Not enough

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13 novembre 2012


"Alice!" mi chiamò Tom dal soggiorno "Porti tu Bear a fare i bisogni?".

"Oggi non toccava a te?" gli domandai mentre percorrevo il corridoio verso il soggiorno di casa mia. Avevo un paio di lavori che dovevo finire e consegnare entro domani mattina, e non potevo di perdere molto tempo. Ero a buon punto, ma non volevo rimanere fino a notte tarda sui libri.

Tirai verso la cucina, per bermi qualcosa e riposare cinque minuti. Era tutta la mattina che non mi fermavo un secondo, se non per pranzare insieme a Tom, il quale aveva deciso di improvvisarsi cuoco semplicemente riscaldando la pasta del giorno prima. Camilla era a lavoro come sempre e avrebbe finito solo a pomeriggio inoltrato.

"Lo so, hai ragione" continuò venendomi incontro "ma ho un impegno di lavoro dell'ultimo minuto, in più devo andare a prendere Camilla a lavoro subito dopo andare a ritirare i nostri vestiti per la premiere di domani".

"Non riesci a portarlo cinque minuti ora?" lo supplicai, versandomi un bicchiere di succo alla pesca nel bicchiere "devo finire dei lavori per domani e non posso assolutamente perdere tempo".

"Ti prego, Ali" mi scongiurò, unendo le mani a mo' di preghiera "non te lo chiederei se non fosse necessario".

Mi voltai verso Bear, che giocava con un pupazzo a forma di topo sul divano, e mi lasciai scappare una risatina. Mi volsi nuovamente verso Tom, che impaziente aspettava un mio responso.

"D'accordo" acconsentii alzando gli occhi al cielo "non mi farà male prendermi una pausa" continuai facendo spallucce.

"Grazie, grazie, grazie" continuò a ripetere abbracciandomi con troppa forza "Ti sono debitore".

"Tom mi stai soffocando" borbottai, cercando di divincolarmi dalla sua stretta.

"Scusami" ridacchiò "corro a prendere il giubbotto e scappo" e senza proferire altra parola corse in camera di Camilla.

"Visto che sei in debito, stasera si mangiamo la pizza" gridai, cercando di fargli capire quali sarebbero stati i piani per la cena.

"Ricevuto" rispose riemergendo nel giro di pochi secondi in soggiorno mentre Bear, vedendo che poggiavo la pettorina e il guinzaglio sul divano, aveva cominciato a saltare da una parte all'altra della casa per la felicità.

"Devo contare anche Robert?" mi domandò Tom, aprendo la porta d'ingresso. Lo guardai un attimo interdetta, non capendo perché dovessimo anche contare lui che prima di questa notte non sarebbe arrivato. Tom mi fissò in attesa.

"Ali, ci sei?" mi domandò confuso "Viene anche Robert a cena, vero?".

"Non penso sia materialmente possibile" risposi lasciandomi sfuggire una risata "a meno che non gliela portiamo direttamente sull'aereo stanotte" Tom mi fissò ancora confuso. Non capivo il motivo della sua perplessità.

"Ali, Robert arriva tra un'ora" m'informò Tom "Ha anticipato la partenza insieme a tutto il cast due giorni fa".

"Davvero?" gli domandai sinceramente sorpresa di questa cosa. Robert non mi aveva detto nulla stamattina, anzi era un periodo che era già tanto che ci scambiassimo un paio di messaggi al giorno.

"Non lo sapevi?" mi chiese ancora in procinto di uscire dall'appartamento.

"Giuro che non ne sapevo niente" risposi continuando a guardarlo incerta se mi stesse prendendo in giro oppure Robert davvero non mi avesse detto nulla.

Set fire to the rain || Robert Pattinson FF || Completa (IN REVISIONE).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora