Capitolo 67

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"Lo portiamo di sotto con noi?" Mi chiede mentre sistema le sue braccia intorno al corpicino di Ian. "Certo" gli rispondo, sembra quasi abbia paura. "Lo tieni tu?" Questa sua domanda conferma la mia precedente teoria "Come preferisci Ben" "Ho paura di farlo cadere..." confessa inquieto "Sta tranquillo non cadrà, ci sono io, te l'ho detto".

Scendiamo di sotto mentre Ben stringe tra le braccia Ian tenendolo il più possibile vicino al suo petto. "Ecco fatto, ci è voluto tanto?" Gli chiedo rassicurandolo. "No" sospira, come se avesse trattenuto il respiro tutto il tempo.

Ian inizia a lamentarsi e Ben subito reagisce con un'espressione piuttosto buffa. "Che succede?" "Niente, forse ha fame, lo prendo io va bene?" "Si..." Vado a sedermi sul divano, poco distante dalla nostra postazione attuale e vedo Ben restare come pietrificato dov'è. "Puoi venire..." "Ah, ok" sembra imbarazzato, fuori luogo ecco, credo si senta così.

Si avvicina al divano sedendosi poco distante da me, mentre io inizio a macchinare con il reggiseno fatto apposta per allattare. "Ce la fai?" Tenta di dire e io annuisco facendogli un mezzo sorriso, sa anche lui che non sarebbe in grado di aiutarmi in questo momento. Prende Ian in braccio e io continuo a provare a sganciare il reggiseno e alla fine ci riesco, così Ben mi mette tra le braccia Ian e provo ad allattarlo, ma continua a lamentarsi e a piangere.

"Cos'ha?" "Non lo so, pensavo avesse fame, ma non ci ha nemmeno provato..." "È grave?" "No, certo che no, dobbiamo solo capire cosa vuole" lo vedo guardare me e poi Ian, in cerca di una risposta. "Ma come facciamo a capire cosa vuole se non parla?" Mi aspettavo questa domanda, me la sarei fatta anch'io prima di fare corsi appositi per le neo-mamme. "Dobbiamo semplicemente andare a tentativi, se non ha fame forse vuole dormire e ciò non è possibile perché si è svegliato adesso" "Quindi?" "Prova a tenerlo tu..." "Sicura?" "Coraggio, non ti mangia!" Glielo metto tra le braccia e sembra calmarsi un po', ma non del tutto. "Non ha funzionato Aurora" "Aspetta, forse ho un'idea..." mi avvicino al piccolo e gli faccio aprire la bocca. "Vedi Ben? Stanno nascendo i dentini e gli fanno male, per questo piange" "Come facciamo quindi a farlo smettere?" "Mamma gli deve aver comprato la crema apposta, che allevia il dolore" "Vado a cercarla..." mi spiega prima di andarsene di sopra a cercarla fra la roba di suo figlio.

È inesperto e la visione di me che gli insegno qualcosa è molto tenera. Raramente lo colgo alla sprovvista, all'oscuro di qualcosa. Ma questo qualcosa di così grande, lo ha messo in difficoltà fin dall'inizio, come non lo è mai stato. A dire il vero ho sempre visto qualcosa in lui, da quando l'ho conosciuto, da quando l'ho visto, ho capito che sotto a quella corazza da duro ci fosse un ragazzo stupendo, ma non avrei mai pensato di trovare un ragazzo insicuro e addirittura vulnerabile. Ognuno di noi ha un punto debole, anche se non si vede, e spesso le persone più dure, si rivelano le più fragili.

"Ecco, l'ho trovata!" Sento i suoi passi raggiungermi vicino al divano, Ben si siede accanto a me soddisfatto e mi porge la piccola scatola contenente la crema.

La Perfezione Del Caos  4 - Infinito | B&F Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora