Capitolo 30

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"Pronto Khristina" mi affretto a rispondere. "Aurora, devo dirti una cosa importante, mi senti?" Mi chiede agitata, la cosa mi fa agitare ancora di più. "Dimmi tutto" le rispondo incalzante. "Passami tua madre" mi ordina quasi. "No, dimmi Khristina, cos'hai da dirmi?" "Passami tua madre o non spiccicherò parola" Cedo e passo il cellulare a mia madre, non capisco il motivo per cui non mi possa parlare, perché telefona a me se vuole parlare con mia madre? Vedo mia madre con lo sguardo improvvisamente inespressivo, che annuisce ad ogni parola di Khristina. Non riesco a capire cosa sta dicendo ma mamma continua ad ascoltarla per molto, finché non termina dicendole "arriviamo" e credo che le cose si stiano risolvendo, Benjamin magari si è svegliato e vogliono farmi una sorpresa. Mamma riattacca e mi passa il cellualare. "Dobbiamo prendere il primo volo e andare da Ben" dice ferma e decisa. Cerco di chiederle se sta bene ma non ricevo risposta, ne minimo particolare, ma non credo le cose vadano male, altrimenti me lo avrebbero detto sicuramente. Prepariamo alcuni vestiti e li mettiamo in valigia, mamma ha chiesto a papà di restare qui, così da essere qui al nostro ritorno. Non mi era chiaro il motivo ma in questo momento non ho altro in testa che Ben, non vedo l'ora di riabbracciarlo, vederlo, vivo. Prendo i vestiti che avevo comprato per quando Ben si sarebbe svegliato e li metto in valigia con i miei. Finito di mettere le poche cose che ci porteremo, salutiamo papà e ci dirigiamo verso l'aeroporto. È tardi e sono felice si, ma anche triste, perché purtroppo Benjamin al suo risveglio non potrà vedere suo figlio, perché Ian resta qui con papà. Il primo volo per la Grecia è molto tardi, fra un'ora e mezzo. Però non abbiamo scelta e annuiamo entrambe alla proposta della ragazza del check in, visibilmente annoiata: nessuno parte di notte, perlomeno non oggi, qui è deserto. Ci siamo solo noi in effetti. Ci sediamo sulle sedie aspettando il volo, mamma è nervosa, io invece sono felice e decido di dormire per sembrare in più forma possibile. Mi sveglia mamma scuotendomi appena mentre la voce quasi meccanica di una hostess annuncia il volo. Sono ancora assonnata, stanca.  Però mi sforzo di camminare, altrimenti rischieremo di perdere il volo. Saliamo in aereo, siamo in pochissimi, sono abituata ai voli affollati. Ma da una parte meglio così, almeno non ci sarà troppa confusione e potrò riposare meglio. Mamma non spiccica parola, solo ora mi accorgo che sta dormendo, la vedo nervosa, più di me. Adesso devo dormire ma non faccio che pensare "Presto potrò riabbracciarlo, non aspetto altro", e lo confesso, non vedo l'ora.

La Perfezione Del Caos  4 - Infinito | B&F Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora