5. Let me be by your side

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"D-Davvero?" le domandò incredulo.

"S-Sì, mi hai fatta sentire al sicuro.. e ti ringrazio per questo".

"Sono contento di essere riuscito ad aiutarti in qualche modo. Inoltre tengo molto a dirti che mi dispiace tanto per tutto quello che hai dovuto passare".

"Non preoccuparti, ormai tutto questo fa parte del passato. Si deve pur andare avanti in qualche modo..".

"E il tuo vero padre dov'è stato per tutto questo tempo? Sembra che si sia dissolto nel nulla".

"I miei genitori non sono mai stati veramente insieme, almeno non più dopo che mia madre è rimasta incinta. Sai.. il mio vero padre era sposato con un'altra donna, con mia madre ha soltanto avuto una relazione extraconiugale. Lei, però, era all'oscuro di tutto, le ha detto la verità solo nel momento in cui lei gli ha rivelato di essere rimasta incinta. Mia madre era completamente sconvolta, credeva che lui fosse un brav'uomo, ma, in realtà, non era altro che uno sporco e vile traditore. Mio padre non è mai stato un genitore presente perché preferiva di gran lunga trascorrere il tempo con la sua altra famiglia, ignara della nostra esistenza. Non so nemmeno chi sia quell'uomo e mia madre non mi ha mai voluto parlare di lui..".

"Oh mio Dio..".

Calò un silenzio tombale nella stanza e, prima che i due ragazzi ricominciassero a parlare, passò un bel po' di tempo.

"Sai.. in ospedale si dice che tu riesca a parlare tranquillamente solo con me".

"Già.. è strano, sai? Sento di poterti dire tutto, di potermi fidare di te. Sei.. buono.. e poi sembri così diverso da tutti gli altri".

"Ho anch'io dei difetti come tutti gli altri, Seira, non credere che io sia diverso o.. perfetto".

"Forse è per questo che io sono così..".

"Credi che saresti stata perfetta se non avessi avuto.. questi problemi?".

"Tu che dici?".

"Non ti ci vedrei calma. Sai, ti si addice l'istinto omicida" scherzò.

Per la prima volta, forse nella vita, la ragazza riuscì a ridere sinceramente, senza dover fingere.

"Comunque i difetti esistono e li hanno tutti" continuò Luciano.

"La pazzia è un difetto?".

"Non credo".

"Dicono che io non sia in grado di capire o di usare la mia testa".

"Io credo che tu, invece, sia pazza proprio perché hai capito tutto. Questo mondo è troppo piccolo e ingenuo per ciò che la tua mente può fare".

"Si sta spudoratamente prendendo gioco di te e tu lo stai pure ascoltando?!" esclamò la mente di Seira, cercando di acquistare il pieno controllo delle azioni della ragazza.

"Sta' zitta!" le rispose Seira.

"Cosa?" domandò Luciano, abbastanza confuso da quella risposta del tutto inaspettata.

"È uno di quegli esseri umani che ti hanno fatta soffrire! Se vuoi liberarti del dolore una volta per sempre, devi eliminarlo!".

"Ma lui non sembra cattivo! Dagli almeno una possibilità, ti prego!".

"Seira.. va tutto bene?" domandò Luciano, una volta aver capito che non fosse più lei a parlare in prima persona e che, in realtà, la sua mente stesse cercando di prendere il sopravvento.

"NON SE LO MERITA" urlò Seira tutto d'un fiato.

"Seira!".

"Mi sta parlando.. FA' SILENZIO, BRUTTO STRONZO!".

𝑺𝒉𝒉! ─ 𝑳𝒖𝒄𝒊𝒂𝒏𝒐 𝑺𝒑𝒊𝒏𝒆𝒍𝒍𝒊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora