragazza e allora perché non mi soddisfa? Perché sento che non fa per me?
Dio, odio sentirmi così, in confusione.
《Devo tornare a casa》mi avvisa lei sbruffando ed io annuisco.
Sale nella mia macchina, si allaccia la cintura ed io metto a moto.
La accompagno fin sotto casa.
《Grazie per questo pomeriggio, sono stata bene con te e mi mancava trascorrere giornate del genere》dice sorridendo e lasciando una sequenza di baci.
《Buonanotte》sussurro io.
《'Notte》sorride ed io le lascio un bacio breve. Scende dalla macchina ed entra dentro casa.
Niente. Non ho provato niente. Di nuovo.
Decido di andare al pub.
《Hei, amico, che ti succede? Sei proprio giù》dice Marco con un sorriso in faccio e versandomi da bere. Giuro che se non mi offrisse da bere, gli leverei quel sorrisetto odioso dalla faccia. Che cazzo si ride?
《Niente》dico sorseggiando.
《Domani è il gran giorno》dice sempre con quel stupido sorriso in faccia. Ma a che pensa?
《Che giorno?》
《Come 'che giorno?' Domani sapremo se Ice ha vinto il concorso!》già giusto.
《Ah sì, domani devo andare da Ludo, faremo una videochiamata e sapremo il risultato 'in tempo reale'》dico scimmiottando la voce di Reb.
《Sì, me l'ha accennato Stella, non vede l'ora di vedervi, le mancate tutti》mh, okay, cosa mi dovrebbe importare?
《Okay》dico continuando a bere.
《Cos'è che ti turba?》non voglio raccontare niente a lui, lo racconterebbe a Stella e poi non lo conosco nemmeno.
《Niente》
Lui si arrende e va a parlare e a servire altri clienti per poi ritornare da me.
《Posso farti una domanda? Oltre a questa ovvio》azzardo io.
《Certo, chiedi pure》
《Perché hai sempre quel sorrisetto addosso?》lui inizia a ridacchiare.
《Per prima cosa è il mio lavoro; immagina se andando in un pub qualcuno scontroso ti servisse da bere, io non ci ritornerei. Seconda cosa sono felice》
《E allora come fai ad essere sempre felice?》
《Credo che tu saresti l'ultima persona al mondo con cui ne parlarei, non so come potresti prenderla quindi non dirò niente》dice alzando le mani in segno d'arresa e ridendo. Io annuisco, saluto e torno a casa.
Mi sdraio nel letto ed inizio a fare due partite a Fifa. Ovviamente io, come squadra, scelgo la Juventus. Vinco e segno sempre con Dybala... già Dybala... quel tatuaggio... okay, per adesso, basta giocare. Chiudo la play e mi stendo guardando il soffitto, ormai ogni sera, verso quest'ora, mi ritrovo sempre così: io che fisso il soffitto. E come al solito inizio ad ascoltare musica.

"E come tutto può cambiare da notte a giorno
So' morta prima di iniziare ma a volte torno
Cerco un impatto micidiale ma in questo mondo
O firmi un patto criminale o stai messo in fondo
E non sorrido molto
Il tempo che investi i soldi che trai
Diviso da ciò che vorresti da quello che fai
Come ti stai?
Dai so che ti sdrai
E manco so come ti chiami
Dammi un attimo un paio di ali
Taglio legami
E il mondo che pensi che vivo
Giuro che in fondo fa schifo
Da come mi guardano gli altri
Ancora mi fanno il tifo
Il fallimento non è contemplato
Non mi sono mai accontentata
E questo è il risultato
Scusa mami, io non sto bene
Ho sempre mal di vita e argento nelle vene
E so che il mio talento è tutto ciò che m'appartiene
Non vado dove soffia il vento
Ma da dove viene"

E già, com'è che tutto può e cambia da notte a giorno? Lei non sorride mai, con nessuno ma con me ha sorriso e...no. Lei è sempre andata contromano, non le piacciono le sfide facili.

"Tutto quello che ho toccato è diventato polvere
Sto troppo male troppi dubbi da risolvere"

Questa frase è significativa per tutti noi, chi è che non sta male per i troppi dubbi? Il primo sono io, in questo momento. Il mio dubbio è Stacy.

"Ammetto che il mio appartamento
È un po' un accampamento
Stanze con la kappa dentro
Dove il fumo scappa lento
Da un tubo di scappamento
Sarà l'adattamento
In un nuovo distaccamento
Paga due gratta cento
Stella al mic c'ha talento
Non pago più il riscaldamento
E quando m'addormento
Stiro per il freddo
E tiro su le pezza sopra il mento
Mischio farmaci da svenimento
Dopo tutto I'm talento"

Credo che, se in quel periodo, Stella avrebbe aperto una delle finestre facendo uscire fuori tutto il fumo, qualcuno avrebbe urlato "Abemus Papa"

"È la condanna di chi aspira a tanto
La mia ambizione è il peggior dramma
E devi starmi accanto
Fin quando già ce l'ho rinchiuso
Il cuore già ce l'ho confuso
E lascerò contuso
Adesso ho chiuso"

Lei non ha nessuno accanto a lei... chi vuole accanto a lei? Il cuore, in questo momento, ce l'ho confuso anch'io. Dovrei chiudere anch'io con questa storia.
Stella è un mistero, un puzzle da risolvere, in ogni canzone racconta momenti della sua vita, lascia domande su domande ma aiuta molto, aiuta le altre persone con gli stessi problemi.
Perché con Stacy non si accende quel fuoco dentro di me? E cos'è successo quella sera con Stella?

Il mio Diazepam BluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora