Set fire to the rain || Robert Pattinson FF || Completa (IN REVISIONE).

I'd still like to believe in love

Salendo le scale ringraziai qualsiasi divinità esistente consapevole che non mi sarei trovata davanti nessuna scena oscena una volta rincasata. Entrando trovai Camilla sul divano intenta a guardare la televisione. Come aveva detto poco fa Robert, nessuna traccia di Tom.  Posai le chiavi sul tavolino all'ingresso, mi tolsi la giacca e mi buttai sul divano accanto alla mia amica.

"Buonasera" la salutai schioccandole un bacio sulla guancia.

"Buonasera a te! Noto con piacere che sei ancora viva" ghignò sistemandosi meglio sul divano.

"Nessun morto e nessun ferito, anzi forse qualche ferito ce lo siamo lasciato alle spalle" ridacchiai ripensando a Cassandra. Camilla mi lanciò un'occhiata perplessa, ma lasciò cadere il discorso.

"Allora com'è stato uscire con Robert? Anzi con l'amore della tua vita" chiese tirandomi una gomitata e scoppiando subito dopo a ridere. Le diedi una spinta leggera divertita. 

"Spiritosa!".

"Seriamente Ali, raccontami".

"Ti racconterò tutto se tu una volta per tutte mi darai che cavolo nascondete tu e Tom e quello che è successo negli ultimi mesi. Sono la tua migliore amica e non puoi lasciarmi all'oscuro" brontolai offesa.

"No, prima te".

Scossi la testa facendole capire che non avrei aperto bocca fino a nuovo ordine. In tutta risposta sbuffò scocciata e dopo aver fatto un respiro profondo cominciò a raccontarmi tutto.

"Non ti ho detto nulla fino ad ora perché non volevo renderti partecipe delle mie, come posso definirle, disgrazie amorose visto quello che stavi passando ultimamente...Robert è stato gentile?" mi chiese tentando di cambiare discorso.

"Cams" l'ammonii facendole un'occhiataccia. Chiamarla con il soprannome che le avevano affibbiato i ragazzi mi divertiva parecchio. 

"Va bene" sospirò "vuoi che parta dal principio?" mi chiese come se non sapesse che le avrei risposto di sì. Annuii decisa, volevo sapere ogni cosa.  Sapevo che la curiosità uccideva ma non potevo farci nulla, dovevo sapere cosa stesse succedendo nella vita di Camilla. In un certo sento mi sentivo un po' in colpa. Dopo la rottura con Lorenzo non aveva fatto altro che consolarmi e non avevamo più avuto modo di parlare di quello che le stava accadendo in questi ultimi mesi, se non qualche accenno. Mi raccontava delle sue avventure, di questi suoi nuovi amici inglesi, ma non era mai entrata troppo nel dettaglio. Inoltre ero così totalmente presa dai miei pensieri, dall'università e dal mio dolore, che non mi rendevo conto di aver tralasciato tante cose fuori dalla mia realtà e che le nostre conversazioni erano molto limitate. Ora che finalmente era qui davanti a me, non mi sarei mai più persa nulla della mia migliore amica.

"Certo, voglio sapere tutto. Non tralasciare nulla. Voglio esserti d'aiuto io per una buona volta. Almeno ci voglio provare" mormorai rivolgendole un sorriso tirato.

"Non c'è molto da dire. Tutto è iniziato ad ottobre dello scorso anno, durante la sfilata della collezione Primavera- Estate di Burberry ad Hyde Park. Se rammenti, avevo da poco iniziato lo stage da Vogue e di punto in bianco mi sono ritrovata a quella sfilata con il compito di scrivere un reportage che sarebbe uscito nei giorni seguenti. Ti ricordi com'ero eccitata in quei giorni?" mi chiese con gli occhi che le brillavano soltanto al ricordo di quel giorno.

"Ricordo, me ne hai parlato per una settimana intera. Ricordo anche che te la stavi facendo addosso, cosa che lasciatelo dire non era da te" ridacchiai.

"Credimi, sono terrorizzata tuttora. Soprattutto ora, sapendo che il mese prossimo mi prenderanno a tutti gli effetti a lavorare da loro" notai il suo sguardo terrorizzato ma al contempo estasiato. Con la fine del master aveva realizzato il suo sogno nel cassetto, diventare una giornalista di moda e per giunta per Vogue UK. Vederla realizzarsi definitivamente mi rendeva davvero felice. Per me ancora la strada era ancora tutta in salita, ma ero sicura che ce l'avrei fatta.