9. I rise from my scars

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"C-Cosa? Luciano, puoi ripetere?".

Il ragazzo arrossì dopo essersi reso conto di aver pensato ad alta voce.
Perfetto! Non si era affatto arrugginito, era ancora un portento nel fare figure di merda.

"....".

"Dai, ripetilo".

"Tanto mi hai già sentito. Chissà cosa starai pensando ora.." si stava torturando le mani nervosamente.

"Voglio sentirti ripetere quello che hai detto prima".

"Sono stato geloso! Okay?!".

"E hai qualche motivazione valida per giustificare questa gelosia?".

"Non c'è bisogno di cercare motivazioni valide, è più che comprensibile.. lo capirebbe chiunque".

"Questo l'ho capito, ma voglio comunque sentirtelo dire".

"Invece tu hai qualche motivazione valida per giustificare questo grande desiderio di sentirmelo ripetere?".

"Sì, ma te la dirò soltanto se ripeterai quello che hai detto poco fa".

"Sono stato geloso perché Lorenzo ha cercato di privarmi di una cosa che sta sotto la mia protezione. Le ha fatto degli apprezzamenti e pensieri che vorrei occupassero solo la mia mente" si addolcì mentre le sue mani stavano andando alla ricerca di quelle di Seira.
"Io sono sempre stato un ragazzo generoso, do una mano a chi ne ha bisogno e presto loro volentieri anche alcuni miei beni materiali per farli stare meglio, ma questa volta voglio essere egoista, non voglio condividerti con nessuno. Mi piace l'idea che tu stia solo al mio fianco perché tu, per me, rappresenti la pace e la serenità che ho cercato per tutto questo tempo e l'idea che tu possa infondere queste sensazioni solo in me mi fa sentire maledettamente bene, mi fa sentire.. ecco.. speciale".

"Sono belle parole le tue, Luciano" affermò dolcemente la ragazza "Ma.. ne sei completamente convinto? Sei davvero sicuro che le avance di un altro ragazzo ti procurino gelosia e non semplice preoccupazione?".

"Dopo quello che è successo oggi non ho più dubbi, tantomeno ripensamenti. Sono fermamente convinto di essermi innamorato di te, non riesco a starti lontano neanche un solo secondo che mi viene subito spontaneo pensare a te. Però sta' tranquilla, non sentirti obbligata a ricambiare i miei sentimenti, perché io continuerò a prendermi cura di te anche se tu non dovessi provare per me quello che io, invece, provo per te" cercò di restare calmo, ma dentro di sé andava nel panico più totale al pensiero che Seira potesse rifiutarlo.

Da parte sua, però, Seira aveva chiaramente percepito il suo timore "Tranquillo Luciano, calmati.." ridacchiò per un secondo, ai suoi occhi Luciano era appena diventato la creatura più adorabile del mondo "Non hai motivo di temere un mio rifiuto".

"Cosa?".

"Temi un mio rifiuto, ma non ne hai motivo.. anche io provo qualcosa per te".

Luciano le si avvicinò di più fino ad abbracciarla forte.

"Non hai idea di quanto tu mi stia rendendo felice" affermò, appoggiando una mano sulla guancia di lei.

"Quanto ci metti a darmi un bacio?" sorrise.

Luciano le sorrise, al settimo cielo.
Circondò i suoi fianchi con entrambe le braccia e congiunse il proprio corpo con il suo, portandosela in braccio. Seira, nel frattempo, si sistemò meglio sulle gambe del ragazzo, mettendosi a cavalcioni su di lui, in modo tale da poterlo avere il più vicino possibile.
Tutto ciò senza interrompere il contatto visivo. Luciano aveva di fronte a sé un angelo, una visione paradisiaca di cui colse soprattutto le invitanti labbra. Per la tentazione di ritrovarsi su di esse, si torturò le proprie mentre stava fissando quelle della ragazza, subito dopo tornò a guardare lei.
Le afferrò il viso con entrambe le mani e, dopo averle sorriso ancora una volta, iniziò a baciarla, mentre lei aveva incrociato le dita delle mani ai lati della sua nuca.
Era da troppo tempo che aveva bisogno di quel contatto.

Quante volte aveva sognato, ma anche solo immaginato, di poterla baciare...

Era attratto da lei ogni giorno di più, stava per esplodere e anche lei si sentiva in quel modo.
Un giorno avrebbe di sicuro potuto saltargli addosso. Cercavano di far durare il bacio più tempo possibile, ma ad un certo punto Seira si staccò per riprendere fiato.
Per alcuni secondi Luciano le fece riprendere fiato, ma secondo lui quel bacio era durato troppo poco.
Le labbra di Seira erano ancora a pochissimi centimetri dalle proprie, così ne approfittò per riafferrarle con i denti, evitando di stringere troppo il labbro per non ferirla, e le riportò lentamente sulle proprie, dando inizio al loro secondo bacio.
Luciano mano a mano iniziò a stancarsi, ma non voleva ancora interrompere quel piacevole contatto.

"Sei meravigliosa.." sussurrò il ragazzo.

"I complimenti a più tardi, ora pensa a continuare a fare quello che stavi facendo.." rispose lei, sorridendo.

Dopo aver ricambiato, Luciano riprese a baciarla con sempre più dolcezza. Non era mai stato così felice in tutta la sua vita.

"Buongiono Seira, spero che tu abbia dormito be~" d'un tratto entrò Mirko nella stanza e, non appena vide ciò che stava accadendo, si pietrificò.

I rumorosi schiocchi dei loro baci rimbombavano in tutta la stanza, tant'è che i ragazzi si resero conto di essere stati beccati solo poco tempo dopo, non subito. Non appena videro Mirko, immobile sullo stipite della porta, Luciano e Seira si staccarono, girandosi verso lo psichiatra, imbarazzati come non mai.

"Luciano?! Che ci fai qui?!" domandò sorpreso Mirko "Non dovresti essere a scuola?".

"Ehm.. d-dovrei~".

"Potresti uscire un attimo dalla stanza, per favore?".

"C-Certo, arrivo" cercò di far scendere Seira dalle proprie gambe, ma lei, invece di mollare la presa, la strinse ancora di più.

"Tranquilla.. torno tra poco".

"E se poi ti trattenesse più tempo? Sai che non mi fido di lui..".

"Fidati di me se ti dico che tornerò prestissimo".

"..." lanciò uno sguardo piuttosto incazzato nei confronti di Mirko.

"Torno tra poco, te lo prometto" disse, posandole un ultimo bacio a stampo sulle labbra.

Subito dopo, la ragazza lo lasciò andare e Luciano seguì Mirko fuori dalla stanza.

"Ma che stavate facendo?!" domandò Mirko.

"Non era abbastanza evidente?".

"Ma quindi voi siete~ lei è la tua ragazza?".

"Beh, teoricamente no. Ci stavamo solo~".

"Vi piacete insomma".

"Sì, proviamo dei sentimenti".

"E non hai paura della sua condizione psichica?".

"Secondo te perché sto sempre con lei? Ci stiamo lavorando e nel frattempo ci stiamo anche conoscendo. Lei è davvero una ragazza meravigliosa, non ho potuto fare a meno di iniziare a provare qualcosa per lei~".

"L'ami?".

"Sì, credo proprio di sì".

"E come hai fatto ad innamorarti di lei?!".

"Non lo so, so solo che sto bene quando sono con lei, non mi sono mai sentito così in vita mia..".

"Sei sicuro che i suoi siano veri sentimenti?".

"Che cosa intendi?".

"Lei ti ama davvero?".

"Secondo te, solo perché ha dei problemi, non è in grado di amare?!".

"È molto difficile che accada.. quando ci si trova in una condizione grave come la sua".

"Beh io le credo.. mi fido di lei".

"Quindi vi amate?".

"Direi proprio di sì".


















"COME CAZZO TI È VENUTO IN MENTE DI BACIARE QUELL' INSULSO ESSERE UMANO?!?!!".

𝑺𝒉𝒉! ─ 𝑳𝒖𝒄𝒊𝒂𝒏𝒐 𝑺𝒑𝒊𝒏𝒆𝒍𝒍𝒊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora