Unexpected Invitation

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Rimasti soli rimanemmo a fissarci per qualche secondo. Non sapevo cosa rispondere. Avevo una grande voglia di stare da sola e farmi una lunga dormita, ma Robert, con aria imbarazzata, era in attesa di una mia risposta. Mi stupiva questa tutta sua improvvisa preoccupazione, visto le prime vicissitudini dove entrambi non avevamo di certo tirato fuori il meglio di noi stessi. Gli lanciai istintivamente un'occhiata torva, senza un apparente motivo.

"Se ti sto disturbando me ne vado" disse con aria quasi scocciata, cogliendo l'occhiataccia "scusami il disturbo" fece per voltarsi. Bella mossa, Alice.

"No" esordii richiamando la sua attenzione "Scusami, resta pure se vuoi" mormorai, facendogli cenno di entrare.

Entrando, senza accorgersene, inciampò nella pila di libri che mi ero portata da casa, facendoli cadere per tutta la stanza. Ancora non avevo avuto modo di sistemarli sugli scaffali. Camilla aveva aperto tutti gli scatoloni di libri e cose varie che avevo mandato le settimane scorse, e aveva pensato bene di mollare tutto in mezzo alla stanza in attesa che mettessi in ordine. In genere non ero quella che si poteva definire una persona molto ordinata, dovevo ammetterlo, ma a questo giro non era colpa mia.

"Scusa" disse abbassandosi per sistemare l'incidente libresco. Risi sotto i baffi. "Vedo che l'ordine non è il tuo forte!" puntualizzò con ironia.

"Che intuito!" ammisi ironicamente a mia volta "ma giuro che sistemerò".

"Bene..." continuò, abbozzando un sorriso "vediamo cosa abbiamo qui..." ispezionò ogni libro che gli capitava in mano mentre li impilava diligente uno sopra l'altro.

"Certo, Robert" lo esortai sarcastica "fatti pure come se fosse casa tua".

"Ti sei seriamente portata dietro tutti i libri di Harry Potter?".

"Ovviamente" risposi abbozzando un sorriso "il primo amore non si abbandona mai. Probabilmente li comprerò anche in inglese" ammisi, non vedendo l'ora di allargare la mia collezione di libri.

"Personaggio preferito?" chiese incuriosito pensando di sapere la mia risposta.

"Non è Cedric Diggory. Mi dispiace per te".

"Non avevo insinuato nulla del genere" sogghigno, alzando le braccia "Tu mi dai l'idea di essere più una piccola Hermione Granger. Sempre con quell'aria da so tutto io e voi non capite un cavolo".

Alzai gli occhi al cielo "Sempre simpatico, Pattinson" parlottai "ti hanno mai detto di fare un film comico?".

Alzò le spalle senza darmi corda "Casa d'appartenenza?".

"Sei venuto qua per fare un discorso su Harry Potter? Non che mi dispiaccia" sogghignai.

"Dai dimmelo. Scommetto Serpeverde, non puoi appartenere ad un'altra casata con il bel carattere che ti ritrovi" mi punzecchio, avvicinandosi al letto.

"Tassorosso" sorrisi. Lui scoppiò a ridere.

"Non ci credo neanche se lo vedo".

"Pottermore non mente. Il cappello ha preso la sua decisione" dissi alzando le spalle "mi dispiace per te ma dovremmo condividere la sala comune di Tassorosso".

"Pazienza, mi abituerò alla tua presenza" facendo spallucce continuando a scherzare "il prefetto di Tassorosso Cedric Diggory tenterà di renderti il soggiorno ad Hogwarts anche a una come te. Si sacificherà per il bene della casata".

"Vorrei ricordarti che Cedric alla fine del suo sesto anno non fa una bella fine al Torneo TreMaghi" dissi abbozzando un sorriso beffardo.

Tutto questo parlare di Harry Potter mi stava rimettendo di buon umore, per giunta con una persona che aveva seriamente preso parte all'universo di Harry Potter. Un pochino lo invidiavo.

Set fire to the rain || Robert Pattinson FF || Completa (IN REVISIONE).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora