Capitolo 22

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"Vieni con noi, ti prego..." la guardo per un'attimo, indecisa sul da farsi. Non voglio abbandonarli ma non so come fermare l'istinto protettivo, anche se non so da che cosa, di mia madre. "Voglio parlare con i genitori di Benjamin" mia madre annuisce e chiama i genitori.
"Pronto..." "Ciao Aurora! Come stai?" "Ciao, bene, volevo parlare con te a proposito di tuo figlio" resta in silenzio per un'attimo. "Cos'è successo? Che ti ha fatto?" Chiede allarmata: mia madre mi ha mentito, non l'ha avvisata che suo figlio rischia di morire. Sto tremando, è così difficile annunciare una cosa del genere. "Benjamin sta male. Ha avuto un'incidente ed è in coma. Sono distrutta davvero, non so cosa fare, Ian è anche lui in ospedale perché ha dei problemi respiratori, sono in due ospedali diversi, distanti e mia madre mi vuole portare via, a casa. Aiutami a farle capire quant'è importante per me restare con loro, ti prego..." "Aurora tua madre ha ragione, devi tornare a casa, noi staremo con Ian e Benjamin, ti faremo sapere..." non ci credo, la pensa come mia madre! Non riesco a crederlo. "Khristina suo figlio potrebbe morire, io non so cosa fare, vorrei stargli vicino! Poi mio figlio è lontano e non so davvero come gestire la cosa..." "Credimi Aurora, la cosa migliore è prenderti una pausa, penseremo noi a loro, te lo promettiamo! Sappiamo quanto sono importanti per te, e lo sono anche per noi ricordatelo." Mi arrendo, non so cos'altro fare del resto. "Ok, accetto di tornare a casa ma appena si svegliano io prendo il primo volo e vengo qui, d'accordo?" "Ok" . Ho ceduto, non ho avuto scelta, ma fa tanto male separarmi da loro. "Aurora sei una ragazza d'oro, ricordatelo, grazie di tutto, davvero!" "Loro sono tutto per me" dichiaro. Non so se fossi cosciente delle mie parole ma è quello che pensavo davvero. "Mamma, torno a casa, ma promettetemi di tenermi aggiornata, su entrambi. Mamma è dura..." ammetto. "Lo so Aurora e tu hai fatto molto per entrambi, non ti sentire in colpa" inutile dirlo, mi sento in colpa, eccome se mi sento in colpa. "Andiamo, l'aereo ci aspetta tra mezz'ora" quindi lei era certa che sarei venuta, o che gli avessi sicuramente posto resistenza. Comunque sia, non posso smettere di pensare a tutte le cose che potrebbero succedere in mia assenza, lontani da loro. Potrebbero aggravarsi, addirittura morire. Non credo di sopportarlo ma proverò. Tutti si preoccupano per me, non ci sono abituata, sono abituata a pensare agli altri per primo. Saliamo in macchina. Il silenzio piomba all'interno dell'auto. Sento i miei farfugliare qualcosa ogni tanto, ma non ne capisco il significato. Dopo una mezz'oretta arriviamo al l'aeroporto e in poco tempo saliamo in aereo. Il viaggio dura dieci ore circa, per me un secolo. Mi mancano già, non so come farò a stare senza di loro.

La Perfezione Del Caos  4 - Infinito | B&F Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora