Capitolo 1

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* 28 Aprile pt. 2 *
Dopo una buona mezz'ora arriviamo in ospedale, subito qualcuno mi mette su una barella e con urgenza mi portano in sala parto, il dolore è sempre più elevato e sento che il bambino non desidera altro che uscire. Sto soffrendo ma stringo i denti ripetendomi che andrà tutto bene. La paura sale. È il mio primo figlio, la mia prima volta, non so niente e dire che ho paura è un'eufemismo. Benjamin mi rassicura, gli leggo la preoccupazione in viso. So che è difficile anche per lui ma per me, in questo momento, lo è molto di più. Arriviamo in sala parto e 2 infermiere mi continuano a ripetere di respirare anche lo sto già facendo e non serve a niente. Continuo a respirare profondamente, cercando di stabilire un ritmo, un'equilibrio, ma le fitte sono forti e aumentano di intensità minuto dopo minuto. Dopo essersi preparate, una delle infermiere mi aiuta a spingere e l'altra cerca di afferrare il bambino. Io spingo ma sento male, molto male: respiro, spingo e riprendo fiato. È così via. Le infermiere ad un certo punto si guardano in viso: aumenta il panico quando mi avvisano che il bambino è in posizione podalica con il cordone ombelicale intorno al collo. Mi metto a piangere, cosa devo fare? Com'è possibile che nessuno mai se ne sia accorto? Benjamin sbianca. Procedono con il parto, faccio molta fatica, non urla ma spingo più che posso. Due, tre, quattro volte e il bambino esce. Perdo molto sangue e la cosa preoccupa tutti ma appena lo sento piangere esplodo nel pianto anch'io, Benjamin accanto a me si commuove e piange anche lui come un bambino. Provvedono subito a tagliare il cordone: per fortuna il bambino sta bene. È andato tutto bene. Mi avvisano che i miei familiari e quelli di Ben sono fuori in sala d'attesa. Cercano ancora invano di fermare la grossa perdita di sangue, piuttosto inaspettata. Ad un certo punto non sento più niente e perdo i sensi.

La Perfezione Del Caos  4 - Infinito | B&F Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora