Behind every shot, there is an act of love

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"Eccoci" annunciò Robert aprendomi lo sportello dell'auto, dopo esserci fermati di fronte a un gigantesco edificio di vetro.

Per tutto il viaggio non ho fatto altro che torturarmi l'unghia dell'indice destro a causa del nervoso, sotto lo sguardo vigile di Robert che quando poteva distoglieva lo sguardo dalla strada per darmi un'occhiata.

Uscendo dalla macchina, tirai un forte sospiro e ci dirigemmo verso l'entrata del grande edificio di vetro che ospitava l'agenzia della madre di Robert.

"Stai tranquilla" mi ripeté per l'ennesima volta mentre chiamava l'ascensore.

"Sono tranquilla" cercai di convincerlo abbozzando un sorriso "tranquillissima".

"Lo vedo" sogghignò "Mi stai solo stritolando la mano sinistra, ma noto con piacere che sei molto calma" sghignazzò entrando nell'ascensore.

"Scusa" dissi imbarazzata mollando immediatamente la presa.

Per distrarmi, decisi di prestare tutta la mia attenzione al display nel quale scorrevano i numeri dei piani dell'edificio che l'ascensore raggiungeva durante la sua salita. Noi eravamo diretti al venticinquesimo piano.

"Tre...quattro...cinque..." mormorai sottovoce cercando di stemperare la tensione che avvertivo dentro di me.

Accanto sentii Robert ridacchiare, mi voltai verso di lui e notai lo sguardo divertito con il quale mi osservava.

"Ti rilassa contare i piani?" rise "a volte sei strana forte Alice" continuò con aria divertita afferrandomi per un braccio per attirarmi verso di sé.

"Ti prendi gioco di me, Rob?" gli sorrisi avvicinandomi al suo viso.

"Può essere" mi sussurrò ormai vicino alle mie labbra.

"Allora" sussurrai sfiorandogli le labbra "vai a quel paese!" esclamai spingendolo via.

Mi rivoltai verso il display. Quindicesimo piano.

"Vieni qua, stupida" disse pochi istanti dopo spingendomi delicatamente contro la parete dell'ascensore, premendo subito dopo le sue labbra contro le mie.

Questa volta non lo respinsi, anzi mi lasciai trasportare dal suo bacio. Un bacio liberatorio, rassicurante, che fece crollare tutte le mie preoccupazioni in pochi secondi e ora come ora lo volevo più che mai. Gli gettai le braccia intorno al collo, attirandolo ancora di più verso di me e feci scivolare lentamente le mani tra i suoi capelli. Il bacio si fece sempre più intenso. Robert fece scorrere le mani che aveva poggiato intorno al mio viso lungo il collo, provocandomi un leggero brivido lungo la schiena. Staccandosi per qualche istante dalle mie labbra e lo sentii sorridere. Ripresi a baciarlo con avidità, lo volevo e ora che potevo averlo non potevo più farne a meno. Mi afferrò i fianchi per spostarmi dalla parete dell'ascensore in modo tale da attirare il mio corpo ancora di più contro il suo. Il fiato cominciò a farsi sempre più corto, il mio cuore batteva alla velocità del suono e una strana sensazione cominciava a divulgarsi nel mio ventre. Anche se strana non era perché sapevo cosa il mio corpo desiderasse in quel momento. Può un semplice bacio farmi questo effetto?

Din.

Il campanello d'avviso dell'ascensore ci avvertì che eravamo giunti a destinazione. Ci staccammo, seppur a malincuore, cercando di ricomporci il più velocemente possibile e le porte dell'ascensore si aprirono.

"Buongiorno Robert!" lo salutò una donna bruna sulla quarantina, seduta al centro dell'atrio dietro ad un bancone. Ci avvicinammo al bancone e la donna mi guardò con aria stupita.

"Buongiorno Norah, come va?" le domandò cordiale "è un po' che non ci si vede".

"Tutto bene, grazie" gli sorrise "Tua madre mi aveva detto che saresti passato. . .l'avviso che sei arrivato " lo informò continuando a sorridergli.

Set fire to the rain || Robert Pattinson FF || Completa (IN REVISIONE).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora