Sixty tulips

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Los Angeles, 6 settembre 2012

POV ROBERT

Non avrei pensato che iniziare nuovamente la mia routine mi sarebbe costata così tanta fatica, o meglio, non mi era capitato mai quelle rare volte che mi ero allontanato da Londra per l'estate.

Erano le sette del pomeriggio e mi stavo dirigendo verso lo Stample Center di Los Angeles per gli MTV Video Awards, dove insieme ad alcuni miei colleghi del cast farò un'apparizione speciale per promuovere l'ultima parte di Breaking Dawn. Parlando proprio di quest'ultimo, dovevo ammettere che una parte di me era sollevata che questa saga fosse terminata. Finalmente avrei levato una volta per tutte i panni di Edward Cullen, anche se ero fortemente consapevole che dovevo a lui tutto il mio successo. Se non avessi ottenuto questa parte probabilmente a quest'ora non sarei qui e, soprattutto, non starei facendo uno dei lavori più belli del mondo. Ricordo come fosse ieri la frustrazione di quel periodo. Non riuscivo ad ottenere più nessun ruolo e per un momento pensai davvero che non fossi destinato a questo tipo di carriera. Invece, dopo anni di sacrifici e di duro lavoro, ero finalmente pronto ad aprirmi a nuove possibilità lavorative, investire tempo per calarmi in nuovi ruoli e lavorare a progetti molto più impegnativi. Inoltre, cominciavo seriamente ad essere stufo di questa routine promozionale sfiancante dovuta alla saga di Twilight e da un lato ringraziai che tutto questo fosse quasi terminato. Sbuffai e mi sfregai nervosamente gli occhi. Ringraziai il cielo che Kristen non era con noi. Avrei potuto seriamente dare di matto. Nonostante a Londra avessimo messo tutto in chiaro, soltanto l'idea di stare intorno a lei mi rendeva nervoso. Avevamo deciso di mantenere un rapporto d'amicizia civile e nient'altro, anche se non ero molto sicuro che avesse recepito il messaggio.

A destarmi dalle mie riflessioni riguardo il mio lavoro e dal mio pessimo umore, fu il mio cellulare che vibrò all'interno della mia tasca avvisandomi dell'arrivo di un messaggio.

Buona fortuna per stasera, tesoro! – A.

Alla vista di quel messaggio, mi si stampò subito un sorriso sulle labbra. Non era nulla di che, ma soltanto il fatto che fosse da parte sua bastava a farmi tornare il buon umore.

Alice ormai era parte integrante della mia quotidianità. Non avrei mai potuto immaginarmi un giorno senza la sua presenza. Mi mancava, ma anche se non potevamo essere fisicamente vicini, non la sentivo mai distante. Anche a migliaia di chilometri riusciva a starmi accanto. Non che avessi qualche particolare momento di sconforto o problema che richiedeva la sua attenzione, ma riusciva sempre a farmi sentire la persona più importante della sua vita. A questo giro penso di non essere mai stato innamorato così tanto di una persona come lo ero di lei, soprattutto se a mancarmi era anche il suo caratteraccio che a volte prendeva il sopravvento sulla ragazza per la quale avevo perso la testa. Forse è proprio quando impari ad apprezzare i difetti di una persona, che puoi davvero dire di esserne innamorato e a quanto pare era davvero così.

"Robert siamo arrivati!" esclamò Taylor richiamando la mia attenzione "pronto al delirio?" mi chiese divertito.

"Robert è sempre pronto" ridacchiò Jackson "non vede l'ora di perdere qualche decibel di udito".

"Non vedo l'ora" borbottai ironicamente. Sentire la gente strillare in quel modo verso di me, mi metteva parecchio a disagio. Effettivamente ancora mi domandavo come non avessi potuto perdere l'uso dell'udito.

"Bene, andiamo!" ci incitò Peter uscendo per primo dalla limousine, dirigendosi così sul red carpet.

Sospirai profondamente, mi stampai il sorriso il più convincente che avessi sul volto e seguii a ruota gli altri fuori dall'auto.

Set fire to the rain || Robert Pattinson FF || Completa (IN REVISIONE).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora