"Robert, ma chi ti ha dato la patente?" domandai ridendo sguaiatamente.
"Taci!" sbraitò, cercando di infilare la macchina all'interno del parcheggio forse un po' troppo piccolo e stretto per la sua Audi R8. Avevo cercato di convincerlo che la macchina non ci sarebbe mai stata, ma cocciuto com'era, aveva voluto fare di testa sua e di infilarsi dentro facendo un'infinità di manovre.
All'ennesima manovra stavo seriamente per perdere la pazienza, incrociai le braccia e cominciai a fissarlo, cercando di non scoppiare a ridergli nuovamente in faccia.
"Senti principessa sul pisello, se ti scoccia aspettare scendi dall'auto così parcheggio in santa pace" borbottò sentendosi pressato "mi metti in soggezione se mi guardi in questo modo".
"Scommettiamo che faccio prima io a parcheggiare che guido da sempre dalla parte opposta?" lo sfidai con un ghigno sulle labbra.
"Ah sì? Bene, accomodati voglio proprio vedere" aprì la portiera di scatto e seccato uscì dall'auto. Feci altrettanto e mi misi al posto di guida.
Robert invece di risalire in macchina dalla parte del passeggero, si mise a braccia conserte seduto sugli scalini davanti alla porta del sua villetta. Aveva messo su quel suo sorrisetto da stronzo e mi fissava con aria di sfida pensando che non sarei mai stata capace. Ebbi un attimo d'esitazione. Avevo già guidato ieri sera quindi non avrei avuto alcun tipo di problema a parcheggiare questa stupida macchina.
Mi voltai verso Robert che mi osservava divertito e mi gridò:
"Allora che aspetti a partire? Ci hai ripensato Bitter?".
In risposta feci rombare il motore, mi misi gli occhiali da sole, abbassai il finestrino, lo salutai con la mano e invece che parcheggiare l'auto partii andando alla ricerca di un parcheggio più decente. Dopo poco ne trovai uno, giusto 250 metri più avanti da quello che Robert aveva prescelto. Feci retromarcia e con sole tre manovre parcheggiai la macchina con successo.
Soddisfatta, scesi dalla macchina e trovai Robert con il fiatone e gli occhi sgranati come se avesse appena visto un fantasma. Gli lanciai le chiavi e le prese al volo.
"Non c'è di che" dissi divertita, passandogli accanto.
"Per un attimo ho pensato che..." ansimò ancora con il fiato corto.
"Cosa? Che ti rubassi la macchina e andassi a pavoneggiarmi in giro per tutta la città?" lo presi in giro ridendo.
"Che spiritosa".
"Lo so" sogghignai "con questo mi sono guadagnata il premio come miglior guidatrice tra i due. "Guarda, mi do anche le pacche sulla spalla da sola per congratularmi con me stessa" continuai cercando di fare la spiritosa.
Neanche il tempo di finire di parlare, che Robert mi rifilò una pacca sulla spalla con troppa forza.
"Ma sei cretino?" urlai, massaggiandomi la spalla "Mi hai fatto malissimo" piagnucolai massaggiandomi la spalla. Per vendicarmi, gli tolsi il berretto che aveva in testa e lo lanciai dentro il giardino di una villetta.
"Idiota, ora come lo prendo?" sbraitò, lanciandomi un'occhiataccia.
"Semplice, suoni al campanello e chiedi se puoi recuperarlo" gli feci l'occhiolino.
"Come no!" bofonchiò "No, adesso ci vai tu".
"Non ci penso proprio" replicai "vai superstar, magari ti regalano una torta. Ho proprio voglia di un dolcino" lo incitai spintonandolo verso la porta della villetta nella quale avevo lanciato il berretto.
Davanti alla porta, Robert tentennò per qualche secondo sul da farsi, ma dopo avermi lanciato un'ulteriore occhiataccia che mi prometteva vendetta, decise di suonare. Gli aprì la porta, una donna sicuramente sulla quarantina, slanciatissima e una chioma bionda ossigenata.
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Set fire to the rain || Robert Pattinson FF || Completa (IN REVISIONE).
FanfictionAlice ottenuta una borsa di studio per un master in editoria alla University Collage London, raggiunge la sua migliore amica a Londra per dar vita ad un nuovo capitolo della sua vita. Dopo un periodo turbolento, Alice rivede nella grande capitale in...