Inutile dire che quando sono arrivata a casa, dopo aver passato il pomeriggio con Michael, Ashton mi ha fatto il terzo grado. Ha cominciato a chiedermi tutto ciò che abbiamo fatto o ci siamo detti, e non dovevo omettere nessun dettaglio. La gelosia di questo ragazzo mi sta sfuggendo di mano! Ma come biasimarlo, Michael gli ha praticamente detto di avermi "toccata". Ho passato, quindi, tutta la sera a spiegargli che non era successo niente tra me e Michael, ma ogni volta che provavo a dirglielo lui cominciava ad agitarsi e ad urlarmi contro con quella voce stridula, da quattordicenne in preda agli ormoni, che lui era stato in pensiero per me tutto il pomeriggio. La voglia di farlo addormentare con una padellata in testa era tanta ma, da persona razionale, mi sono trattenuta. Anche perché mi sarebbe dispiaciuto troppo rovinare il suo bel faccino. Fortunatamente è riuscito ad addormentarsi mentre mi chiedeva per la cinquantesima volta se Michael mi aveva anche solo minimamente sfiorata. Funzionerà un po' come contare le pecore perché stava venendo sonno anche a me a forza di dare sempre la stessa risposta. Purtroppo però la cinquantesima domanda è arrivata troppo tardi e non sono riuscita a dormire abbastanza. So già che il professore di storia dell'arte mi ucciderà, o peggio, mi costringerà a disegnare colonne per il resto della mia vita. Credo che l'ossessione del mio professore per le colonne dei templi greci sia pari a quella di Marinette per Justin Bieber.
No, forse non così tanta. Ma ci siamo vicini.Riesco ad evitare un ritardo sulla mia pagella grazie al bidello, Niall, che ha provato ad usare la scopa come mazza da golf per colpire un barattolo di latta, vuoto fortunatamente, per prepararsi al torneo di golf di questo weekend. Purtroppo per lui, e fortunatamente per me, il barattolo è andato a colpire i piedi del professore, che stava camminando velocemente nel corridoio, facendolo finire con il sedere per terra. Le sue urla contro il bidello, che è diventato il mio nuovo idolo, si sono sentite per tutto l'istituto. Potrebbe quasi fare concorrenza ad Ashton in campo di urli!
Fatto sta che torno a casa con un racconto esilarate per Ashton ed un sorriso, che presto si spegne, quando vedo Ashton urlare contro Michael, che sghignazza divertito.
«Ehi! Che sta succedendo?» chiedo raggiungendoli di corsa, pronta a far finire tutto ciò prima di attirare l'attenzione. Non mi è mai piaciuta la gente che guarda storto o incuriosita quello che sta succedendo.
Subito Michael alza le mani, in segno di resa. «Chiedilo al tuo fidanzato! Io stavo aspettando la mia... amica e lui comincia ad insultarmi a caso!» Sbuffo sotto i lamenti, in parte ironici, di Michael. «Cosa siamo all'asilo?»
I due ragazzi si imbronciano facendomi sbuffare ancora di più.
«Non posso sopportare che questo essere con una spugna colorata in testa ti tocchi!» esclama, alzando di qualche ottava la voce, Ashton. «Ehi! Come osi insultare i miei capelli! E poi non l'ho sfiorata con un dito! E non ci avrei neanche provato, visto che non posso dire niente senza essere insultato, figurati anche se le avessi solo sfiorato i capelli! Come fai a sopportare una perfettina del genere?»
Come osava...! «Io perfettina? Voglio solo che nella Boutique ci sia ordine e che i vestiti siano abbinati correttamente!» E non sapete quanto la mia mano voleva fare conoscenza con la sua guancia...
«Non ti permetto di dare alla mia ragazza...» inizia Ashton, ma viene subito interrotto da Michael, che mi punta il dito contro.
«Tu non vuoi che ci sia ordine, tu vuoi che si faccia come vuoi tu! E non dire che non è vero! Non tutto sarà sempre prefetto!»
Lo fulmino con lo sguardo, spostando il suo dito, che teneva ancora puntato verso di me.
«Non voglio fare come mi pare! E non voglio neanche la perfezione! Se tu non sai abbinare ciò che esponi non è colpa mia! Io ti sto solo indirizzando alla giusta strada!» esclamo, alzando i capelli con la mano, con aria da diva, che fa alzare gli occhi a cielo a Michael.
«Non voglio...» inizia lui, ma lo fermo, guardandolo dritto negli occhi. «Continua a parlare e ti infilo la mazza da golf di Niall nel...» Michael scoppia a ridere, imprendendomi di finire la frase. «Vedo che il tuo lato volgare sta venendo fuori...» dice, avvicinandosi maggiormente a me, sorridendo maliziosamente. Continuo a guardarlo male finché un colpo di tosse non ci riporta alla realtà, e li mi rendo conto di quanto siamo vicini. Lo allontano da me, cercando di trattenere il rossore che sta per spuntarmi sulle guance per non darla vinta a Michael, che continua ad avere stampato in faccia un sorriso malizioso. Afferro la mano di Ashton, pronta a tirarlo via da questa situazione, quando una voce stridula ci fa voltare.
«MICHAEL!!!» urla una ragazzina, quella di due giorni fa.
Gli salta subito al collo, prima di poggiare le sue labbra su quelle del ragazzo dei capelli rossi, in un bacio per niente dolce e romantico. Decido così di andarmene, schifata e infastidita dalla scena, trascinandomi dietro Ash. «Chi era quella?» chiede atono. Scuoto la testa. «Credo uno delle tante ragazzine che pensano che Michael le ami.» Lui annuisce, distante. Per questo mi fermo, facendolo girare in modo da avere i suoi occhi color nocciola nei miei, prima di afferrare le sue mani. «Hai visto anche tu! Io e Michael non possiamo sopportarci. Tra di noi non ci sono altro che litigi.» cerco di spigargli. Lui annuisce semplicemente. «Ash...» «C'era molta tensione tra di voi...» mormora, abbassando lo sguardo. «Tra noi due non c'è niente di niente! Puoi stare tranquillo!» Detto questo gli afferro il mento, incastrando il suo sguardo nel mio, prima di posare dolcemente le labbra sulle sue. Un bacio dolce e leggero, niente a che fare con quello che si sono dati Michael e la ragazzina. «Ti amo.» sussurra sulle mie labbra. Io sorrido. «Ti amo anche io.» E in tutto questo non posso evitare di sentire lo sguardo di Michael bruciare sulla mia schiena.---
Funny Fact: Il mio prof di storia dell'arte ha veramente una fissazione per le colonne. E ne ho disegnate fin troppe!Ho dato l''onore' di pubblicare questo capitolo a oopshichiara non che mia Harry!
Comunque è figo aggiornare mentre sei a scuola!
Baci
||Vane
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Job Interview [Michael Clifford]
Fanfic«Stai scherzando vero? Vuoi lavorare conciato così? Ma scherzi?» «Ehm... che cos'ho che non va?» «Non lo so, i capelli rosso fuoco per esempio? Oppure gli orribili maglioni troppo larghi, che ti coprono le mani? O forse tutti quei tatuaggi e quel...