Amore e odio.

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Pov Josè.

:- Ali, che deve fare?

:- Dice che non vuole nessuno, che deve stare un attimo giù a sfogarsi da sola.

:- Chissà che problema ha..cazzo, non vuole dirlo neanche a me.

:- E se tu andassi giù? Interviene Raul, ma poi risponde Alicia.

:- No, davvero. Lasciatela sola, se deve piangere magari con noi si vergogna un pò. Quando vuole salire, noi l'aspettiamo.

:- Ora andrei giù a baciarla, quanto è vero che mi chiamo Josè.

:- Si, così è la volta buona che ti prende a sberle, idiota.

:- Si, ma ora ha bisogno di qualcuno. Ha portato via anche il cellulare, altrimenti avremmo visto con chi aveva parlato.

:- Ha detto nulla di grave...ma davvero non so cosa pensare.

:- Neanche io, beh. Se non è Simone, che sta per sposarsi, c'è qualcos'altro sotto.

:- Noi però appena torna non ci mettiamo a fare gli impiccioni. Facciamo che non è successo nulla, per non metterla a disagio.

:- Però poi mi lasciate un pò solo con lei?..

:- A casa mia - Raul - pretendi pure che ti lasci solo? Ma si, andate in camera da letto.

Ridiamo.

:- Davvero, magari con me parla..poi va a finire che ci baciamo..

:- Josè- Alicia- devi darti una calmata. Più ti dice che vi dovete allontanare, più la baci.

:- Scusami, se sono innamorato.

:- Lo sei davvero?..

:- Si, lo sono. Però non gliel'ho detto..

:- Va bene..comunque dalle tempo. Anche lei ci tiene a te, solo che deve capire tutto quello che succede e rendersi conto che lei non sarà mai un problema in una relazione. Purtroppo Simone le ha fatto capire questo..

:- Guarda, alle volte avrei così tanta voglia di camminare per Napoli con lei e vedere Simone e la sua fidanzata mano nella mano. Giuro che non so cosa le farei, pur di farlo innervosire.

:- A lui non frega niente di lei, non glien'è mai importato. E' lei che non riesce a guardarlo, o vederlo. Più che altro, collega il suo passato.

:- Lo so, è che però a volte..

Sentiamo la porta aprirsi. Chiara s'era portata le chiavi dietro, ora finalmente è tornata. Aveva gli occhi rossi e gonfi, ma non smetteva di dire che non era successo nulla. Sorrideva, pur di non far vedere che stava soffrendo. Prepara il caffè, e una tisana per lei. Io la raggiungo in cucina; Alicia mi cede il posto.

:- Oi.

:- Ei..quanto zucchero vuoi?

:- Due cucchiaini. Come stai?

:- Bene, tranquillo.

:- Chià, sei sicura? A me puoi dirmi tutto, lo sai.

:- Si, però non voglio parlarne. Quindi va tutto bene.

:- Come vuoi, però per qualsiasi cosa sappi che non sei sola. Prima degli altri, ci sono io.

:- Grazie..

Ritorna Alicia, che mi caccia dalla cucina. "Dobbiamo parlare di affari femminili" Mi dice.

Torno da Raul, che stava messaggiando al cellulare.

:- Oi, allora?

:- Non parla, cazzo.

:- Va bene, dalle tempo. Magari stasera parlerà, oppure le passerà tutto.

Sei tu il mio Re, io la tua Regina. ||José Callejón||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora