"Benjamin!" Grido ancora e ancora battendo forte contro il vetro. Mia mamma mi guarda tra le lacrime ma mi lascia fare, sa cosa si prova, ha perso un figlio. Batto ancora contro il vetro gridando, singhiozzando, piangendo. Sto gridando, tantissimo ma non me ne importa nulla. Non posso credere che una delle persone più importanti della mia vita se ne stia andando. In sottofondo al mio dolore e alle mie grida c'è il suono del macchinario per rianimare Benjamin. Sento contare e ogni poco dire "libera" ma la cosa si ripete, non è un buon segno. Sento di averlo perso e non lo sopporto. Batti ancora contro il vetro, è così crudele questo mio destino. Do le spalle al vetro e scivolando a sedere mi metto le mani tra le mani dalla disperazione. È un dolore che non si può spiegare. Così grande che tutte le parole del mondo non servirebbero a descriverlo così, come lo sto provando io. Singhiozzo sapendo che tanto non servirà a nulla. In certi casi mi chiedo " Ma Dio dov'è?" E penso che Ben faccia bene ad essere ateo. "Mamma" singhiozzo. Sento la voce andare a farsi fottere. Ogni mia volgarità è giustificata mi ripeto quando il cervello mi fa notare lo stupido errore. "Aurora vieni qua..." mi aiuta ad alzarmi in piedi ma è come se non ne avessi la forza. Mi sento inerme, stremata, voglio tornare indietro e non venire qui, voglio stare a casa, con mio figlio, con Ben, vivo. "Mamma perché? Perché a noi?" Mi sono fatta questa domanda troppe volte nella vita per avere appena vent'anni. "Non lo so, ma lo stanno rianimando, vuol dire che una speranza c'è" mi consola. "Vedi mamma il punto è che io non voglio avere speranze, io voglio essere felice. Perché non posso esserlo. Ci sono persone fortunate, a cui certe cose non succedono e a noi, a noi perché? Loro si lamentano ma ne avrei più ragione io non credi? Perché proprio noi..." singhiozzo. "Aurora non lo so. Non ti sto dando torto, anch'io vorrei tanto che Noah fosse qua con noi ma le cose forse dovevano andare diversamente" al pensiero non riesco a trattenere altre lacrime ed esplodo. "Ma non è giusto!" Frigno come una bambina. Mi detesto, mi picchierei. Tutte quelle volte che abbiamo litigato io e lui, tutte le volte che ci siamo odiati, tutte le volte che siamo stati lontani l'uno dall'altro. Le rimpiango, tanto, perché era vivo, ed eravamo lontani sì, ma una soluzione insieme l'abbiamo sempre trovata. Quel mancato battito del suo cuore, quel rumore stridente quasi che lo indica, vorrei riportarlo in vita, lo vorrei tanto.
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La Perfezione Del Caos 4 - Infinito | B&F
Fanfic[COMPLETATA, IN REVISIONE] Sequel di "La Perfezione Del Caos 3 - Infinito" Benjamin e Aurora hanno raggiunto il loro ideale di vita: hanno un lavoro, la persona che amano accanto, una casa... Manca ancora qualcosa per cui vale la pena aspettare, ris...