Luciano era rimasto turbato dal comportamento della professoressa.
Si aspettava una bella ramanzina, non.. quel discorso.
Solo leggendo quella scartoffia, si era completamente sciolta.
"Se leggesse ogni giorno i miei pensieri, credo che si scioglierebbe completamente".
Non guardò in faccia nessuno.
Si diresse come ogni giorno al parcheggio della scuola, dove avrebbe dovuto aspettarlo Mirko o Marco.
Però non c' era nessuno dei due.
C' era suo padre.
"Papà?!".
"Sali in macchina".
"Perché sei venuto tu? Dove sono Trovato e Leonardi?".
"Ti devo parlare.. sali in macchina".
Bastava che lui pronunciasse quella frase per far rabbrividire il ragazzo.
Lo seguì subito sull' auto, che partì immediatamente.
"Che cosa devi dirmi?".
"Perché sei tornato in psichiatria?".
"Hanno bisogno di me".
"La ragazza della 117 è in coma. Come ti puoi rendere utile lì?!".
"Faccio il possibile".
"Pensavo di essere già stato chiaro.. non voglio che tu metta più piede in quel reparto".
"Ma io-".
"D' ora in poi avrai un incarico in oncologia".
"..NO!" esclamò di punto in bianco.
"Che cosa?".
"Ho detto no! No! Io non cambierò reparto.. io resterò in psichiatria. Io non voglio diventare come te! Non voglio diventare un chirurgo! Io voglio fare lo psichiatra.. salvare delle vite comunicando con loro!".
"Decido io! Non tu!".
"NO! NON DECIDI TU! IO DECIDO PER ME. IO RESTERÒ IN PSICHIATRIA, CHE TU LO VOGLIA O NO, DA LÌ NON ME NE VADO!".
"È per quella ragazza?! Quella della 117?".
"Sì, è per lei! È stata lei a farmi piacere questo stupido lavoro! Sono stati Leonardi e Trovato a consigliarmi di non lasciare.. non tu! Tu sei mio padre! Dovresti spingermi a fare quello che più mi piace, non quello che piace più a te! Ora mi sono stancato!".
"Lei è completamente pazza! Ha dei seri problemi al cervello. Come puoi fidarti di lei?!".
"Lei mi ha dato più motivi per cui fidarmi di lei più di quanti me ne abbia mai dati tu nel corso di tutta la mia vita".
Detto questo Luciano scese dalla macchina del padre.
"Dove vai?!".
"A me piace più la metro. Andrò in ospedale con quella" disse per poi correre via.
Raggiunse la fermata più vicina e scese per prendere il prossimo treno.
Non appena si sedette, vide di fronte a sé una coppietta che si sbaciucchiava e che si scambiava frasi dolci in continuazione.
Il suo desiderio più grande era poter uscire con Seira e vivere al meglio con lei ciò che li legava.
Gli tornarono in mente i primi momenti trascorsi con lei.. non che si volessero chissà quanto bene all' inizio, ma erano comunque i momenti in cui avevano iniziato a conoscersi.
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𝑺𝒉𝒉! ─ 𝑳𝒖𝒄𝒊𝒂𝒏𝒐 𝑺𝒑𝒊𝒏𝒆𝒍𝒍𝒊
FanfictionPsicologia /psi·co·lo·gì·a/ Sostantivo femminile. La psicologia è una scienza. E la scienza tutto sa, tranne cosa sia l'amore. Genericamente la psicologia viene intesa come la scienza che studia la mente umana, compresi i sentimenti che prova un ess...