Buon compleanno, Scemo.

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All'entrata di questo bellissimo locale, c'era Alicia con suo marito, e un'altra coppia che non so chi fosse. Alicia mi guarda sorridendo, in fondo quell'abito era ancora opera sua. Josè mi presenta a questo loro amico, Vincenzo, con la moglie Maria.

:- Lei è Chiara, loro sono Vincenzo e Maria.

Ci scambiamo una stretta di mano, poi Maria risponde al cellulare. I maschi parlano fra loro, io e Alicia facciamo i nostri soliti discorsi.

:- Che t'ha detto Josè?

:- Che sono stupenda. Poi gli ho fatto vedere i segni sulle braccia, e niente. Dice che sono bellissimi anche quelli.

:- Che dolce! Comunque ti sta bene l'abito.

:- Grazie, anche il tuo è carino.

:- Lo so, lo indosso io!

:- Poco modesta.

:- Scherzo. Dai, stasera fai il tuo regalo a Josè. Bacialo.

:- Idiota, no. Lo sai che ai regali c'ho pensato domani.

:- La sorpresa del video, di Juan, eccetera, non equivalgono ad un bacio.

:- Lo so, però non voglio accelerare tutto. Io voglio sentirmi sicura al 100%. Se dovessi baciarlo, per me vorrebbe dire iniziare una storia. E per iniziarla voglio essere certa.

:- Come vuoi..però ci vuole davvero coraggio a resistere a uno del genere. Guarda come sorride, guarda i capelli..

:- Oh, pensa a tuo marito.

:- Tanto non è il tuo fidanzato.

:- Si, ma di lui sono gelosa, abbastanza per innervosirmi facilmente!
:- Ammetti sempre più questa gelosia.

:- Forse esagero, è vero. Però davvero non riesco a sopportare qualcuna che ci prova con lui.

:- Lo capisco, ma stai tranquilla e goditi la serata. I trent'anni del tuo ragazzo.

:- Amico.

:- Più che amico.

:- Se parli di tutte queste cose a qualcuna ti ammazzo.

:- No, stai serena. Lo sai che non dico niente a nessuno. E poi queste sono cose che voglio gestire con te. Josè è il migliore amico di Raul, mi sento un po' chiamata in questione.

:- Meglio, ho bisogno di qualcuna come te.

:- Anche io. Sappi che Raul e Josè sono molto simili, quindi su molte cose ci troveremo sicuramente d'accordo.

:- Menomale! Oh, arrivano Pepe e Yolanda.

Ci accomodiamo dentro, era un tavolo strano. Grande e quadrato. Noi donne ci sediamo da un lato, i maschi dall'altro. Josè e io eravamo gli anelli di congiunzione. Le mani erano sotto la tovaglia..sentivo che lui provava ad avvicinarsi alla mia e stringerla. Quando mi accorgevo del contatto, mi staccavo. Non volevo qualcuno se ne accorgesse, prima che fosse ufficiale l'eventuale relazione. Io parlo con le ragazze, che tutto sommato mi sembrano normali.

:- Allora, tu che lavoro fai? Mi chiede una di loro, credo fosse Luisa.

:- Ehm, in questo momento niente. Tu?

:- Ho un negozio di abiti in un centro commerciale nei dintorni.

:- Ah, va bene.

:- Eh, sei fidanzata, sposata..?

Yolanda e Alicia mi guardano ridendo.

:- Single.

:- Vivi qui vicino?

Sei tu il mio Re, io la tua Regina. ||José Callejón||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora