Capitolo 59

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Oggi ho deciso, torno a casa, come previsto. Prendo tutte le cose di Ian e mie, che avevamo portato qui e ci avviamo a piedi verso casa mia. Non sto a due isolati di distanza, saranno circa un chilometro. La mia macchina è lì altrimenti sarei andata con quella a casa, è solo un chilometro ma sono piena di cose in mano, più mio figlio, che ho messo nel marsupio per avere le mani più libere. Sembra piacergli molto stare attaccato a me, ride, ride tanto e io sembro una sciocca mentre gli faccio un sacco di facce buffe per intrattenerlo, la gente mi guarda, ma per me è più importante mio figlio di qualsiasi giudizio.

Dopo una decina di minuti, arriviamo a casa. Quasi mi cadono le cose di mano appena vedo la porta aperta. Solo i nostri genitori, io e Ben abbiamo le chiavi di casa. Ma magari qualcuno di loro aveva bisogno di qualcosa, nel caso li troverò in casa. Cerco dappertutto ma la casa è deserta. È polverosa, sul pavimento ci sono delle impronte bagnate. Qualcuno è entrato qua dentro e credo questi non siano i nostri genitori. Ma prima di farmi paranoie telefono loro nel caso sapessero qualcosa. Risultato? Nessuno sa niente. L'auto di mio padre arriva nel mio cortile e parcheggia accanto alla mia. "Papà?" "Se ci fosse qualcuno qua dentro, tu non l'affronterai da sola, se qualcuno ti facesse qualcosa non so cosa farei..." "Va bene papà, ma ho già guardato, non c'è nessuno" "Ne sei davvero sicura? Una volta tutti eravamo in casa svegli e hanno rubato in casa della nonna, non abbiamo ne visto ne sentito nulla e credimi, è stato come se fosse passato un fantasma. Manca qualcosa in casa?" "No, mi sembra di no" chi può essere entrato in casa e come? Mi avevano detto che il sistema di allarme era talmente potente da essere a prova dei marchingegni più avanzati. Eppure qualcuno è entrato e non mi capacito di come. "Io vado di sopra, tu resta qui con Ian" "Ma potrei aiutarti..." "Proteggi tuo figlio, vai in macchina" mi ordina e io faccio come dice chiudendomi in macchina. Da qui il silenzio. Guardo quelle scale da cui nessuno scende, non c'è nessuno in casa. Dopo un quarto d'ora vedo scendere mio padre ed apro la macchina. Sta venendo verso di me. "Papà, credevo ti fosse successo qualcosa!" "No, è tutto apposto. Forse non hai chiuso la porta bene Aurora..." "No, io l'ho chiusa" "Aurora non c'è altra spiegazione.." entra nella sua macchina e se ne va: Adesso mi prende per pazza? Io sono sicura di aver chiuso quella porta, a chiave e messo l'allarme. Nessuno poteva entrare, ne sono sicura, io l'ho chiusa quella porta.

La Perfezione Del Caos  4 - Infinito | B&F Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora