Pronta a tutto.

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9/01/17. Un fascio di nervi.

Cosa mi aspettava, chissà se erodavvero pronta. Mi sveglio alle sette, una doccia rapida. Facciocolazione, mentre accendo la tv. Oggi il tempo era davvero ottimo.Meglio, non volevo iniziare con la pioggia.

Il Napoli domani avrebbe giocato con loSpezia, la prima partita di Coppa Italia. Credo che avrei dovutopreparare al meglio i giocatori.

In auto, mi dirigo al centro sportivodi Castelvolturno. E' stranissimo ora. Ci sono sempre andata inqualità di tifosa, con l'illusione o meno di poter incrociarequalcuno. Stavolta entravo come una dipendente, un membro dellostaff. Eh beh, sono soddisfazioni.

Mille domande per la testa. Se fossistata carica, se avessi retto la tensione. Se sarei piaciuta aglialtri. Di certo dovevo essere più gentile, questa è una pecca.Simone ha avuto una pessima influenza su di me. Sono sempre stata unpiccolo angelo, poi dopo la relazione sono diventata scortese. Dovevotornare ad essere la Chiara di sempre. Quella con gli occhi pieni divita, e col cuore puro.

Mando un messaggio ad Edoardo,avvertendolo del mio arrivo. Mi aspetta fuori sede, io parcheggio lìvicino. Mi avvio a piedi verso il cancello di ferro, coperto da unagigantografia dello stadio.

:- Ciao Chiara, benvenuta.

:- Salve, grazie per avermi assunta.

:- Aspetta a ringraziare, dobbiamoprima vedere come te la cavi.

Si apre questo grande cancello, che cipermette di entrare all'interno della sede. Un piccolo vicoletto dapercorrere prima di arrivare nella struttura e nei campi. Edo mispiega un po' come funziona in questa sede.

:- Bene, ti abbiamo assunta in unperiodo importante. La stagione è appena cominciata, il Napoli lottasu tre fronti.

*Lo so, idiota, tifo Napoli da sempre!

:- Sei sotto le dipendenze del DottorDe Nicola. Lui coordina tutte le operazioni mediche e sanitarie dellasquadra. Insomma, è lui il tuo capo. È un tipo preciso, ci tienemolto al suo lavoro. Dal curriculum risulta che hai lavorato semprenell'ambito.

:- Si, ho una laurea in Medicina, nelcampo della Fisioterapia. Ho lavorato in parecchi studi ortopedici,in ospedale. Un po' di tutto.

:- Perfetto. Sappi che qui c'è moltolavoro da fare.

:- Lo so, immagino. Sono pronta persvolgere il mio lavoro.

:- Sei molto perspicace.

:- Grazie, farò al meglio il miocompito.

:- Bene, è fondamentale questa grinta.Siamo una grande squadra e abbiamo bisogno di gente esperta. Vediamose tu sei all'altezza.

*Conoscoquest'uomo da venti minuti. Mi sta già sulle p**le! *

:- Farò vedere diche pasta sono fatta.

Mi accompagna nelcentro sportivo, indicandomi un po' il tutto. Sale conferenze, saletecniche, sala da pranzo, spogliatoi. Ufficio del Dottor de Nicola.

:- Alfonso, èarrivata.

:- Falla entrare.

Uomo un po'anziano, dal tono severo. Dio, che ansia. Mi siedo sulla sediolinanera del suo ufficio, Edoardo ci congeda e chiude la porta.

:- Bene, tu seiChiara. Piacere, io mi chiamo Alfonso. Sono il tuo nuovo capo. Parlamiun po' di te.

:- Ho 27 anni. Holavorato da sempre in questo ambito. Credo di essere ferrata.

:- Questo sarò ioa dirlo, se permetti. Ma comunque sia, dove hai lavorato ultimamente?

:- Studio delDottor De Sanctis.

Sei tu il mio Re, io la tua Regina. ||José Callejón||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora