To a fresh start

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Rimasi per qualche secondo interdetta. Dopo quasi tre anni, in cui ci eravamo completamente persi di vista sia a causa del suo lavoro ma soprattutto per nostra volontà, le nostre strade si erano nuovamente incrociate.

Ci fissammo per qualche secondo, finché Harry non decise d'interrompere quel momento surreale, facendo delle pernacchie a caso e ci fece scoppiare in una fragorosa risata. Anche il bambino rise divertito e continuò a fare pernacchie come un pagliaccio, sapendo che era proprio lui a farci ridere.

"Ti diverti?" gli chiese Robert avvicinandosi a noi e Harry gli rispose con un'altra pernacchia.

"L'educazione è proprio presa dal padre" gli feci notare ridacchiando "non che la cosa mi sorprenda più di tanto".

"Concordo" asserì, dando un pizzicotto leggero sulle guance di Harry.

"Male zio" si lamentò Harry, guardando Robert imbronciato "fatto bua" lo accusò toccandosi il faccino.

"Robert sii gentile con Harry" lo ammonii, come se la sua presenza fosse una cosa normale. In realtà ero una montagna russa d'emozioni. Totalmente indecifrabili.

"Ma l'ho appena sfiorato" ribatté scioccato e io alzai gli occhi al cielo in tutta risposta. Senza dire altro, andai a sedermi sul divano e poggiai delicatamente Harry sulle mie gambe.

"Dov'è Tom?" gli domandai cercando di mantenere un certo contegno.

"È uscito un'ora fa per sbrigare un paio di commissioni per Sabato" m'informò, facendomi capire che eravamo soli in casa. Che gioia, pensai ironicamente, ma sul momento capii che poco fa avevo fatto una bella figura di merda.

"Scusami Robert" mortificata mi portai una mano davanti alla bocca "non volevo buttarti addosso tutti i vestiti, pensavo fossi Tom" mi giustificai cercando di trattenere una risata. Gli avevo completamente gettato senza ritegno tutti i vestiti dei testimoni addosso.

"Non preoccuparti" abbozzò un sorriso "come puoi vedere Tom mi ha affidato per qualche ora la custodia di quella peste che hai in braccio".

"Ho notato" ridacchiai puntando un dito contro la sua felpa bordeaux sporca di budino al cioccolato "vedo anche che te la stai cavando bene" e lanciai uno sguardo ad Harry, che battendo le mani, era molto preso dai Teletubbies che cantavano come una banda di rincoglioniti. Pensavo non ci fosse nulla di peggio di Peppa Pig o Dora l'esploratrice, ma a quanto pare mi sbagliavo.

"Non è colpa mia se Harry si fa il bagno con il budino" si giustificò passandosi una mano tra i capelli "questo maledetto budino della mucca, ormai è una fissazione e Tom mi ha detto di darglielo".

"Colpa mia" ammisi sorridendo "è un vizio che gli ho dato io" e Robert scosse la testa divertito.

"Budino! Budino!" esclamò indicando il barattolino sul seggiolone e Robert si sporse per prenderglielo e passarglielo.

"Ti verrà il diabete a furia di mangiare budini" commentò lui, passandogli il cucchiaino.

"Mi raccomando mangialo, non spalmartelo sulla faccia per favore" lo ammonii nella speranza che mi ascoltasse.

"È inutile" commentò Robert "tra cinque secondi comincerà ad imbrattarsi come al solito" ma con sua sorpresa Harry cominciò a mangiarlo senza fare ulteriori casini. Lui lo guardò interdetto e io stampai un bacio sulla sua guanciotta come premio.

"Che stregoneria è mai questa?" mi domandò lui, notando che il bambino mi aveva dato retta "poco fa eravamo sul punto di fare una battaglia di budini" continuò indicandosi la felpa.

Lo guardai con aria soddisfatta "La magia si chiama zia Alice" dissi con un pizzico di presunzione "Harry sa che se fa il bravo e mangia da bravo bambino, la zia lo porta sempre al parco, vero?" gli domandai, mentre con tutta la tenerezza del mondo si metteva il cucchiaino in bocca.

Set fire to the rain || Robert Pattinson FF || Completa (IN REVISIONE).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora