Capitolo 76

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Benjamin's Pov
Aurora non mi risponde, sembra non sentirmi eppure sa che ci sono, mi sta guardando, mi avvicino a lei e la prendo al volo prima che finisca per terra. È svenuta e mi prende il panico mentre i miei si avvicinano lentamente a lei, come se fosse un mostro. "Non fate nulla, cazzo?" Alzo la voce e mio padre mi molla uno schiaffo, credo di esserne stato in astinenza per un po', ma ne avevo bisogno lo ammetto, avrei fatto lo stesso se fosse stato... mio figlio. "Scusate" faccio, ma mi vergogno tantissimo, Aurora non sarebbe felice di una cosa simile. "La portiamo di sotto, sul divano, io e papà andiamo a prendere dei cuscini" pronuncia con tono freddo mia madre.

Porto Aurora di sotto, almeno respira, è solo svenuta, mi ripeto. "Papà e adesso?" "Lascia fare a noi..." è arrabbiato lo sento, non era proprio il momento di gridare contro ai miei, ma non credo sia questo il vero motivo della loro arrabbiatura, credo siano preoccupati per Aurora, come normale che sia. "Ok" mi allontano mentre guardo i miei macchinare per sistemarla comodamente sul divano. Mamma ad un certo punto inizia a scuoterla energicamente "Mamma cosa..." "Vuoi che riprenda conoscenza o la preferisci così?" Risponde acida, mentre mi maledico per la mia maleducazione dimostrata prima al piano di sopra, però infondo non merito di essere trattato così. "Ma cosa dici mamma! Come faccio a non risponderti male se mi dici cose simili..." "Diccelo tu cosa le hai fatto"  ora capisco tutto. "Deve essere sempre colpa mia?" Sbotto, non è possibile che l'unico motivo per cui lei dovrebbe stare male sono io, mentre il motivo più evidente è un'altro, loro non hanno per niente fiducia in me.

Vedo Aurora girarsi dall'altra parte, verso lo schienale del divano, sono passati due minuti da quando ha perso conoscenza, anche se questo sentimento da me non svanisce. "Aurora.." mi avvicino e lei nel frattempo si gira verso di me e mi guarda negli occhi, sfregandosi velocemente le guance per non darmi a vedere che sta piangendo. "So perché piangi e se in qualche modo ti ho ferito, scusa" non mi risponde e mentre arriva mamma Aurora si scatto si alza, ma prontamente mia madre corre da lei. "Benjamin va' via" mi invita ad andarmene mia madre: E adesso cosa succede? "Perché?" "Lasciaci sole" risponde Aurora al posto di mia madre continuando a sfregarsi nervosamente gli occhi. Ma cosa mai possono tramare, per escludermi e addirittura mandarmi via? "Per favore dimmi cosa succede" imploro Aurora un'ultima volta. "Devi stare lontano da me" sono le ultime parole che le sento pronunciare prima che il mio cervello non ammetta più suoni e che le mie gambe inizino a sfrecciare via, lontano da casa mia.

Aurora's Pov
Avrò fatto la cosa giusta? Ho sua mamma come "complice" e mi appoggia in questa scelta, ma è suo figlio e sa che ci starà male. "Perché mi vuoi aiutare?" "Perché anche se so che stare lontani vi farà star male, so che è meglio per voi stare soli con i vostri pensieri, con tutto quello che sta accadendo sarete confusi..." "Come fai a capire?" "Perché anch'io ho vissuto tutto questo" mi risponde prima di sparire in cucina. Ha ragione, mi ha capito più di chiunque altro, però se questo non funzionasse e io diventassi davvero depressa come in passato lo sono stata per mio fratello? Non fossi più in grado di pensare lucidamente? No, devo calmarmi, presto torneremo l'uno dall'altro più forti.

Vedo arrivare la madre di Ben, che corre da me con un telefono in mano, il mio. "Prima di rispondergli..." inizia mostrando il nome di Ben sullo schermo del mio cellulare. "...sappi che quel che devi fare è spiegargli perché hai fatto questa scelta, lui farà il testardo, ma sappiamo entrambi che capisce la situazione, nonostante tutto" annuisco. "E ricordati di fare quello che senti di fare, quello che ti dice il cuore" mi sorride, è confortante la sua presenza, le sue parole. Mentre il telefono continua a squillare rispondo e nel frattempo Khristina se ne va.
"Ben?" "Aurora perché?" "Stai tranquillo, non piangere, vieni a casa..." "Arrivo amore mio" e con questo riattacca. La verità è che non ho retto a stargli tanto lontano quando l'ho sentito piangere. Quel che è meglio fare per questa situazione è parlarne e sostenerci, non capisco perché ho voluto allontanarmi da lui, se la risposta a tanto dolore è la sua presenza.

Sento suonare il campanello e vado ad aprire. Una brezza gelida aggredisce il mio corpo facendomi venire i brividi. È senza cappotto e deve avere molto freddo, anche se stupidamente attende che io lo faccia entrare. Mi assicuro che non mi senta nessuno e poi dico "Entra stupido" lui entra e chiudendo con una mano la porta dietro di se mi bacia, sento il suo corpo freddo e mi sento il colpa di averlo lasciato fuori al freddo, ma è stato un grande sbaglio, lo sappiamo entrambi, ma adesso va tutto bene. "Adesso va tutto bene" ripeto senza fiato. "Scusa" sussurro mentre lo abbraccio forte. "Va tutto bene, adesso va tutto bene..." fa prima di prendermi in braccio e mettermi sul divano.

"Cosa vuoi fare?" Sorrido mentre sono a un millimetro di distanza da lui. "Ci sono i miei, mia piccola pervertita" risponde con sorriso compiaciuto. "Lo so, allora rimandiamo. Ma a parte ciò, dobbiamo parlare..." "Ok" risponde facendosi serio mentre io gli lascio un po' di spazio. "Volevo dirti che..." "Ragazzi noi...Ho interrotto qualcosa?" Spunta all'improvviso il padre di Ben con Khristina al suo seguito. "No, dicevate?" Rispondo in attesa che continui il discorso. "Dicevo che noi andiamo in centro, a pranzo da Simon, preferite rimanere qui voi?" "Si" risponde prima di me Ben e io annuisco. Sentiamo sbattere la porta e Ben inizia a baciarmi "Questa volta prima il piacere e poi il dovere ok?".

La Perfezione Del Caos  4 - Infinito | B&F Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora