Set fire to the rain || Robert Pattinson FF || Completa (IN REVISIONE).

Awkward awakening

Il mattino seguente venni svegliata dai raggi del sole. Da sempre, prima di andare a dormire, avevo la brutta abitudine di non chiudere le tapparelle. Prima o poi ne avrei pagato le conseguenze, facendo avverare uno dei miei peggiori incubi: i ladri. Già li immaginavo entrarmi in casa dalla finestra, rubarmi di tutti i miei averi e ringraziarmi per avergli agevolato il lavoro. 

"Non può essere già mattina..." mormorai ancora in dormiveglia, abbracciando qualcosa che all'inizio pensai fosse il mio cuscino. Era troppo duro per esserlo. Non a caso alla fine si rivelò tutt'altro. Lo Capii nel momento in cui il mio "cuscino" mi abbracciò a sua volta. Spaventata, aprii gli occhi di scatto. Alzando lo sguardo verso l'alto, mi trovai davanti una di quelle scene che soltanto nei miei sogni più reconditi avrei pensato di poter vedere: Robert, rilassato e ancora nel mondo dei sogni, che inconsciamente mi stava abbracciando come un orsacchiotto di peluche. Come diavolo era finito Robert Pattinson nel mio letto?

Frastornata, cercai di scogliere l'abbraccio tentando di non svegliarlo, anche se avrei voluto prendere il cuscino e gettarglielo addosso per svegliarlo. Ero interdetta e allo stesso tempo imbarazzata. Continuai a cercarmi di divincolarmi dalla sua presa ma neanche il tempo di fare un minimo movimento, che Robert mi strinse ancora più forte. Ora come diavolo faccio a liberarmi senza svegliarlo? Non volevo svegliarlo, ero troppo a disagio per gestire una situazione del genere. Soprattutto se il tutto si svolgeva tra le sue braccia. Decisi di rimanere così per un altro po', sperando che prima o poi la sua presa si sarebbe allentata, pensando anche a cento modi per non destare dal sonno il bell'addormentato di fianco a me. Da un lato mi dispiaceva anche svegliarlo, ma dall'altro confidai che prima o poi mi avrebbe lasciato andare. Sarebbe stata l'occasione giusta per svignarmela e lasciarlo risvegliare da solo.

Più i minuti passavano e più la situazione cominciava a essere qualcosa oltre l'imbarazzante, ma dovevo ammettere che allo stesso momento mi divertiva. La teenager che era in me, urlava sapendosi avvinghiata a Robert, avrebbe pagato oro per vivere una cosa del genere. La me del presente, pensando ai trascorsi dei giorni precedenti, e soprattutto al fatto che avesse nel letto qualcuno che conosceva a malapena, riteneva questa situazione davvero fuori luogo. Non sapevo a quale parte di me dare retta. 

A un tratto, sentii l'abbraccio sciogliersi poco a poco, probabilmente stava per svegliarsi. Decisi quindi di fuggire dalla sua morsa e mi spostai nell'altra piazza del letto.

"Lo sapevo!" urlò una voce maschile, spalancando la porta socchiusa della camera. Tom.

"Shh!" esclamai rizzandomi sbigottita sul materasso  "Non urlare! Rob sta ancora dormendo" gli feci notare indicandolo, il quale sentendo Tom urlare, si era girato dalla parte opposta del letto mugugnando.  Forse lo dissi più per me che per lui, sapendo che da lì a poco avrei dovuto affrontare quella strana situazione. 

"Oh adesso lo chiami pure Rob? Vedo che stanotte non mi sono dato da fare solo io." sogghignò  "lo sapevo che dal vostro odio sarebbe nato subito qualcosa" continuò con finta aria sognante.

"Prima di dire cazzate le pensi o ti escono così dal nulla? Non è successo un bel niente e poi non so neanche come Robert sia finito del mio letto!" mi giustificai con impaccio, mentre Tom tratteneva un sorriso pensando che stessi mentendo. Se mi fossi ritrovata davanti anche io una scena del genere, probabilmente non ci avrei creduto neanche io, ma era la verità.

"Donne" mugugnò "Trovate tutti i modi possibili e assurdi per girare intorno a fatti evidenti solo per avere ragione".

"Oh Gesù santissimo, la pianti di dire cazzate!" ribattei cercando di mascherare la mia irrequietezza. 

"Non dico cazzate,  solo la verità" puntualizzò "se permetti ora vado a rifocillarmi" annunciò voltandosi "dagli dei bacini al bell'addormentato quando si sveglierà...potrebbe apprezzare" concluse con un ghigno e convinto della sua versione per la quale Robert era nel mio letto, si allontanò per andare in cucina a far colazione.