Passano i giorni. Tra me e Josè le cose procedevano come due ottimi amici. In effetti, eravamo questo. Ci piaceva passare tempo insieme,e scherzare. Non so davvero cosa fosse diventato Josè per me, ma io come se continuassi a mantenere i paraocchi. Non gli avevo datoancora la possibilità di sfiorarmi, o di avvicinarsi più deldovuto. Non bastava, io dovevo fidarmi al cento per cento. Esseresicura che lui fosse una persona con la testa a posto.
Oggi è sabato, i ragazzi sono a Milano. Stasera ci sarebbe stata lapartita, e chissà se avrebbe segnato. Avrei dovuto insegnargli pianoforte, nel caso fosse.
Era una bella cosa, certo. Ma sarebbe diventato ancor di più unlegame stretto. Io non so se ero pronta. Forse stavo accelerando itempi, e concedendogli troppo subito.
Ero a casa, non sono partita perchè non potevo andare con loro.L'avrei guardata con le ragazze, ci saremmo riunite a casa diMartina.
Sono le nove, sono ancora a letto. Mi stiracchio, prendo il cellularefra le mani. Un messaggio.
:- Svegliati.
:- Mi sono appena svegliata, idiota.
:- Pronta per darmi lezioni domani?
:- Non impuntarti, lo sai che se non segni ci resti male.
:- Ho detto che segno, e che tu domani mi darai lezioni.
:- Sai leggere le note su un pentagramma?
:- No.
:- Conosci qualche differenza basilare tra tasti neri e bianchi?
:- No.
:- Bene, ti insegnerò tutto, allora.
:- Oh, finalmente.
:- Che fate?
:- Tra un po' andiamo ad allenarci, tu?
:- Vado a farmi una corsa al parco.
:- Senza di me?!
:- Corro sempre da sola, che vuoi.
:- Dobbiamo correre insieme.
:- Quando tornerai.
:- Lo faremo. E oggi pomeriggio?
:- Non lo so ancora.
:- Esci con Marco? (faccina divertita).
:- No, ma ora che mi hai dato l'idea, glielo chiedo. Tanto mi dicesicuro di si, non fa che provarci.
:- Hai intenzione di uscirci? (faccina divertita).
:- Perchè no, passo un pomeriggio diverso. Magari l'ho giudicatosenza conoscerlo.
:- Stai scherzando, spero.
:- Perchè?
:- Non puoi uscire con quello lì. Non fa per te.
:- Te che ne sai?
:- Si vede, lo so.
:- E' sbagliato avere pregiudizi.
:- Davvero hai intenzione di uscire con lui?
:- Anche se fosse, a te che cambia?
:- No, nulla.
:- Non è che sei geloso?..
:- Vuoi la verità?
:- Sempre.
:- Un po' si..
:- Non ho intenzione di uscire con lui, non è il mio tipo. Lo sai.
:- Che sollievo.
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Sei tu il mio Re, io la tua Regina. ||José Callejón||
FanfictionIntro. La mia seconda storia verte su Chiara, alle prese col nuovo lavoro da fisioterapista nella società partenopea. Non è la classica ragazza che si lascia convincere al primo appuntamento, alle prime smancerie. La storia precedente è finita m...